ARCHIVIO STORICO

Intervista rilasciata all'Agenzia AGI

 

VOTO ESTERO: TREMAGLIA, UNA PAZZIA CANCELLARE LEGGE

 

(AGI) – Roma, 26 febbraio 2010

 

Cancellare la legge per il voto degli Italiani all’estero, dopo il caso Di Girolamo?

“Una pazzia”, dice Mirko Tremaglia, ex Ministro per gli Italiani nel Mondo e ‘padre’ della legge che ha consentito a 4 milioni di Italiani all’estero di eleggere loro rappresentanti al Parlamento italiano.

“Sarebbe una vergogna, un vero harakiri – insiste Tremaglia – un modo per rendere l’Italia meno forte nel mondo dal punto di vista politico ed economico. I cittadini di origine italiana nei cinque continenti sono 60 milioni e 395 i parlamentari di origine italiana eletti in vari paesi, una ricchezza incommensurabile, che il caso Di Girolamo non può cancellare”.

L’anziano leader dei Comitati Tricolori precisa: “Certo possono essere adottati accorgimenti per rendere effettivamente segreto il voto e la strada giusta è quella di istituire dei seggi elettorali, come sul territorio nazionale, nelle Ambasciate, nei Consolati, nelle scuole e negli Istituti di Cultura Italiani … Ripeto, l’importante è garantire la segretezza del voto.

Ma forse è la partitocrazia a non volere questo e a voler colpire lo sviluppo italiano nel mondo”.

Quanto a Di Girolamo, Tremaglia non ha dubbi: “Io mi ero opposto alla sua candidatura e poi non dobbiamo dimenticare che la giunta delle elezioni del Senato aveva già deciso per la sua decadenza, ma poi in aula con una furbata si è deciso di non decidere e la cosa è rimasta ferma lì.

Solleverò – conclude più battagliero che mai – quello che è un problema costituzionale direttamente con il Presidente della Repubblica …”

 

Facendo seguito alla intervista rilasciata alla Agenzia AGI, Tremaglia intende precisare che il Di Girolamo non è mai stato proclamato Senatore, ma ha percepito ugualmente lo stipendio mensile da Senatore.


CASO "NICOLA DI GIROLAMO"

 

Di fronte ai fatti gravissimi di oggi che colpiscono penalmente Nicola Di Girolamo, Mirko Tremaglia e il CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo - chiedono che il Senato venga chiamato immediatamente ad esaminare la decisione del 20 ottobre 2008 della Giunta delle Elezioni del Senato che approvava la proposta di annullamento dell’elezione del Senatore Nicola Di Girolamo e che nella seduta del 29 gennaio 2009 il Senato stesso aveva sospeso.
 
Nicola Di Girolamo ha falsamente rappresentato la sua residenza in Belgio, ingannando nelle elezioni decine di migliaia di elettori, come è apparso inequivocabilmente davanti alla Giunta delle Elezioni del Senato che in data 20 ottobre 2008 ha ordinato l’annullamento della sua elezione, rispettando così la nostra Costituzione.
 
L’intera vicenda della elezione al Senato di Nicola Di Girolamo costituisce un vulnus che colpisce la legalità e la costruzione istituzionale per la quale si è lottato 40 anni in nome degli Italiani residenti all’estero. La scelta di riservare loro il diritto di elettorato sia attivo che passivo è stata ampiamente valutata e condivisa dalla maggioranza del Parlamento ed è stata garantita dai nuovi articolo della Costituzione.
 
Ricordiamo che Nicola Di Girolamo è stato bocciato come Senatore: non è mai stato Senatore.
 
La decisione della Giunta delle Elezioni del Senato doveva essere confermata o respinta. Invece, con un espediente procedurale, non venne ne approvata ne respinta, ma venne sospesa.
In tal modo il Di Girolamo usurpò il titolo e le funzioni di Senatore. Per essere ancora più chiari: non essendo mai stato dichiarato Senatore usurpò lo stipendio mensile di Senatore.
 
Vi è evidentemente una questione costituzionale - già sollevata dall’Avv. Raffaele Fantetti, che è il primo dei non eletti - che io riprenderò nella sede competente.
 
Le gravissime accuse di oggi denunciano lo scandaloso comportamento del Di Girolamo.
Tremaglia, già nel 2008, aveva proposto denuncia per alcuni degli stessi reati per i quali oggi si procede nei confronti del Di Girolamo.
 
On. Mirko Tremaglia

 


Messaggio del Segretario Generale del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, On. Mirko Tremaglia - Anno 2010

 

Viaggio del Presidente della Camera dei Deputati

On. Gianfranco Fini accolto dal Congresso degli Stati Uniti d’America

 

Carissimi Connazionali,

 

sono stato costretto, per gravi motivi di salute di mia moglie, peraltro in via di guarigione, a rimanere in Italia e non partecipare a questo importantissimo viaggio del Presidente della Camera dei Deputati, On. Gianfranco Fini, che verrà ricevuto dal Congresso degli Stati Uniti d’America e da numerose grandi Personalità politiche.

 

Mettiamo quindi a fuoco i nostri programmi dopo essere stati puntuali l’8 agosto scorso a Marcinelle per la “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano all’Estero” e poi, sempre puntuali, il 12 ottobre a New York in occasione del Columbus Day dove, ancora una volta, con il bravissimo Antonio Cardillo e gli altri del CTIM ho “assaporato” l’entusiasmo del Tricolore in mezzo all’amore per l’Italia da parte dei cittadini di New York e degli Stati Uniti. A questi eventi possiamo aggiungere la manifestazione patriottica di Hereford in Texas, organizzata da Vincenzo Arcobelli con i reduci della prigionia della seconda guerra mondiale. Così abbiamo esaltato il nostro patriottismo ed i nostri Comitati Tricolore nel Mondo, che dal 1968 operano in ogni parte del mondo, non solo per l’Italia, ma per la giustizia sociale e per la difesa dei più umili, opponendosi a quanti compiono azioni incivili contro l’emigrazione, in particolare volendo noi ovunque cancellare il reato “inventato” di emigrazione clandestina e dovendo difendere invece sempre quanti osservano le leggi degli Stati che li accolgono.

 

Abbiamo, come Italiani, sofferto anche noi discriminazioni, ingiustizie e soprusi in ogni parte del mondo. Ci siamo opposti e abbiamo vinto nella storia raggiungendo il trionfo di cambiare la Costituzione e dare il voto politico a più di 4 milioni di cittadini nostri residenti all’estero.

 

Per queste ragioni al sottoscritto il Sindaco del Comune di Bergamo, Dr. Franco Tentorio, ha conferito solennemente la Medaglia d’Oro con quella motivazione.

 

Abbiamo donato agli Italiani, che avevano attraversato difficoltà e subito umiliazioni - talvolta ignobili e totalmente ingiuste - da chi li voleva colpire con il potere, questa eccezionale soddisfazione del voto, a loro concesso per eleggere Senatori e Deputati nel Parlamento italiano.

 

Ma vi sono, altresì, di grande valore anche internazionale, ben 395 Parlamentari di origine italiana in varie parti del mondo. Questi Parlamentari costituiscono un punto e un momento straordinario nell’interesse specifico dell’Italia, valutando la possibilità di una collaborazione nostra con tutti i Paesi, dove sono stati eletti. Per fare questo, noi dobbiamo rendere attivo lo strumento di confronto e di collaborazione con tutti questi Paesi, facilitando il colloquio e la discussione anche su argomenti specifici, da quelli culturali a quelli economici e del lavoro, attraverso lo strumento della elezione nel Parlamento italiano della Commissione Bicamerale per gli Italiani all’estero.

 

Ecco il grande strumento, che va approvato, e non più ritardato, da Camera e Senato in Italia.

 

Per chi dice che siamo in disarmo, noi riaffermiamo sempre di più non solo i nostri programmi, ma la nostra Organizzazione.

 

IL CTIMComitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo – nato nel 1968 ha affrontato e vinto le più grandi battaglie della nostra gente, che da noi è stata convocata come gli Scienziati e i Ricercatori, gli Esuli dell’Istria, Fiume e Dalmazia, gli Imprenditori, gli Artisti, i Ristoratori, le Donne, i Missionari; è in piena operatività nelle sue cariche e nella sue organizzazioni periferiche; dal 1° gennaio è in atto il rinnovo del “Tesseramento 2010” con una tessera nuova che riporta con la mia firma il mio cuore ed i miei sentimenti, che sono ricambiati da tutti voi in modo eccezionale. Vi sono sempre da ogni Stato lontano toccanti episodi che mi incoraggiano sempre più ad andare avanti e che mi commuovono.

 

E’ indispensabile in questa nuova fase tener conto in termini assoluti che a parte esiste la CIIM – Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo – che conta su una propria organizzazione autonoma di grandi possibilità, in particolare negli Stati Uniti con Tomaso Veneroso e in varie parti del mondo, fatta di imprese italiane di grandi capacità, che vogliono tener vivo ed effettivo il rapporto con le imprese italiane.

 

Questi sentimenti io li rinnovo in questa occasione esaltante e di grande straordinaria importanza, quale quella della presenza di un grande uomo politico e combattente come il nostro amato Presidente Gianfranco Fini, che in tutti questi anni difficili ci ha dato la possibilità di vincere sfide quasi impossibili  terminate con il successo degli emigrati italiani e con una battaglia talvolta di sopravvivenza da parte di tutta l’emigrazione.

 

Questi sentimenti si estendono da parte di tutta l’emigrazione all’Illustre Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, che è stato sempre all’avanguardia nella difesa dei valori degli Italiani nel mondo e della giustizia per tutti gli emigranti.

 

Un fervido saluto riconoscente al Dr. Giulio Terzi di Sant’Agata, nuovo Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, uomo di grandi capacità, da tutti riconosciute straordinarie e così valutate anche da tutta la nostra Comunità.

 

Un cordiale saluto al Presidente del CGIE Elio Carozza, ai suoi collaboratori ed ai rappresentanti delle Associazioni politiche e sindacali.

 

Un abbraccio veramente pieno di affetto, anche per il momento particolare, a tutti i Comitati Tricolore nel mondo, anche su un piano personale mio e per la straordinaria organizzazione di cui hanno dato prova in questa manifestazione per la visita dell’On. Gianfranco Fini e per tutti i CTIM nel mondo, nella continuità della loro organizzazione e quale manifestazione di grande italianità.

 

Siamo destinati a vincere, certamente al di là dei Partiti.

 

On. Mirko Tremaglia


 

Medaglia d'Oro della Città di Bergamo all'On. Mirko Tremaglia

 

Le congratulazioni del Presidente della Camera Gianfranco Fini

e del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni

all'On. Mirko Tremaglia per l'alto riconoscimento della Città di Bergamo

 

Tratto dall'articolo apparso su IL SOLE-24 ORE di Bergamo il 20.12.2009:


— BERGAMO —
I lineamenti sono tirati, gli occhi gonfi per le lacrime ricacciate di continuo, soprattutto quando il ricordo va al figlio Marzio, già assessore alla Cultura della Regione Lombardia, scomparso dieci anni fa a causa di un male incurabile. Chiuso in un cappotto nero, Mirko Tremaglia sorride al sindaco Franco Tentorio, che gli consegna la medaglia d’oro del Comune. In quel preciso istante tutti i presenti si alzano in piedi e battono le mani all’indirizzo dell’esponente storico della destra italiana e bergamasca. «Penso a mio figlio Marzio - dice commosso Tremaglia. - Sono andato dal presidente della Repubblica e gli ho chiesto di ricordarmi come portatore di democrazia, perché in qualità di ministro per gli Italiani nel mondo, ho dato la possibilità di votare e far sentire la propria voce a quattro milioni di italiani nel mondo».


IO CI SONO ANCORA E SONO PRONTO AI GRANDI SCONTRI CHE CI ATTENDONO NEL 2010:

IL MINISTRO TREMAGLIA CHIUDE I LAVORI DELLA PLENARIA 

ROMA - "Cari amici miei, sono sempre emozionato quando vengo qui. Questa mia visita non era in programma, ma sono stato trascinato da me stesso per stare qui con voi": fiaccato nel corpo ma non nello spirito, Mirko Tremaglia ha salutato così i consiglieri del Cgie che questa mattina lo hanno accolto nell’ultima giornata di lavori dell’assemblea plenaria, in corso alla Farnesina dal 2 dicembre scorso.
Primo e finora unico Ministro per gli italiani nel mondo, decano alla Camera dove siede nei banchi del Pdl, Tremaglia ha parlato di una situazione così "assurda e paradossale" da fargli mettere in discussione la bontà del voto all’estero. "Dopo tante battaglie – ha spiegato – abbiamo ottenuto il voto all’estero, cambiando due volte la Costituzione e cosa otteniamo? La partitocrazia che avanza a danno degli italiani nel mondo, un’invasione dei partiti nella riforma di Comites e Cgie che non condivido".
Il 2010, dunque, sarà "anno di lotte" e non solo per la rappresentanza, anche il "suo" Ctim "a rischio sopravvivenza", ma, ha detto risoluto Tremaglia "io ci sono ancora e mi batterò perché ciò non avvenga".
A contrariare l’ex ministro è il solo poter pensare di mettere mano alla rappresentanza, voluta e rafforzata proprio in vista dell’arrivo in Parlamento dei 18 eletti all’estero, così come è "assurdo chiudere i Consolati. Vi ricordo che quando l’allora ambasciatore Sessa lo propose per il passato facemmo un’opposizione feroce. E ora che ci sono impegni maggiori per l’Italia in tutti gli ambiti, che si fa? Si chiude?".
"Noi – ha proseguito Tremaglia – le soluzioni le abbiamo proposte ma sono tutte ancora in cantina, dalla bicamerale per gli italiani all’estero alla mozione sulla cooperazione per l’Africa. Così come rimane inascoltato il mio appello di contattare e lavorare insieme ai 395 parlamentari di origine italiana sparsi per il mondo".
Se c’è ancora una soluzione, per Tremaglia è quella di "lavorare insieme, senza distinzione di parte. Temo che arriverà un’escalation per diminuire la forza degli italiani all’estero e il Cgie sarà essenziale in questa battaglia". (m.c.\aise)


COMUNICATO STAMPA dell’11 novembre 2009

TREMAGLIA: SE IL PDL COSTITUISCE UN GRUPPO “PDL NEL MONDO” L’ON. MIRKO TREMAGLIA ESCE DAL GRUPPO PARLAMENTARE DEL PDL

 

Il PDL attraverso una “Campagna Tesseramento PDL nel mondo 2009-2010” ha annunciato di voler costituire una Organizzazione politica di Italiani residenti all’estero.

 

Il CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, che opera nel mondo dell’emigrazione, non è stato consultato e nemmeno avvisato.

 

Crediamo sia dannosa una formazione di questo tipo e sia in contrasto con gli interessi dell’emigrazione che noi, come CTIM, rappresentiamo sin dal 1968.

 

Ecco i motivi per i quali chiediamo con fermezza agli Amici del PDL di cancellare l’iniziativa stessa.

Se così non fosse, ritenendo l’iniziativa dannosa e pregiudizievole alla causa dell’emigrazione, ho ritenuto giusto notificare la decisione del CTIM di respingerla e, personalmente, di uscire dal Gruppo Parlamentare del PDL continuando l’attività politica alla Camera dei Deputati, sempre nel nome del CTIM e nell’interesse di tutti gli Italiani residenti all’estero.


 

Roma, 4 novembre 2009

 

DIFENDIAMO L’EMIGRAZIONE CONTRO IL TESSERAMENTO AD UN PARTITO, CONTRO LA PARTITOCRAZIA

 

La notizia della costituzione di una organizzazione dell’emigrazione con la intestazione di Partito PDL per lanciare la cosiddetta “Campagna Tesseramento PDL nel mondo 2009-2010” è assurda e contraria agli interessi dell’emigrazione, tanto è vero che il PDL ha assunto sinora posizioni contro i principi di civiltà, socialità, onore e contro gli interessi degli emigranti stessi ogniqualvolta è stato posto in Parlamento il problema persino della loro sopravvivenza.

 

Questa iniziativa costituisce una offesa per quanti dal 1968 hanno fatto parte del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, e per gli emigranti italiani che sono stati costretti a lavorare subendo discriminazioni vergognose. Non si può mettere sotto interessi di Partito la visione e la organizzazione di una Forza come quella degli Italiani nel mondo.

 

Per essere ancora più chiari:

 

-   vi è già il CTIM, che è stato costituito nel 1968;

-   il CTIM ha il suo Statuto e dieci punti programmatici;

-   il CTIM ha una sua organizzazione, che nessuno può cancellare, in tutte le parti del mondo;

-   il CTIM vive e opera in ogni parte del mondo;

-   il CTIM ha dal 1968 il tesseramento in tutti i Continenti:

    Europa: Belgio, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera;

    Africa: Algeria, Egitto, Marocco, Nigeria, Sud Africa, Tunisia;

    Nord America: Canada, Messico, Stati Uniti;

    Centro/Sud America: Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Haiti, Honduras, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay, Venezuela;

    Asia e Oceania: Australia, Giappone, Hong Kong, India, Laos, Thailandia.

 

Improvvisamente, sei o sette persone che fanno parte di un Partito inventano il tesseramento nel mondo e, sempre sulla carta, inventano il Popolo della Libertà nel Mondo.

 

Noi siamo quelli del CTIM, che da allora (1968) ha fatto il tesseramento, non di Partito, ma in autonomia, facendo tutte le battaglie per l’emigrazione e per gli Italiani nel mondo; che ha presentato le liste per una battaglia del voto agli Italiani all’estero che va dal 1955 fino all’ottenimento per la prima volta del voto all’estero a favore di oltre 4 milioni di votanti (Legge 459 del 27 dicembre 2001).

 

Sempre il CTIM ha presentato liste per cambiare la Costituzione con nominativi di varie formazioni politiche.

 

Il CTIM è riuscito a cambiare – fatto eccezionale – la Costituzione ben 2 volte.

 

Ora, improvvisamente, senza nemmeno consultare il sottoscritto On. Mirko Tremaglia, che è il Segretario Generale del Comitato, ignorando totalmente persino l’esistenza del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, quanto ha fatto e quanto sta facendo nel mondo, ignorando altresì che il sottoscritto è stato Ministro, l’unico Ministro per gli Italiani nel Mondo, si è deciso, senza alcuna consultazione di cancellare il CTIM, sostituendolo con una impostazione di Partito, per sfruttare gli elettori all’estero, sempre per farli diventare parte di un Partito (PDL) anziché continuare a fare gli interessi dei nostri emigranti.

 

Si ignora che quel Ministro ha ottenuto, tra l’altro, un decreto che riconosce l’8 agosto, giornata della tragedia di Marcinelle, come la “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo” e potremmo continuare con tutti i Convegni e le iniziative di quel periodo ministeriale, ricordando tra l’altro come gli Italiani nel mondo con tanti sacrifici abbiano ottenuto l’elezione di 395 Parlamentari di origine italiana.

 

Tutto questo e tanto altro viene ignorato e cancellato per far posto alle ambizioni di potere da parte di qualche Politico del PDL.

 

Il tutto è da me contestato e respinto con sdegno, rivendicando prestigio, serietà e dignità al CTIM, ai suoi aderenti ed a chi lo ha diretto e continua a dirigerlo.

 

Il CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, organizzazione nata nel 1968 con il suo Statuto, con i suoi dirigenti, con le sue battaglie parlamentari, con le sue federazioni organizzate in ogni parte del mondo, respinge questa iniziativa del PDL negando che gli interessi e i diritti dei nostri emigranti e degli Italiani all’estero possano essere difesi e tutelati da Partiti politici. Il CTIM rivendica i grandi traguardi raggiunti dal 1968 ad oggi e continua con la sua organizzazione a rappresentare gli Italiani nel mondo e i diritti ed i principi dell’emigrazione.

 

Nella mia qualità di Segretario Generale del CTIM, ringrazio di cuore i miei collaboratori per i risultati raggiunti e per la fiducia che mi è stata in ogni parte del mondo riconfermata; annuncio che richiederò la messa in votazione della Proposta di legge per l’Istituzione della Commissione parlamentare bicamerale per gli Italiani all’estero e della mozione che invita il Governo ad organizzare una Conferenza per discutere ed attuare un piano di investimenti europei in Africa per dare lavoro agli Africani in Africa.

 

Sul piano personale e politico chiedo che venga annullata la decisione di fare un Partito PDL all’estero. Se così non fosse sarei costretto, dopo tanti anni di battaglia politica, a lasciare per protesta questo Partito, continuando a battermi negli interessi esclusivi dei valori che hanno alimentato l’emigrazione e gli Italiani nel mondo.                                                                                           

 

On. Mirko Tremaglia

---------------------------------------------------------

 

PROPOSTE DI LEGGE DEL C.T.I.M.

COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO

 

SUL VOTO ALL’ESTERO, SUL CAMBIAMENTO DELLA COSTITUZIONE, SUGLI INTERESSI SPECIFICI DEGLI ITALIANI NEL MONDO,

PRIMA FIRMA TREMAGLIA E ALTRI,

PRESENTATE DAL 1972 (ANNO DELLA PRIMA ELEZIONE DI TREMAGLIA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI)

 

Voto agli Italiani all’estero

     II

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 1193 del 22 ottobre 1955 (Ferretti ed altri)

    III

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 778 del 17 gennaio 1959 (Michelini ed altri)

     IV

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 840 del 17 dicembre 1963 (Michelini ed altri)

      V

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 140 del 6 luglio 1968 (Michelini ed altri)

      V

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 234 del 9 ottobre 1968 (Nencioni ed altri)

     VI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 553 del 26 luglio 1972 (Almirante ed altri)

     VI

Legislatura

Proposta di Legge Costituzionale

Camera n. 554 del 26 luglio 1972 (Almirante ed altri)

     VI

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 13 del 25 maggio 1972 (Nencioni ed altri)

     VI

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 235 del 25 luglio 1972 (Nencioni ed altri)

   VII

Legislatura

Proposta di Legge Costituzionale

Camera n. 23 del 5 luglio 1976 (Tremaglia ed altri)

  VIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 84 del 20 giugno 1979 (Tremaglia ed altri)

     IX

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 49 del 12 luglio 1987 (Tremaglia ed altri)

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 104 del 2 luglio 1987 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 90 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 98 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 503 del 23 luglio 1992 (Pozzo ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 1018 del 12 giugno 1992 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 50 del 15 aprile 1994 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 469 del 6 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 104 del 9 maggio 1996 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge Costituzionale

Camera n. 4979 del 10 giugno 1998 (Tremaglia)

 

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge Costituzionale

Camera n. 5186 del 30 luglio 1998 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Disegno di Legge Costituzionale

Senato n. 3841-B del 30 giugno 1999 (Tremaglia ed altri – diventa Legge)

  XIII

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 4768 del 27 luglio 2000 (Pasquali ed altri)

 

 

Censimento

     VI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 555 del 26 luglio 1972 (Tremaglia ed altri)

   VII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 24 del 5 luglio 1976 (Tremaglia)

   VII

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 1441 del 26 ottobre 1978 (Di Crollalanza ed altri)

  VIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 85 del 20 giugno 1983 (Tremaglia)

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 105 del 2 luglio 1987 (Tremaglia ed altri – diventa Legge)

 

 

Divieto di cancellazione dalle liste elettorali

   VII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 1122 del 9 febbraio 1977 (Tremaglia ed altri – diventa Legge)

   VII

Legislatura

Disegno di Legge

Senato n. 1442 del 26 ottobre 1978 (Di Crollalanza ed altri)

 

 

Pensione sociale

  VIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 155 del 26 giugno 1978 (Almirante ed altri)

     IX

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 52 del 12 luglio 1983 (Almirante ed altri)

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 106 del 2 luglio 1987 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 422 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

 

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 906 del 15 maggio 1996 (Tremaglia)

 

 

Comitati Consolari

  VIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 993 del 20 novembre 1979 (Tremaglia ed altri)

     IX

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 245 del 29 luglio 1983 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 3227 del 17 febbraio 1994 (Tremaglia ed altri)

 

 

Tutela dei lavoratori al seguito di imprese italiane operanti all’estero

  VIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 1227 del 4 gennaio 1980 (Tremaglia ed altri)

     IX

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 50 del 12 luglio 1983 (Tremaglia ed altri)

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 102 del 2 luglio 1987 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 91 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 423 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 917 del 15 maggio 1996 (Tremaglia)

 

 

Indennizzi per i profughi e i rimpatriati

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 2345 del 31 marzo 1975 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 911 del 15 maggio 1996 (Tremaglia ed altri)

 

 

Assunzione obbligatoria

     VI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 562 del 27 luglio 1972 (Romeo ed altri)

   VII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 780 del 4 ottobre 1979 (Tremaglia ed altri)

 

  VIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 2729 del marzo 1985 (Tremaglia ed altri)

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 109 del 2 luglio 1987 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 94 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 420 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

 

 

II Conferenza Nazionale dell’Emigrazione

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 103 del 2 luglio 1987 (Tremaglia ed altri)

 

 

Stampa italiana all’estero

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 3602 del 19 marzo 1986 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 99 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 418 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 916 del 15 maggio 1996 (Tremaglia)

 

 

Indennità integrativa speciale ai pensionati, mutilati ed invalidi di guerra

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 110 del 2 luglio 1996 (Tremaglia ed altri)

 

 

Istituti di Cultura all’estero

     IX

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 110 del 2 agosto 1985 (Aloi, Tremaglia ed altri)

 

 

Consiglio Generale degli Italiani all’Estero

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 3341 del 11 novembre 1988 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 3226 del 17 febbraio 1997 (Tremaglia ed altri)

 

 

Norme per il funzionamento delle scuole italiane bilingue e dei corsi di lingua italiana d’America

      X

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 3386 del 24 novembre 1988 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 97 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 1364 del 24 luglio 1992 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 414 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 912 del 5 maggio 1996 (Tremaglia)

 

 

Norme per il funzionamento delle istituzioni scolastiche italiane oltreoceano

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 412 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 913 del 15 maggio 1996 (Tremaglia ed altri)

 

 

Partecipazione C.G.I.E. ELEZIONE Presidente della Repubblica

     XI

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 100 del 23 aprile 1992 (Tremaglia ed altri)

   XII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 413 del 5 maggio 1994 (Tremaglia ed altri)

  XIII

Legislatura

Proposta di Legge

Camera n. 914 del 15 maggio 1996 (Tremaglia ed altri)

 

---------------------------------------------------------

APPUNTO DEL 9 SETTEMBRE 2009

 

SULLE PRESE DI POSIZIONE IN DIFESA DELL’EMIGRAZIONE E SUI PROBLEMI DEI NOSTRI EMIGRANTI, DALLA STRAGE NEL MEDITERRANEO ALLA CHIUSURA DI AMBASCIATE E CONSOLATI, ALLA PROPOSTA DI LEGGE SULLA ISTITUZIONE DELLA “COMMISSIONE PARLAMENTARE BICAMERALE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO”, PRESENTATA IL 29 APRILE 2008

E NON ANCORA DISCUSSA, ALLA “GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO” E IN DIFESA DELLA IMMIGRAZIONE IN ITALIA A SALVAGUARDIA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO.

UNA AZIONE PER CANCELLARE IL “REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA”.

UNA NOTA SULLA CIIM – CONFEDERAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI NEL MONDO.

 

APPUNTO PER IL PRESIDENTE ON. GIANFRANCO FINI

 

Ti invio alcuni documenti con qualche mia annotazione.

 

1.       Comunicato stampa del 26 agosto 2009 “Presa di posizione, dopo l’ultima strage nel Mediterraneo, in difesa della immigrazione in Italia e dei diritti fondamentali dell’uomo, che vanno certamente salvaguardati”

Nei giorni seguenti è avvenuto un fatto assai più grave: si è venuti a conoscenza che l’imbarcazione con eritrei e somali  è stata intercettata in acque italiane e che è stata riaccompagnata in Libia senza alcuna assicurazione da parte libica del rispetto delle persone e senza tener conto che si trattava di emigranti che dovevano godere dell’asilo politico.

Questo è un fatto di grave responsabilità.

 

2.       Comunicato stampa del 21 luglio 2009 sulla “Mozione Africa” che propone una conferenza internazionale dei Paesi africani del Mediterraneo con l’Italia e con i Paesi dell’Unione europea per la soluzione del grave problema dell’emigrazione facendo investimenti europei in Africa per dare lavoro a 20milioni di Africani in Africa ed impedire così l’invasione dell’Europa.

E’ ora che il PdL presenti alla riunione dei Capigruppo il testo della mozione del maggio 2008, a firma Tremaglia e altri, che ha ottenuto il consenso del Presidente della Camera, ma che non viene mai portata in riunione.

 

3.       Comunicato stampa dell’8 luglio 2009 in difesa di chi lavoro e di chi emigra. Importanza di una azione decisa per cancellare il “reato di immigrazione clandestina” che intermini legali non “esiste”. Gli emigrati italiani hanno vinto nel mondo contro le persecuzioni e le discriminazioni antidemocratiche: questa è una verità che appare nella nostra Storia.

 

4.       Nota del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo – CTIM contro la chiusura di un Ambasciata e sedici Consolati.

 

5.       Proposta di legge per l’istituzione della Commissione Parlamentare Bicamerale per gli Italiani all’estero, presentata il 29 aprile 2008.

Ricordo che questa proposta ha trovato il consenso del Presidente della Camera e dei Deputati eletti all’estero.

E’ di grande importanza anche perché si tratta di un rapporto di politica estera e di relazioni internazionali, avendo noi come interlocutori all’estero 395 Parlamentari di origine italiana.

 

6.       Non dimentichiamo la manifestazione dell’8 agosto a Marcinelle con la partecipazione del Presidente della Camera e di quasi tutti i Deputati eletti all’estero con la celebrazione della “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”.

 

Cordialmente.

Mirko Tremaglia

 

Allegati alla lettera:
 

Roma, 21 luglio 2009

 

TREMAGLIA PROPONE UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE

DEI PAESI AFRICANI DEL MEDITERRANEO CON L’ITALIA E CON I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA PER FARE INVESTIMENTI EUROPEI IN AFRICA PER DARE LAVORO A 20 MILIONI DI AFRICANI IN AFRICA ED IMPEDIRE COSI’ L’INVASIONE DELL’EUROPA.

 

Solo così si può fermare l’emigrazione selvaggia dall’Africa verso i Paesi europei in Africa.

In Africa vi è l’80% della disoccupazione e vi è una crescita demografica tale da creare un vero pericolo di invasione dell’Europa.

Secondo le stime, dal 1987, anno nel quale si riunirono a Tunisi i Ministri del Lavoro dei Paesi africani ed europei, al 2015, abbiamo un dato spaventoso relativo alla natalità: in Europa in questo periodo abbiamo 30 milioni di nascite contro i 170 milioni dei Paesi africani. La disoccupazione in Africa è oltre l’80%.

Nel 1995, il 14 ottobre, venne approvata in 127 Paesi, durante i lavori dell’Unione interparlamentare a Bucarest, un testo che prevedeva un intervento diretto dell’Europa a favore dei Paesi dell’Africa con investimenti economici a lungo termine. A tal proposito era stata indetta una Conferenza internazionale che non si è mai tenuta.

La proposta contenuta nella mozione Tremaglia e altri è quella di fare una Conferenza internazionale dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo e quelli dell’Unione europea per fissare finalmente l’impegno europeo degli investimenti a lungo termine, almeno 20 anni, per creare opportunità di lavoro per 20 milioni di Africani in Africa con un nuovo impulso produttivo di questi Paesi più poveri ed un nuovo ruolo per l’Africa nel contesto di una vasta produzione economica.

Solo così si potrà fermare la “invasione” migratoria verso l’Europa, altrimenti non contenibile.

Con questo progetto si prevede per l’Africa un ruolo di vasta produzione economica, si garantisce il lavoro per gli Africani in Africa, si ferma il massiccio esodo migratorio verso l’Europa, altrimenti non contenibile, si elimina ogni impostazione puramente assistenzialistica, si esalta una politica di investimenti che determinerà, tra l’altro, uno straordinario ritorno economico a favore dell’Europa e un’importante collaborazione politica Nord-Sud, si combatte sul serio la fame nel mondo, sottolineando che non si può trattare la vastità di questi problemi con il semplicistico abbattimento dei debiti del terzo mondo, si impegna il Governo e l’Unione Europea ad intraprendere tutte le iniziative concrete e necessarie per dare dignità al lavoro, riconoscendo il diritto ad ogni uomo ad avere un avvenire per sé e per i propri figli, attuando in tal modo una grande operazione civile, in un destino comune tra Europa ed Africa.

Nella mozione-, per rendere concreto l’impegno, ripropone che la Conferenza internazionale venga tenuta entro 6 mesi dalla approvazione della stessa da parte della Camera dei Deputati.

La mozione può essere sottoscritta dai Deputati di tutti i Gruppi parlamentari.

 

---------------------------------------

 

COMUNICATO STAMPA dell’8 luglio 2009

 

MIRKO TREMAGLIA, GIA’ MINISTRO PER GLI ITALIANI NEL MONDO E SEGRETARIO GENERALE DEL CTIM - COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO:

DIFENDIAMO CHI LAVORA E CHI EMIGRA.

DECISA UNA AZIONE ANCHE PARLAMENTARE PER CANCELLARE IL “REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA”, A FIRMA MARONI, CHE IN TERMINI LEGALI NON “ESISTE”.

GLI EMIGRATI ITALIANI HANNO VINTO NEL MONDO CONTRO LE PERSECUZIONI E LE DISCRIMINAZIONI ANTIDEMOCRATICHE: QUESTA E’ UNA VERITA’ CHE APPARE NELLA NOSTRA STORIA.

 

Oggi è stato inventato il “reato di immigrazione clandestina” che vuole colpire emigranti che non hanno commesso alcun reato specifico contro la legge e che non hanno offeso alcun diritto altrui.

 

Come parlamentare ed a nome del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, reagisco con estremo vigore per impugnare questa decisione che suona offesa a quanti nel mondo sono costretti a vivere ed operare al di fuori dei loro Paesi di origine.

 

Scendiamo in campo per difendere i diritti di chi è costretto a lasciare il proprio Paese di origine per ragioni di sopravvivenza sua e della propria famiglia. Reagiamo ai maltrattamenti ed alla privazione dei diritti di ciascun emigrante che rispetta in ogni parte del mondo i diritti altrui e quelli della convivenza.

 

Per questi motivi di fondo abbiamo considerato sacrosanto il nostro impegno in difesa dei lavoratori italiani emigrati all’estero e ci impegniamo oggi per fare revocare questa “distorsione legislativa” che ha “inventato” una norma assurda che vuol colpire milioni di persone che lavorano o vogliono lavorare in Italia.

 

Quando ero Ministro per gli Italiani nel Mondo, quale mio primo atto ufficiale, sono stato a rendere omaggio agli Italiani emigrati in Belgio morti a Marcinelle in Belgio l’8 agosto 1956, 136 lavoratori periti nella miniera di Bois du Cazier, ed ho presentato come Ministro per gli Italiani nel Mondo una direttiva, divenuta decreto, ove si considera la rilevanza sociale della riscoperta dei valori storici e culturali che hanno accompagnato il processo di emigrazione di massa dall’Italia, in particolare per il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro e del sacrificio dei connazionali emigrati.

 

Questa diviene la premessa di un discorso di fondo che ci impegna, così come abbiamo fatto per gli Italiani, a difendere le ragioni di quanti si sono trovati in Italia per tutelare e difendere le ragioni della loro esistenza.

 

Da allora, con la data dell’8 agosto è stata emanata questa direttiva:

 

1. La giornata dell’8 agosto di ogni anno è designata “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. In tale data, le Amministrazioni pubbliche assumono e sostengono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a celebrare il ricordo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, al fine di favorire l’informazione e la valorizzazione del contributo sociale, culturale ed economico recato con il proprio impegno dai lavoratori italiani operanti all’estero.

2. Tali iniziative potranno essere avviate anche precedentemente all’8 agosto.

 

Questo significa che gli Italiani emigrati nel mondo, che hanno subito persecuzioni ingiuste, vengono da allora esaltati ovunque.

 

Questo appartiene alla Storia. E’ una realtà che significa aver preso atto nel mondo di una eccezionale realtà che chiamiamo “Sistema Italia”, avendo individuato nella verità l’esistenza di un mondo di Italiani emigrati all’estero, che abbiamo così in sintesi registrato:

 

·          stampa e stazioni televisive (si parla di circa 390 testate giornalistiche);

·          enti patronati;

·          93 Istituti di Cultura;

·          circa 3,5 milioni di cittadini Italiani all’estero;

·          60 milioni di cittadini di origine italiana nel mondo;

·          72 Camere di Commercio italiane all’estero;

·          48 ospedali italiani nel mondo, che hanno fatto un patto di alleanza con gli ospedali in Italia;

·          1.000 Scienziati e Ricercatori italiani all’estero censiti;

·          la Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo: circa 100.000 imprenditori a disposizione dell’Italia;

·          61.800 Ristoratori italiani, un fatturato annuo di più di 27 miliardi di Euro ed 1 miliardo di clienti ogni anno;

·          una apposita convenzione con la RAI per aprire una grande finestra economica e culturale sull’Altra Italia mediante la trasmissione nel nostro Paese di programmi sulle Comunità italiane all’estero;

·          la Carta dei Servizi Turistici per gli Italiani del Mondo: una grande opportunità che consentirà ai nostri connazionali all’estero, che visitano l’Italia, di usufruire di sconti su aerei, ferrovie, alberghi e musei;

·          123 Ambasciate e 116 Consolati;

·          500 Comitati della “Dante Alighieri”;

 

e fatto di eccezionale valore:

 

·          395 Parlamentari di origine italiana all’estero, che svolgono la loro attività politica in ogni parte del mondo.

 

E in questa realtà democratica, conquistata con il lavoro, noi abbiamo operato e abbiamo dato con la legge n. 459 del 27 dicembre 2001 la cittadinanza italiana a più di 3 milioni di emigrati. Abbiamo per loro anche cambiato due volte la Costituzione ed a questi Italiani abbiamo dato il diritto di votare alle elezioni politiche italiane.

 

Questo è il punto di partenza di una realtà che nessuno può disconoscere: è la contrapposizione al “reato (inventato) di immigrazione clandestina” che deve essere cancellato. Tolta la “immigrazione clandestina” occorre dare immediatamente spazio attraverso due rimedi: quello della “regolarizzazione” e quello della sanatoria, provvedimenti evidentemente che debbono avere impostazione e carattere amministrativi.

 

Come esempio di questa nuova realtà, che noi indichiamo, vi è la regolarizzazione di oltre 700 mila emigrati nel nostro Paese, già avvenuta su richiesta dell’On. Gianfranco Fini.

 

Gli Italiani emigrati nel mondo sono riusciti a superare ogni persecuzione.

 

E’ inconcepibile che si possa “inventare”, proprio qui in Italia, una persecuzione che i nostri hanno giustamente respinto all’estero, fatta contro di loro.

 

Siamo quindi moralmente, oltre che politicamente, impegnati a salvaguardare gli stessi diritti che i nostri emigrati hanno ottenuto con tanti sacrifici.

 

Invito a fare questa battaglia di democrazia innanzitutto i miei Colleghi parlamentari, in particolare i Deputati e Senatori italiani eletti all’estero, nonché la Presidenza ed i componenti del CGIE e dei Comites.

 

 ---------------------------------------


Roma, 1 Luglio 2009

 

NOTA DEL COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO (C.T.I.M.) CON LA DICHIARAZIONE DELL’ON. MIRKO TREMAGLIA, GIA’ MINISTRO PER GLI ITALIANI NEL MONDO E

SEGRETARIO GENERALE DEL C.T.I.M., CONTRO LA CHIUSURA DI UNA AMBASCIATA E DI 16 CONSOLATI.

 

Questa è la dichiarazione dell’On. Mirko Tremaglia fatta davanti la Commissione Parlamentare Esteri della Camera dei Deputati, contro la determinazione di procedere alla chiusura dell’Ambasciata di Lusaka nello Zambia e dei Consolati di Adelaide e Brisbane (Australia), Genk e Liegi (Belgio), Lille e Mulhouse (Francia), Mannheim, Saarbruecken, Norimberga ed Amburgo (Germania), Manchester (Inghilterra), Detroit e Filadelfia (Stati Uniti), Durban (Sud Africa), Losanna e Coira (Svizzera) da parte del Ministero degli Esteri Italiano.

 

Questa iniziativa, della chiusura di una Ambasciata e di 16 Consolati, è gravemente lesiva degli interessi degli italiani residenti all’estero e della rappresentatività della stessa Nazione italiana nel mondo.  E’ senza alcuna giustificazione; è stata presentata dal Sottosegretario agli Esteri Sen. Mantica,  ed è stata da lui classificata quale “processo di razionalizzazione della nostra rete consolare”  dichiarando che  questa iniziativa “salvaguarda le esigenze dell’utenza e produce risparmi in modo da rinforzare gli uffici compresi quelli operativi in aree emergenti sottoposti e di forte interesse per gli operatori economici”.  Questa operazione è, invece, gravemente lesiva nei nostri interessi nazionali e contrasta nettamente con gli interessi stessi dei nostri operatori economici che risiedono in Italia ed all’estero.

 

Nella realtà, ha detto Tremaglia, è una pesante contraddizione non solo con l’impegno degli italiani che sono nel mondo ma anche con la nuova realtà di carattere elettorale che è avvenuta con il cambio, per ben due volte, della Costituzione italiana e l’approvazione della nuova Legge elettorale da me proposta ed approvata nel dicembre 2001 e che ha dato la possibilità agli italiani residenti all’estero di votare per eleggere 6 Senatori e 12 Deputati del Parlamento italiano; con nuovi impegni nazionali ed anche internazionali.

 

Tremaglia ha ricordato la sua esperienza come Ministro per gli Italiani nel Mondo: durante quel periodo non è stata cancellata alcuna rappresentanza consolare italiana. La nuova realtà, sorta con il cambio della Costituzione e la possibilità di votare, ci pone nelle condizioni di avere necessità di maggiore rappresentanza consolare, anche per le nuove e più importanti possibilità economiche che possono essere affrontate solo con un indirizzo consolare di maggiore efficienza e prestigio; e non il contrario.

 

Ho ritenuto pertanto doveroso, sia sotto l’aspetto personale sia come C.T.I.M. – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, che io rappresento, di fare una opposizione molto decisa affinchè non si giunga a questa determinazione di chiusura delle nostre rappresentanze, che sono sempre più necessarie, anzi, indispensabili, per affrontare i traguardi che debbono essere raggiunti. E’ improponibile che si giunga alle conclusioni annunciate dal Sottosegretario Mantica; la nostra opposizione sarà, quindi, assoluta.

 

Chiediamo, pertanto, che questa proposta del Sottosegretario venga sottoposta all’esame ed alla approvazione necessaria del C.G.I.E. e dei COMITES, che sono l’espressione di oltre 3 milioni di cittadini italiani all’estero, che sono elettori e concorrono alle decisioni della politica dell’Italia in ogni parte del mondo.

 

Non si tratta di una presa di posizione di parte, ma di un indispensabile atteggiamento che il C.T.I.M. (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) – che Tremaglia rappresenta -  assume in rappresentanza di tutti i nostri sostenitori in ogni parte del mondo. Per questi motivi sarà necessaria una intesa  con tutti i parlamentari eletti all’estero e che rappresentano i nostri connazionali alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica.

 

In questo quadro diviene necessaria l’approvazione alla Camera dei Deputati ed al Senato della Proposta di Legge che Tremaglia ha presentato  che si chiama “Istituzione della Commissione Parlamentare Bicamerale per gli italiani all’estero”. Di fronte ai nuovi impegni  conseguenti alla nuova rappresentanza elettorale degli italiani nel mondo. 

 

Basti pensare ai problemi di carattere economico, di rappresentanza di iniziativa politica con la necessità di intese indispensabili nella nuova realtà politica ed internazionale.  Basti pensare che abbiamo nel mondo più di 395 parlamentari di origine italiana ed alla straordinaria attività di carattere economico e sociale rappresentata dai milioni di italiani che risiedono all’estero. Anche in ordine a queste nuove vicende economiche e politiche,  diviene sempre più forte la nostra opposizione alla chiusura di nostri Sedi diplomatiche all’estero, così come è stata rappresentata nel progetto del Sottosegretario Sen. Mantica.

 

E’ proprio per questo motivo che, in adesione alla rappresentanza del C.G.I.E. e dei COMITES, abbiamo presentato la Proposta di legge, sottoscritta alla Camera dei Deputati dalla maggior parte dei Deputati eletti all’estero, per dare vita ad una Commissione Parlamentare Bicamerale, che affronti i problemi per fare la politica per gli italiani all’estero, che svolga attività di indirizzo, di coordinamento, di controllo sulle politiche concernenti i cittadini italiani all’estero, in particolare sull’attuazione dell’uguaglianza dei loro diritti civili e politici.

 

Insistiamo – ha sottolineato l’on. Tremaglia – nella nostra netta opposizione alle proposte avanzate dal Sottosegretario Mantica.  Non possono aver corso queste assurde iniziative, se non vi è il consenso dei COMITES e del  C.G.I.E.  Ci riserviamo, per quanto ci riguarda, di dimostrare quanto sia assurda e negativa l’intenzione espressa dal Sottosegretario, di chiudere le nostre rappresentanze consolari, perché sono in netto  contrasto con l’interesse assoluto degli italiani residenti all’estero e dell’Italia.

 

Iniziamo queste nostre osservazioni di fondo, contestando con decisione, la proposta delle chiusure dei Consolati di Detroit e Filadelfia, che hanno già creato un grave malcontento nella comunità italiana del Nord America. Filadelfia è uno degli epicentri dell’immigrazione in tutto il Nord America. Dopo New York, Filadelfia è un’area densissima di presenza italiana, sia per ragioni economiche che politiche.  In questo Distretto Consolare, infatti, vi sono interessi economici importanti dopo New York.

 

Preme ricordare l’Agusta Westland, che impiega circa 600 dipendenti, per la maggior parte italiana.  La Boeing Corp. con centinaia di impiegati che curano i servizi della flotta Boeing dell’Alitalia e delle altre Compagnie aeree italiane. Nel Distretto Consolare vi sono circa 250 imprese commerciali con capitale italiano.  Il Centro Medico dei trapianti di Pittsburgh, Jefferson University, Sbarro Institute Cancer Research Center di Filadelfia, con centinaia di scienziati italiani.  Temple University, con la sua succursale italiana.  La flotta commerciale italiana, che usa il porto di Filadelfia per lo sbarco e la distribuzione dei prodotti italiani in tutti gli Stati Uniti. 

 

Il Consolato italiano che emette circa 5000 visti a giovani che si recano a studiare in Italia. Gli italoamericani, che rappresentano circa il 10% della popolazione, hanno eletto il 25% dei Consiglieri della città di Filadelfia, e la stessa percentuale di rappresentanti al Parlamento statale di Harrisburg.  Il Presidente del Consiglio municipale è di origine italiana.

 

Ribadiamo – conclude Tremaglia – la nostra decisa contrapposizione ad una operazione assurda, che va contro gli interessi nazionali ed internazionali degli italiani all’estero e della stessa Nazione Italiana. Ripetiamo la nostra decisa “alleanza” con il C.G.I.E. e con i COMITES,  negli interessi superiori dei nostri connazionali e dell’Italia nel mondo.

 

CONFEDERAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI NEL MONDO

 

L’on. Mirko Tremaglia  propone all’attenzione del Ministro degli Esteri di considerare di grande importanza, nel quadro della potenzialità delle nostre comunità all’estero, l’esistenza della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo che si è costituita durante il periodo del Ministero per gli Italiani nel Mondo e che rappresenta la nostra forza economica nel mondo e che hanno grandi possibilità di intervenire, anche in appoggio alla nostra struttura consolare.

 

L’on. Tremaglia ricorda che tale Confederazione, di cui era il Presidente Onorario, è stata presieduta dal Ministro Zamberletti, che ha dato strutture e capacità di iniziativa alla organizzazione in varie parti del mondo.

 

Su concorde parere e proposta di Tremaglia, di Zamberletti  e degli Associati, la Confederazione è ora presieduta dal Sen. Mario Baldassarri che, unitamente alla organizzazione di carattere commerciale italiana che esiste nel mondo, è disponibile a rafforzare la nostra iniziativa e rappresentatività in ogni parte del mondo.

 

L’on. Tremaglia chiede che il Ministro degli Esteri prenda i necessari contatti con la Confederazione in modo di affrontare anche le necessità indispensabili delle attività delle nostre Ambasciate e dei nostri Consolati. Così si dimostrano le possibilità  di superare i problemi che sono stati esposti con iniziative inopportune dal Sottosegretario Sen. Mantica.

 

La proposta Tremaglia, quindi, sotto questo aspetto ha questi  significati:

 

1)        Sottoporre la questione dei Consolati e delle Ambasciate all’esame determinante del C.G.I.E. e dei COMITES. 

 

2)        Prendere immediati contatti con il Sen. Mario Baldassarri, quale Presidente della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo, per studiare le possibilità di accordo e di iniziative tra il Ministero degli Esteri e la stessa Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo. 

 

On. Mirko Tremaglia


 

E' morto Davide Piscopo

 

Da domani, 23 ottobre 2009 il CTIM-Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo della Svizzera si chiamerà "CTIM-Davide Piscopo", riconoscendo il suo primato per il passato e per il futuro nella nostra battaglia Tricolore

 

Se ne è andato Davide Piscopo, un pezzo della mia vita. Ogni domenica mattina arrivava la Sua voce a casa mia a Bergamo; era il telefono dalla Svizzera: mi chiamava sempre per esprimere la Sua Fedeltà al Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, la Sua vera Amicizia alla mia persona e le Sue proposte settimanali.

 

Battaglie di anni, dall’inizio del 1968 era Primo fra le battaglie straordinarie del Tricolore. Era in forma, era Amico vero, mi aiutava a cancellare i pochissimi dal doppio gioco e si esaltava per essere stato uno di quelli che avevano vinto le grandi battaglie costituzionali con il trionfo del voto per milioni di Italiani all’estero.

 

Abbiamo superato insieme i tentativi altrui di cancellare la nostra Organizzazione del CTIM, che egli amava. Partecipava commosso agli ultimi successi che dimostravano la nostra forza e la nostra coerenza. Quanto piacere gli ha fatto il nostro viaggio a Marcinelle dell’8 agosto 2009 con la partecipazione del Presidente della Camera dei Deputati, della Presidenza del CGIE e della maggior parte dei Deputati eletti all’estero. E’ stato di forte soddisfazione per Lui il mio viaggio del 12 ottobre scorso a New York con il grande successo al Columbus Day.

 

La notizia improvvisa della Sua scomparsa costituisce, al di là del lutto, un dolore vero che dobbiamo tenere dinnanzi a noi per rafforzare sempre più la nostra Organizzazione, il nostro CTIM – Comitato per gli Italiani nel Mondo. Davide incontra oggi Bruno Zoratto e ci proteggerà affinchè noi possiamo continuare a combattere la grande battaglia degli Italiani nel Mondo.

 

Ciao Davide! Un abbraccio commosso.

Da oggi abbiamo un combattente in più, che dal Cielo ci aiuta per continuare a vincere.

Noi manteniamo la parola: continueremo come volevi Tu. Grazie di cuore.

 

Mirko Tremaglia

Segretario Generale

CTIM - Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo - 2 novembre 2009


TRIONFALE RITORNO DI TREMAGLIA AL COLUMBUS DAY
di Franco Giannotti


La folla entusiasta lo acclama a New York durante la parata del Columbus Day  gridando “Mirko”, “Mirko”, “Tremaglia”, “Tremaglia sei grande”.  Preceduto dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accompagnato dai dirigenti del Ctim e seguito dalla gloriosa banda dei Bersaglieri di Bergamo, Mirko Tremaglia sfila nella Quinta Strada di New York tra più di 35.000 spettatori.

Con voce ancora infervorata e con grande emozione ricorda ripetutamente la presenza dei bersaglieri, suoi commilitoni di un tempo passato, che si sono esibiti sia nella cattedrale di San Patrick sia alle sue spalle durante la parata terminando una delle canzoni con “…Ministro Tremaglia bersagliere”. 

Ed è proprio al ritmo della loro musica che il Ministro La Russa s’incamminò, fermando la parata di fronte al palco delle autorità, verso l’onorevole Tremaglia per riconoscerlo e abbracciarlo. 

Un ritorno veramente trionfante per il primo e unico Ministro degli Italiani nel Mondo, che ha sfilato tra una folla esultante assieme ai sempre fedeli e cari dirigenti del Comitato Tricolore (Ctim) Antonio Cardillo, Luigi Solimeo, Nino Antonelli, Paolo Ribaudo e Benito Secchiano, accompagnati in spirito dal Coordinatore Ctim per il Nord America, Vincenzo Arcobelli occupato suo malgrado al comando dell’aereo di linea con rotta ben distante da New York.

Ho intervistato telefonicamente l’On. Tremaglia al termine della parata, nel suo albergo, dove assieme alla moglie, la simpaticissima Signora Italia Tremaglia, cercava il meritato riposo e ristoro dal freddo (10 gradi Celsius) della grande mela.  Riposo reso arduo dalle varie telefonate ma maggiormente per l’adrenalina in seguito al grande successo riscontrato. Veramente più che un’intervista è stato un colloquio aperto e amichevole; ecco alcune delle domande poste al nostro Segretario Generale:

 

D. Onorevole Tremaglia, come ha trovato l’accoglienza dei newyorkesi in questa grande parata del Columbus Day?

R. È stata una sensazione straordinaria, non è la prima volta che io partecipo al Columbus Day. Devo dire che questa volta è stata straordinaria perché avevo la macchina preceduta da uno striscione con la scritta Comitato Tricolore e Onorevole Mirko Tremaglia e per tutto il percorso ci sono state manifestazioni che erano veramente commoventi; tutta la gente che partecipava con il mio nome e poi cosa straordinaria, mai capitata, seguito da una rappresentanza ufficiale dei bersaglieri (trenta circa) che venivano da Bergamo e che hanno continuato a suonare: è stata una cosa veramente stupenda.  Hanno cominciato in chiesa, in cattedrale e hanno finito con una canzone dei bersaglieri che è finita con un applauso particolare e una citazione: “…Ministro Tremaglia bersagliere”. Perfino il Cardinale Eagan  è venuto a congratularsi con me.

 

D. È rimasto soddisfatto allora dell’organizzazione del suo Ctim?

R. Tutto è stato organizzato in modo superlativo, tenuto conto del brevissimo tempo a disposizione, devo dirlo,  da Cardillo con i suoi collaboratori Solimeo, Antonelli, Ribaudo e tutti gli altri che ricevono le coordinate del com.te Arcobelli del Comitato Tricolore, comitato che ha dimostrato di essere non soltanto ancora vivo, ma super vivo, in una giornata che io definisco trionfale, che ha dimostrato come nonostante i tentativi di dimenticarsi troppo in Italia degli italiani nel mondo, ecco, il Comitato Tricolore fa’ vedere ancora una volta la sua vitalità e la sua grande capacità, come le due precedenti manifestazioni, una quella di Marcinelle l’8 di agosto con la partecipazione del Presidente della Camera onorevole Fini, grande significato, e del Cgie con il suo presidente Carrozza, l’altra quella negli Stati Uniti a Hereford, Texas, con il Sottosegretario onorevole Roberto Menia, ideata e portata a termine da Vincenzo Arcobelli ed i suoi collaboratori.  Sono state veramente manifestazioni bellissime e commoventi.  Questa di oggi la devo, ripeto, a Cardillo ed i suoi collaboratori. Ciò serve a continuare la battaglia perché la battaglia cosi si riconosce che è stata una grande vittoria, che abbiamo mutato la Costituzione due volte per gli italiani nel mondo e abbiamo dato il voto a più di 4 milioni di italiani nel mondo, quindi il tentativo che oggi si fa’ di dimenticare è una dimostrazione che invece è vivo ed è un fatto trionfale ed è il riconoscimento della grande amicizia sul piano della storia e sul piano delle relazioni politiche tra gli Stati Uniti e l’Italia.   Questo noi non possiamo dimenticarlo ed io sono profondamente felice e sono commosso.  Ho ripreso la forza per continuare, perché ci sono delle tappe che dobbiamo conquistare ancora come italiani nel mondo e non possiamo restare cosi come siamo e questa di oggi è un grande successo, a parte la mia persona, ma io lo sento come un grande successo d’italianità e di forza politica nazionale e di alleanza, questo è molto importante, con gli Stati Uniti d’America.

 

D. Quali altre tappe sono ancora da conquistare?

R. La forza degli italiani nel mondo non è riconosciuta; se noi invece alimentiamo questa grande alleanza con gli italiani nel mondo, politicamente, ne traiamo un vantaggio grandioso, pensa per esempio che domattina io ho un incontro con quelli della Ciim, un’organizzazione che io ho costituito quando ero ministro ed è la Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo e se noi la alimentiamo e la riorganizziamo questo è un grande vantaggio.  Io ho fatto convegni che voi sapete benissimo durante il mio periodo con delle situazioni che sono emerse eccezionali - noi abbiamo 395 parlamentari di origine italiana - se noi avessimo una politica di aggancio con questi parlamentari la politica estera, non solo, ma anche i rapporti di natura economica con il mondo e in particolare ovviamente con gli Stati Uniti d’America, sarebbe veramente eccezionale e noi dobbiamo considerare che abbiamo 60 milioni di cittadini di origine italiana e se facessimo un grande sforzo sul piano turistico ne faremmo delle cose eccezionali a favore dell’Italia.  Io avevo proposto di fare degli sconti straordinari agli italiani nel mondo e noi avremmo avuto un successo anche sotto l’aspetto economico.

 

D. Grazie caro Ministro, è ovvio che la battaglia, come dice lei, deve continuare e deve essere vinta.  Le facciamo tantissimi auguri di continuo successo a suo beneficio personale e a quello di tutti gli italiani nel mondo.

R. Grazie a te Giannotti, e si, son tante cose da fare mentre adesso si dorme. Questa iniziativa di oggi non dico che capovolge la situazione ma da un tocco prezioso a questa battaglia che noi dobbiamo continuare, anche nel quadro di intensificare i rapporti e l’amicizia con gli Stati Uniti d’America.

<>  Franco Giannotti

MIRKO TREMAGLIA A NEW YORK PER IL COLUMBUS DAY

L’On. Mirko Tremaglia, Segretario Generale del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, è partito oggi con un volo Alitalia per recarsi a New York, dove avrà una serie di incontri con la Comunità italiana ivi residente.
Come già avvenuto altre volte quando era Ministro per gli Italiani nel Mondo, anche quest’anno l’On. Tremaglia è stato invitato a partecipare, lunedì 12 ottobre prossimo, alla parata in occasione delle Celebrazioni del Columbus Day.
Durante il suo soggiorno avrà colloqui con alcuni rappresentanti del Comitato Tricolore, del Comites, del CGIE, del CIIM (Comitato degli Imprenditori Italiani nel mondo) e con diverse altre Autorità locali.


 
PRESA DI POSIZIONE DELL'ONOREVOLE MIRKO TREMAGLIA, GIA' MINISTRO DEGLI ITALIANI NEL MONDO,
DOPO L'ULTIMA STRAGE NEL MEDITERRANEO
E IN DIFESA DELLA IMMIGRAZIONE IN ITALIA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UOMO,
CHE VANNO CERTAMENTE SALVAGUARDATI
 
Non è una verità politica, ma è il rispetto della vita, come anche hanno affermato giustamente i vescovi italiani, sopra ogni questione di parte. E' un atto di civiltà, che noi difendiamo sempre, rispettando i diritti sacrosanti dell'immigrazione nel mondo. E' capitato anche a noi italiani, ovunque noi siamo stati un secolo fa, in condizioni di più grande misura.
 
Dobbiamo cancellare la recente legge della criminalizzazione della immigrazione 'clandestina', che va - come detto - anche contro la nostra Storia. Le vicende degli emigrati nel mediterraneo, di migliaia di morti in mare in questi anni non si possono autorizzare; dobbiamo togliere qualsiasi dubbio circa responsabilità contro l'Italia. Il Governo venga subito in Parlamento a riferire. Un passo avanti è stato fatto dal Ministro degli Esteri Frattini. Occorre andare oltre per giungere alla verità e per garantire l'immigrazione, che compie il proprio dovere e senza pregiudiziali faziose e antidemocratiche. Queste ultime posizioni costituiscono grave offesa all'umanità e al senso della stessa vita. Di fronte alle notizie giunte dal Mediterraneo di circa 70 immigrati provenienti dall'Eritrea, che sono morti perché abbandonati, è agghiacciante. Ricordare purtroppo che sono ormai migliaia i Caduti perduti in queste stesse condizioni in questi ultimi anni.
 
Se gli accertamenti in corso giungessero a conclusione di responsabilità anche italiane, diverrebbe indispensabile chiamare il nostro Parlamento a rivedere l'ultimo atto legislativo che ha inventato il reato di immigrazione clandestina, che in termini legali non esiste. Condanna, infatti, l'imputato prima che lo stesso abbia commesso qualsiasi violazione di legge, ed è fuori da ogni copertura costituzionale. Pensate quanti italiani si sono trovati nelle stesse condizioni: milioni in ogni parte del mondo che hanno subito angherie e sofferenze ovunque. Ma alla fine hanno vinto, dopo avere subito persecuzioni (persino condanne a morte) eseguite e poi annullate, ma sono riusciti, in varie generazioni, a conquistare posizioni, anche di primissimo piano, nella vita pubblica di quei Paesi, con ben 395 parlamentari italiani all'estero che siedono e operano in molti Paesi del mondo. Occorre, con umanità e civiltà, 'regolarizzare' le posizioni, e non condannare anticipatamente.
 
L'uomo, la donna, il bambino, cercano di sopravvivere alla disoccupazione e alla fame, terribile nei lori Paesi. Si tratta di accogliere una morale universale, che è Cristiana e dei Paesi civili del mondo: il diritto al lavoro e la nostra stessa storia. Il nuovo sistema 'del non vedere' chi si trova in pericolo in mare è terribilmente criminale. Nessun politico che controlla e vive l'immigrazione, può consentire a una comunità internazionale di lasciare al suo destino, cioè alla morte, una barca carica di naufraghi in mare.
 
Di fronte a queste spaventose notizie che hanno colpito profondamente il popolo italiano, chiediamo doverosamente e sentitamente al nostro Governo di venire a riferire in Parlamento al più presto, affinché ci dica quanto intende fare alla luce anche degli accertamenti giudiziari in corso, e per rivedere, annullandola, la recente legge approvata, per valutare la possibilità di cancellare il reato di immigrazione clandestina.
 
Ripetiamo: questo per un atto di umanità, di civiltà e di giustizia!
On. Mirko Tremaglia

-----------------------------------------------------------------------------------------

Dal CORRIERE DELLA SERA di Milano:

 

L' ex Ministro degli Italiani nel mondo Tremaglia: cancellare la norma sui migranti

 

MILANO - Respingere il reato di immigrazione clandestina e approvare una sanatoria per gli irregolari in Italia.

Parla «col cuore» Mirko Tremaglia, ex ministro per gli Italiani nel mondo, ieri a Marcinelle con il presidente della Camera Gianfranco Fini per ricordare i 262 minatori ingoiati dalla cava 53 anni fa. «Scendiamo in campo - ha detto Tremaglia - per difendere i diritti di chi è costretto a lasciare la sua famiglia e il suo paese per lavorare». Per questo, di fronte all' ondata migratoria che interessa l' Italia, l' ex ministro ha chiesto di «cancellare il reato di immigrazione clandestina che è assurdo, ed è stato inventato solo per colpire i migranti che non hanno compiuto alcun reato. Sì anche alla sanatoria per i migranti che lavorano nel nostro Paese».

 

Vedi anche su L'Eco di Bergamo (clicca)


 

MIRKO TREMAGLIA:  8 Agosto

GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO

 

TORNIAMO A MARCINELLE

(vedi video su: http://www.youtube.com/watch?v=3WoaKxfaAZw

 

COMUNICATO STAMPA del 5 agosto 2009

 

8 agosto: torniamo a Marcinelle in Belgio, dove nel 1956 morirono 256 minatori, dei quali 136 emigrati italiani, tra infinite sofferenze, senza alcun rispetto dei loro sacrifici.

Questo ricordo serva anche nei confronti di chi, sbagliando, vuole leggi contro la “emigrazione clandestina”, che non esiste come reato.

 

Considerata la rilevanza sociale della riscoperta dei valori storici e culturali che hanno accompagnato il processo di emigrazione di massa dall’Italia, in particolare per il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro e del sacrificio dei connazionali emigrati, quando ero Ministro per gli Italiani nel Mondo, richiamando la difesa e i diritti dell’emigrazione italiana nel rispetto delle sofferenze subite dagli Italiani in ogni parte del mondo, chiesi e ottenni con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la direttiva che proclamava l’8 agosto “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”. In tale data, le Amministrazioni pubbliche devono assumere e sostenere, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a celebrare il ricordo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, al fine di favorire l’informazione e la valorizzazione del contributo sociale, culturale ed economico recato con il proprio impegno dai lavoratori italiani operanti all’estero.

 

Quest’anno, con la partecipazione dei Comuni colpiti dal disastro di Marcinelle, del Presidente del CGIE – Consiglio Generale degli Italiani all’estero – Elio Carozza e dei Deputati italiani eletti all’estero, la commemorazione sarà tenuta dal Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini, straordinario interprete delle leggi e dei valori dell’emigrazione nel rispetto della vita umana e di chi soffre lontano dalla Patria.

 

Ci auguriamo che questa Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, proclamata dal decreto del 1 dicembre 2001, sia solennemente celebrata da tutte le nostre Ambasciate e dai Consolati nel mondo, dai Comuni e dalle Province sul territorio nazionale, anche come monito e insegnamento per le vicende attuali.

 

·          RISPETTIAMO L’EMIGRAZIONE

Roma, 29 luglio 2009 - Nella tragedia dell’8 agosto 1956 persero la vita nella miniera maledetta 262 minatori, 136 dei quali erano italiani. La nostra gente non aveva un contratto, i nostri emigrati avevano questo tipo di vile compromesso “tanto carbone, tanti uomini in cambio”; una spaventosa tragedia che purtroppo si è ripetuta in molte parti del mondo. Il nostro è un impegno morale assoluto: difendiamo chi lavora e chi emigra. Per questo abbiamo deciso una azione anche parlamentare contro il “reato di emigrazione clandestina”.

Scendiamo in campo per difendere i diritti di chi è costretto a lasciare il proprio Paese di origine per motivi di sopravvivenza sua e della propria famiglia.

Reagiamo ai maltrattamenti ed alla privazione dei diritti degli emigranti che rispettano in ogni parte del mondo i diritti altrui e quelli della convivenza.

Il primo atto ufficiale del Ministro per gli Italiani nel Mondo nel 2001 è stata la visita a Marcinelle. Quando era Ministro per gli Italiani nel Mondo ho chiesto e ottenuto un decreto per il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro e del sacrificio dei connazionali emigrati.

Quel decreto proclama l’8 di agosto di ogni anno “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo” (clicca).

In tale data le Ambasciate, i Consolati e le Amministrazioni pubbliche assumono iniziative volte a celebrare il sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo per la valorizzazione del loro contributo sociale, culturale ed economico recato con il proprio impegno.

Hanno subito angherie e soprusi ovunque. Alla fine hanno vinto, tanto che vi sono ben 395 Parlamentari all’estero di origine italiana e più di 3 milioni di nostri connazionali residenti all’estero, che hanno avuto la cittadinanza italiana, hanno ottenuto il diritto al voto per le elezioni politiche italiane.

In questo stesso momento noi rivolgiamo il nostro pensiero ai disperati di oggi che giungono sulle nostre coste e ripetiamo il nostro credo che è un ammonimento per quanti vogliono ignorare il dolore altrui: l’accoglienza deve essere assoluta. E’ un atto di umanità e di civiltà. La Giornata ha questa storia: quella del passato e quella di oggi.

Rispettando i principi di civiltà e umanità percorriamo una strada nuova: quella degli investimenti in Africa. Per il futuro immediato la mia proposta è di fare una Conferenza internazionale dei Paesi africani del Mediterraneo con l’Italia e con i Paesi della Unione Europea per fare investimenti europei in Africa, per dare lavoro a 20 milioni di Africani in Africa e impedire così la “invasione” dell’Europa.

In Africa vi è l’80% della disoccupazione e vi è una crescita demografica tale da far superare alla data del 2015 un dato relativo alla natalità: 30 milioni di nascite in Europa, più di 150 milioni di nascite in Africa. Questa proposta di investimenti in Africa è all’esame del Parlamento e deve essere al di sopra di ogni divisione di parte.

Con quel decreto, la “Giornata nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”, si vuole rendere un pensiero riconoscente a nome del nostro Paese, affinchè la sofferenza, il dolore, la disperazione che hanno colpito tanti nostri emigrati e che sono stati il seme sul quale sono germogliate la stima e l’ammirazione di tutto il mondo, non vengano dimenticati.

Marcinelle significa “non dimenticare” e trasmettere alle nuove generazioni il significato ed il valore che la nostra emigrazione ha avuto in un secolo di Storia.

Leggi sul Corriere della Sera: L'impegno di Tremaglia a Marcinelle

Roma, 21 luglio 2009

 TREMAGLIA PROPONE UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE

DEI PAESI AFRICANI DEL MEDITERRANEO CON L’ITALIA E CON I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA PER FARE INVESTIMENTI EUROPEI IN AFRICA PER DARE LAVORO A 20 MILIONI DI AFRICANI IN AFRICA ED IMPEDIRE COSI’ L’INVASIONE DELL’EUROPA

 Solo così si può fermare l’emigrazione selvaggia dall’Africa verso i Paesi europei in Africa.

In Africa vi è l’80% della disoccupazione e vi è una crescita demografica tale da creare un vero pericolo di invasione dell’Europa.

Secondo le stime, dal 1987, anno nel quale si riunirono a Tunisi i Ministri del Lavoro dei Paesi africani ed europei, al 2015, abbiamo un dato spaventoso relativo alla natalità: in Europa in questo periodo abbiamo 30 milioni di nascite contro i 170 milioni dei Paesi africani. La disoccupazione in Africa è oltre l’80%.

Nel 1995, il 14 ottobre, venne approvata in 127 Paesi, durante i lavori dell’Unione interparlamentare a Bucarest, un testo che prevedeva un intervento diretto dell’Europa a favore dei Paesi dell’Africa con investimenti economici a lungo termine. A tal proposito era stata indetta una Conferenza internazionale che non si è mai tenuta.

La proposta contenuta nella mozione Tremaglia e altri è quella di fare una Conferenza internazionale dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo e quelli dell’Unione europea per fissare finalmente l’impegno europeo degli investimenti a lungo termine, almeno 20 anni, per creare opportunità di lavoro per 20 milioni di Africani in Africa con un nuovo impulso produttivo di questi Paesi più poveri ed un nuovo ruolo per l’Africa nel contesto di una vasta produzione economica.

Solo così si potrà fermare la “invasione” migratoria verso l’Europa, altrimenti non contenibile.

Con questo progetto si prevede per l’Africa un ruolo di vasta produzione economica, si garantisce il lavoro per gli Africani in Africa, si ferma il massiccio esodo migratorio verso l’Europa, altrimenti non contenibile, si elimina ogni impostazione puramente assistenzialistica, si esalta una politica di investimenti che determinerà, tra l’altro, uno straordinario ritorno economico a favore dell’Europa e un’importante collaborazione politica Nord-Sud, si combatte sul serio la fame nel mondo, sottolineando che non si può trattare la vastità di questi problemi con il semplicistico abbattimento dei debiti del terzo mondo, si impegna il Governo e l’Unione Europea ad intraprendere tutte le iniziative concrete e necessarie per dare dignità al lavoro, riconoscendo il diritto ad ogni uomo ad avere un avvenire per sé e per i propri figli, attuando in tal modo una grande operazione civile, in un destino comune tra Europa ed Africa.

Nella mozione-, per rendere concreto l’impegno, ripropone che la Conferenza internazionale venga tenuta entro 6 mesi dalla approvazione della stessa da parte della Camera dei Deputati.

La mozione può essere sottoscritta dai Deputati di tutti i Gruppi parlamentari.

Comunicati stampa della Segreteria Generale CTIM
 

COMUNICATO STAMPA dell’8 luglio 2009

MIRKO TREMAGLIA, GIA’ MINISTRO PER GLI ITALIANI NEL MONDO E SEGRETARIO GENERALE DEL CTIM - COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO:

DIFENDIAMO CHI LAVORA E CHI EMIGRA

DECISA UNA AZIONE ANCHE PARLAMENTARE PER CANCELLARE IL “REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA”, A FIRMA MARONI, CHE IN TERMINI LEGALI NON “ESISTE”.

GLI EMIGRATI ITALIANI HANNO VINTO NEL MONDO CONTRO LE PERSECUZIONI E LE DISCRIMINAZIONI ANTIDEMOCRATICHE: QUESTA E’ UNA VERITA’ CHE APPARE NELLA NOSTRA STORIA.

Oggi è stato inventato il “reato di immigrazione clandestina” che vuole colpire emigranti che non hanno commesso alcun reato specifico contro la legge e che non hanno offeso alcun diritto altrui. Come parlamentare ed a nome del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, reagisco con estremo vigore per impugnare questa decisione che suona offesa a quanti nel mondo sono costretti a vivere ed operare al di fuori dei loro Paesi di origine.

Scendiamo in campo per difendere i diritti di chi è costretto a lasciare il proprio Paese di origine per ragioni di sopravvivenza sua e della propria famiglia. Reagiamo ai maltrattamenti ed alla privazione dei diritti di ciascun emigrante che rispetta in ogni parte del mondo i diritti altrui e quelli della convivenza. Per questi motivi di fondo abbiamo considerato sacrosanto il nostro impegno in difesa dei lavoratori italiani emigrati all’estero e ci impegniamo oggi per fare revocare questa “distorsione legislativa” che ha “inventato” una norma assurda che vuol colpire milioni di persone che lavorano o vogliono lavorare in Italia.

Quando ero Ministro per gli Italiani nel Mondo, quale mio primo atto ufficiale, sono stato a rendere omaggio agli Italiani emigrati in Belgio morti a Marcinelle in Belgio l’8 agosto 1956, 136 lavoratori periti nella miniera di Bois du Cazier, ed ho presentato come Ministro per gli Italiani nel Mondo una direttiva, divenuta decreto, ove si considera la rilevanza sociale della riscoperta dei valori storici e culturali che hanno accompagnato il processo di emigrazione di massa dall’Italia, in particolare per il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro e del sacrificio dei connazionali emigrati.

Questa diviene la premessa di un discorso di fondo che ci impegna, così come abbiamo fatto per gli Italiani, a difendere le ragioni di quanti si sono trovati in Italia per tutelare e difendere le ragioni della loro esistenza. Da allora, con la data dell’8 agosto è stata emanata questa direttiva:

1. La giornata dell’8 agosto di ogni anno è designata “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. In tale data, le Amministrazioni pubbliche assumono e sostengono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a celebrare il ricordo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, al fine di favorire l’informazione e la valorizzazione del contributo sociale, culturale ed economico recato con il proprio impegno dai lavoratori italiani operanti all’estero.

2. Tali iniziative potranno essere avviate anche precedentemente all’8 agosto.

Questo significa che gli Italiani emigrati nel mondo, che hanno subito persecuzioni ingiuste, vengono da allora esaltati ovunque.

Questo appartiene alla Storia. E’ una realtà che significa aver preso atto nel mondo di una eccezionale realtà che chiamiamo “Sistema Italia”, avendo individuato nella verità l’esistenza di un mondo di Italiani emigrati all’estero, che abbiamo così in sintesi registrato:

·         stampa e stazioni televisive (si parla di circa 390 testate giornalistiche);

·         enti patronati;

·         93 Istituti di Cultura;

·         circa 3,5 milioni di cittadini Italiani all’estero;

·         60 milioni di cittadini di origine italiana nel mondo;

·         72 Camere di Commercio italiane all’estero;

·         48 ospedali italiani nel mondo, che hanno fatto un patto di alleanza con gli ospedali in Italia;

·         1.000 Scienziati e Ricercatori italiani all’estero censiti;

·         la Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo: circa 100.000 imprenditori a disposizione dell’Italia;

·         61.800 Ristoratori italiani, un fatturato annuo di più di 27 miliardi di Euro ed 1 miliardo di clienti ogni anno;

·         una apposita convenzione con la RAI per aprire una grande finestra economica e culturale sull’Altra Italia mediante la trasmissione nel nostro Paese di programmi sulle Comunità italiane all’estero;

·         la Carta dei Servizi Turistici per gli Italiani del Mondo: una grande opportunità che consentirà ai nostri connazionali all’estero, che visitano l’Italia, di usufruire di sconti su aerei, ferrovie, alberghi e musei;

·         123 Ambasciate e 116 Consolati;

·         500 Comitati della “Dante Alighieri”;

e fatto di eccezionale valore:

·         395 Parlamentari di origine italiana all’estero, che svolgono la loro attività politica in ogni parte del mondo.

E in questa realtà democratica, conquistata con il lavoro, noi abbiamo operato e abbiamo dato con la legge n. 459 del 27 dicembre 2001 la cittadinanza italiana a più di 3 milioni di emigrati. Abbiamo per loro anche cambiato due volte la Costituzione ed a questi Italiani abbiamo dato il diritto di votare alle elezioni politiche italiane.

Questo è il punto di partenza di una realtà che nessuno può disconoscere: è la contrapposizione al “reato (inventato) di immigrazione clandestina” che deve essere cancellato. Tolta la “immigrazione clandestina” occorre dare immediatamente spazio attraverso due rimedi: quello della “regolarizzazione” e quello della sanatoria, provvedimenti evidentemente che debbono avere impostazione e carattere amministrativi.

Come esempio di questa nuova realtà, che noi indichiamo, vi è la regolarizzazione di oltre 700 mila emigrati nel nostro Paese, già avvenuta su richiesta dell’On. Gianfranco Fini.

Gli Italiani emigrati nel mondo sono riusciti a superare ogni persecuzione. E’ inconcepibile che si possa “inventare”, proprio qui in Italia, una persecuzione che i nostri hanno giustamente respinto all’estero, fatta contro di loro.  Siamo quindi moralmente, oltre che politicamente, impegnati a salvaguardare gli stessi diritti che i nostri emigrati hanno ottenuto con tanti sacrifici. Invito a fare questa battaglia di democrazia innanzitutto i miei Colleghi parlamentari, in particolare i Deputati e Senatori italiani eletti all’estero, nonché la Presidenza ed i componenti del CGIE e dei Comites.


NOTA DEL COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO (C.T.I.M.) CON LA DICHIARAZIONE DELL’ON. MIRKO TREMAGLIA,

GIA’ MINISTRO PER GLI ITALIANI NEL MONDO E  SEGRETARIO GENERALE DEL C.T.I.M.,

CONTRO LA CHIUSURA DI UNA AMBASCIATA E DI 16 CONSOLATI

 Questa è la dichiarazione dell’On. Mirko Tremaglia fatta davanti la Commissione Parlamentare Esteri della Camera dei Deputati, contro la determinazione di procedere alla chiusura dell’Ambasciata di Lusaka nello Zambia e dei Consolati di Adelaide e Brisbane (Australia), Genk e Liegi (Belgio), Lille e Mulhouse (Francia), Mannheim, Saarbruecken, Norimberga ed Amburgo (Germania), Manchester (Inghilterra), Detroit e Filadelfia (Stati Uniti), Durban (Sud Africa), Losanna e Coira (Svizzera) da parte del Ministero degli Esteri Italiano.

Questa iniziativa, della chiusura di una Ambasciata e di 16 Consolati, è gravemente lesiva degli interessi degli italiani residenti all’estero e della rappresentatività della stessa Nazione italiana nel mondo.  E’ senza alcuna giustificazione; è stata presentata dal Sottosegretario agli Esteri Sen. Mantica,  ed è stata da lui classificata quale “processo di razionalizzazione della nostra rete consolare”  dichiarando che  questa iniziativa “salvaguarda le esigenze dell’utenza e produce risparmi in modo da rinforzare gli uffici compresi quelli operativi in aree emergenti sottoposti e di forte interesse per gli operatori economici”.  Questa operazione è, invece, gravemente lesiva nei nostri interessi nazionali e contrasta nettamente con gli interessi stessi dei nostri operatori economici che risiedono in Italia ed all’estero.

Nella realtà, ha detto Tremaglia, è una pesante contraddizione non solo con l’impegno degli italiani che sono nel mondo ma anche con la nuova realtà di carattere elettorale che è avvenuta con il cambio, per ben due volte, della Costituzione italiana e l’approvazione della nuova Legge elettorale da me proposta ed approvata nel dicembre 2001 e che ha dato la possibilità agli italiani residenti all’estero di votare per eleggere 6 Senatori e 12 Deputati del Parlamento italiano; con nuovi impegni nazionali ed anche internazionali.

Tremaglia ha ricordato la sua esperienza come Ministro per gli Italiani nel Mondo: durante quel periodo non è stata cancellata alcuna rappresentanza consolare italiana.

La nuova realtà, sorta con il cambio della Costituzione e la possibilità di votare, ci pone nelle condizioni di avere necessità di maggiore rappresentanza consolare, anche per le nuove e più importanti possibilità economiche che possono essere affrontate solo con un indirizzo consolare di maggiore efficienza e prestigio; e non il contrario.

Ho ritenuto pertanto doveroso, sia sotto l’aspetto personale sia come C.T.I.M. – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, che io rappresento, di fare una opposizione molto decisa affinchè non si giunga a questa determinazione di chiusura delle nostre rappresentanze, che sono sempre più necessarie, anzi, indispensabili, per affrontare i traguardi che debbono essere raggiunti.

E’ improponibile che si giunga alle conclusioni annunciate dal Sottosegretario Mantica; la nostra opposizione sarà, quindi, assoluta.

Chiediamo, pertanto, che questa proposta del Sottosegretario venga sottoposta all’esame ed alla approvazione necessaria del C.G.I.E. e dei COMITES, che sono l’espressione di oltre 3 milioni di cittadini italiani all’estero, che sono elettori e concorrono alle decisioni della politica dell’Italia in ogni parte del mondo.

Non si tratta di una presa di posizione di parte, ma di un indispensabile atteggiamento che il C.T.I.M. (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) – che Tremaglia rappresenta -  assume in rappresentanza di tutti i nostri sostenitori in ogni parte del mondo.

Per questi motivi sarà necessaria una intesa  con tutti i parlamentari eletti all’estero e che rappresentano i nostri connazionali alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica.

In questo quadro diviene necessaria l’approvazione alla Camera dei Deputati ed al Senato della Proposta di Legge che Tremaglia ha presentato  che si chiama “Istituzione della Commissione Parlamentare Bicamerale per gli italiani all’estero”. Di fronte ai nuovi impegni  conseguenti alla nuova rappresentanza elettorale degli italiani nel mondo. 

Basti pensare ai problemi di carattere economico, di rappresentanza di iniziativa politica con la necessità di intese indispensabili nella nuova realtà politica ed internazionale.  Basti pensare che abbiamo nel mondo più di 395 parlamentari di origine italiana ed alla straordinaria attività di carattere economico e sociale rappresentata dai milioni di italiani che risiedono all’estero. Anche in ordine a queste nuove vicende economiche e politiche,  diviene sempre più forte la nostra opposizione alla chiusura di nostri Sedi diplomatiche all’estero, così come è stata rappresentata nel progetto del Sottosegretario Sen. Mantica.

E’ proprio per questo motivo che, in adesione alla rappresentanza del C.G.I.E. e dei COMITES, abbiamo presentato la Proposta di legge, sottoscritta alla Camera dei Deputati dalla maggior parte dei Deputati eletti all’estero, per dare vita ad una Commissione Parlamentare Bicamerale, che affronti i problemi per fare la politica per gli italiani all’estero, che svolga attività di indirizzo, di coordinamento, di controllo sulle politiche concernenti i cittadini italiani all’estero, in particolare sull’attuazione dell’uguaglianza dei loro diritti civili e politici.

Insistiamo – ha sottolineato l’on. Tremaglia – nella nostra netta opposizione alle proposte avanzate dal Sottosegretario Mantica.  Non possono aver corso queste assurde iniziative, se non vi è il consenso dei COMITES e del  C.G.I.E.  Ci riserviamo, per quanto ci riguarda, di dimostrare quanto sia assurda e negativa l’intenzione espressa dal Sottosegretario, di chiudere le nostre rappresentanze consolari, perché sono in netto  contrasto con l’interesse assoluto degli italiani residenti all’estero e dell’Italia.

Iniziamo queste nostre osservazioni di fondo, contestando con decisione, la proposta delle chiusure dei Consolati di Detroit e Filadelfia, che hanno già creato un grave malcontento nella comunità italiana del Nord America. Filadelfia è uno degli epicentri dell’immigrazione in tutto il Nord America. Dopo New York, Filadelfia è un’area densissima di presenza italiana, sia per ragioni economiche che politiche.  In questo Distretto Consolare, infatti, vi sono interessi economici importanti dopo New York. Preme ricordare l’Agusta Westland, che impiega circa 600 dipendenti, per la maggior parte italiana.  La Boeing Corp. con centinaia di impiegati che curano i servizi della flotta Boeing dell’Alitalia e delle altre Compagnie aeree italiane.

Nel Distretto Consolare vi sono circa 250 imprese commerciali con capitale italiano.  Il Centro Medico dei trapianti di Pittsburgh, Jefferson University, Sbarro Institute Cancer Research Center di Filadelfia, con centinaia di scienziati italiani.  Temple University, con la sua succursale italiana.  La flotta commerciale italiana, che usa il porto di Filadelfia per lo sbarco e la distribuzione dei prodotti italiani in tutti gli Stati Uniti. Il Consolato italiano che emette circa 5000 visti a giovani che si recano a studiare in Italia.

Gli italoamericani, che rappresentano circa il 10% della popolazione, hanno eletto il 25% dei Consiglieri della città di Filadelfia, e la stessa percentuale di rappresentanti al Parlamento statale di Harrisburg.  Il Presidente del Consiglio municipale è di origine italiana.

Ribadiamo – conclude Tremaglia – la nostra decisa contrapposizione ad una operazione assurda, che va contro gli interessi nazionali ed internazionali degli italiani all’estero e della stessa Nazione Italiana. Ripetiamo la nostra decisa “alleanza” con il C.G.I.E. e con i COMITES,  negli interessi superiori dei nostri connazionali e dell’Italia nel mondo.

CONFEDERAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ITALIALI NEL MONDO

L’on. Mirko Tremaglia  propone all’attenzione del Ministro degli Esteri di considerare di grande importanza, nel quadro della potenzialità delle nostre comunità all’estero, l’esistenza della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo che si è costituita durante il periodo del Ministero per gli Italiani nel Mondo e che rappresenta la nostra forza economica nel mondo e che hanno grandi possibilità di intervenire, anche in appoggio alla nostra struttura consolare.

L’on. Tremaglia ricorda che tale Confederazione, di cui era il Presidente Onorario, è stata presieduta dal Ministro Zamberletti, che ha dato strutture e capacità di iniziativa alla organizzazione in varie parti del mondo. Su concorde parere e proposta di Tremaglia, di Zamberletti  e degli Associati, la Confederazione è ora presieduta dal Sen. Mario Baldassarri che, unitamente alla organizzazione di carattere commerciale italiana che esiste nel mondo, è disponibile a rafforzare la nostra iniziativa e rappresentatività in ogni parte del mondo.

L’on. Tremaglia chiede che il Ministro degli Esteri prenda i necessari contatti con la Confederazione in modo di affrontare anche le necessità indispensabili delle attività delle nostre Ambasciate e dei nostri Consolati. Così si dimostrano le possibilità  di superare i problemi che sono stati esposti con iniziative inopportune dal Sottosegretario Sen. Mantica. La proposta Tremaglia, quindi, sotto questo aspetto ha questi  significati:

1)     Sottoporre la questione dei Consolati e delle Ambasciate all’esame determinante del C.G.I.E. e dei COMITES. 

2)         Prendere immediati contatti con il Sen. Mario Baldassarri, quale Presidente della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo, per studiare le possibilità di accordo e di iniziative tra il Ministero degli Esteri e la stessa Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo. 

3)         Sospendere ogni iniziativa contenuta nelle proposte del Sen. Mantica.

 On. Mirko Tremaglia


TREMAGLIA – FALLISCE IL TENTATIVO DI FRANCESCHINI: LA PENSIONE AI SOLDATI DI SALO’ E’ GIA’ STATA RICONOSCIUTA CON D.P.R. DEL 23 DICEMBRE 1978 N.915 FIRMATO DA PERTINI, ANDREOTTI, PANDOLFI.

27.4.2009 - Il tentativo di Franceschini, inteso a fare ritirare la Legge sui “repubblichini”, è totalmente fallito in quanto si è scoperto che la Proposta di Legge di iniziativa Barani ed altri, ha come oggetto: “La istituzione dell’Ordine del Tricolore e l’adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra”  che è stato compreso in altro provvedimento in vigore dal 23 dicembre 1978.

Il tentativo di Franceschini di riaccendere un conflitto che doveva avere come obiettivo i soldati che hanno combattuto “dalla parte di Salò”, riaccendendo un pesante scontro politico, non ha alcun senso nazionale nè sotto l’aspetto legislativo. L’on. Franceschini, nella sua qualità di rappresentante del PD, ha lanciato un grido d’allarme per ricreare lo scontro tra quanti hanno combattuto nei reparti della Repubblica Sociale contro i reparti partigiani.

Ha gridato il suo “sdegno” intimando a Berlusconi di “fermare la legge su Salò”, in modo che non vi sia la possibilità di dare una pensione ai soldati della RSI che possa equiparare, sotto questo aspetto, i soldati di Salò a quelli della Resistenza.

Siamo andati a vedere quale era la realtà, ed abbiamo scoperto che il riconoscimento è già stato fatto ed i pericolosi “neo-fascisti” da incriminare, per avere messo sullo stesso piano quelli della RSI con i partigiani, sono espressione massima della democrazia. Infatti, il provvedimento che riguarda il riconoscimento della pensione di guerra ai soldati della RSI è del dicembre 1978;  si tratta del D.P.R. 23 dicembre 1978 n. 915, è il Testo Unico delle norme in materia di pensione di guerra che così recita:

Il Presidente della Repubblica, visto l’art. 87 della Costituzione, visto l’art. 13 della Legge 27 novembre 1977 n. 475, sentito il Consiglio dei Ministri sulla  proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro del Tesoro decreta:  è approvato il Testo Unico allegato al presente Decreto delle norme in materia di pensioni di guerra.  Il presente Decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella raccolta ufficiale delle Leggi dei Decreti della Repubblica Italiana.

Il fatto è obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma - D.P.R. 23 dicembre 1978 n. 915

Firmato: PERTINI, ANDREOTTI, PANDOLFI                   “

Questo sarebbe lo scandalo che si ritorce contro Franceschini. I pericolosi “fascisti” sono il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, il Ministro delle Finanze. Franceschini è l’autore di questo ridicolo e penoso tentativo di riportare faziosità e polemica tra le parti politiche.


Fondo terremotati - Tremaglia scrive al Presidente della Camera Fini

“Cari colleghi versate almeno 2.000 euro per le popolazioni colpite da questo terribile evento”

ROMA - In una lettera aperta, inviata al Presidente della Camera Gianfranco Fini, Mirko Tremaglia, in qualità di Decano dei deputati, invita i suoi colleghi a versare un contributo di 2.000 euro nel “Fondo per le popolazioni terremotate dell’Abruzzo”.

“Ho ascoltato l’accorato messaggio del Presidente della Repubblica sulla pesante situazione economica e finanziaria che ha colpito tutto il mondo, coinvolgendo anche il nostro paese. Mi preoccupavo di rispondere con i fatti a quelle domande pesanti; cercavo una mia partecipazione concreta, quando è scoppiato l’inferno in Abruzzo con centinaia di morti, la distruzione di interi paesi, i feriti, gli scomparsi il caos della morte. Dovevo  riuscire a fare il mio dovere e cercare ‘disperatamente’ una risposta. Scoprii la mia qualifica unica e ineccepibile. Sono il Decano della Camera dei Deputati, essendo stato eletto deputato nel maggio 1972 e da allora in continuità sempre rieletto. Ho quindi il titolo per rivolgermi al Presidente della Camera dei Deputati e a tutti miei colleghi invitandoli, al di fuori da qualsiasi gruppo di appartenenza,  a dare un contributo finanziario di fronte a questo terribile evento…. Dico  dunque ‘versate cari colleghi, almeno questi 2.000 euro’”.


 

COMUNICATO STAMPA DELL’ON. MIRKO TREMAGLIA, SEGRETARIO GENERALE DEL CTIM - COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO.

 

Roma, 31 marzo 2009 - E’ apparso sulla stampa un documento dal titolo “Il Partito degli Italiani senza confini” presentato da Deputati del Popolo della Libertà eletti all’estero.

 

Questa iniziativa annulla evidentemente, per quanto ci riguarda, qualsiasi altra proposta che dava agli Onorevoli Picchi e Di Biagio il compito di proporre soluzioni con il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo.


E' nato il Popolo della Libertà


Comitato tricolore’ e ‘Azzurri nel mondo’ si uniscono in una nuova realtà politica. Mozione firmata durante la Convention alla Fiera di Roma. Prossimi obiettivi: nomina del responsabile e riorganizzazione interna.
Le firme di Mirko Tremaglia e Guglielmo Picchi per sancire la nascita del Popolo della libertà all'estero.

Al di là degli ‘Azzurri nel mondo’ e al di là del ‘Comitato tricolore’. È la vera novità dei tre giorni di Convention Pdl alla Fiera di Roma. Mentre i neonati pidiellini ascoltavano la celebrazione del loro nuovo partito, i delegati per l’estero si davano da fare.

Primo obiettivo? Evitare l’estinzione.

Il ‘Comitato tricolore’, nato da An, e ‘Azzurri nel mondo’, di derivazione berlusconiana, si sono rimboccati le maniche e hanno firmato, gli uni accanto agli altri, una mozione che sancisce la loro unione dopo giorni di polemiche sul destino delle politiche sul tema. ndr

 


GRANDE SUCCESSO PER LA RIUNIONE DEL DIRETTIVO CENTRALE DEL COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO


ROMA – Alla riunione del CTIM svoltasi a Roma il 19 e 20 marzo, presieduta dal Segretario Generale On. Mirko Tremaglia alla presenza dei delegati dei cinque continenti, sono state trattate le tematiche più importanti riguardanti gli Italiani nel mondo. Al successo della manifestazione ha contribuito la presenza e gli interventi di varie autorità istituzionali e politiche fra le quali: il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, il Sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, il Presidente dellaCommissione Finanze del Senato Mario Baldassarri ed i parlamentari eletti all’estero Giuseppe Angeli e Aldo Biagio. A conclusione dei lavori è stata approvata entusiasticamente e all’unanimità la conferma all’On. Mirko Tremaglia quale Segretario Generale del CTIM, organizzazione che continuerà la sua indispensabile funzione di rappresentanza per gli Italiani nel Mondo.
 


TREMAGLIA: ROMA, PRIMA GIORNATA DI RIUNIONE DEL DIRETTIVO CENTRALE DEL CTIM - COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO.

L’AVVENIRE DEL COMITATO TRICOLORE IN VISTA DEI CONGRESSI NAZIONALI DI AN E DEL PDL.

DOMANI, VENERDI’ 20 MARZO, SARA’ PRESENTE IL PRESIDENTE ON. GIANFRANCO FINI ED ESPONENTI E PARLAMENTARI DI ALLEANZA NAZIONALE E DI ALTRI PARTITI.

Oggi, 19 marzo 2009 alle ore 15.30, ha inizio la riunione straordinaria del Direttivo Centrale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM), presieduto dal Segretario Generale On. Mirko Tremaglia, per rafforzare l’organizzazione in ogni parte del mondo. Senza dubbio, tra i vari argomenti, verrà preso in esame anche l’atteggiamento dei 101 Deputati riguardo alle denunce da parte dei medici dei casi di clandestinità.

Il Direttivo continuerà l’esame della situazione nella giornata di domani venerdì 20 marzo, alla quale parteciperà anche il Presidente On. Gianfranco Fini e altri esponenti e Parlamentari di Alleanza Nazionale e di altri Partiti.

Il CTIM intende dare, con questa riunione, nuova forza alla Organizzazione alla vigilia del Congresso Nazionale di Alleanza Nazionale.


CONVOCAZIONE STRAORDINARIA DEL CTIM - COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO

A ROMA NEI GIORNI GIOVEDI’ 19 E VENERDI’ 20 MARZO 2009


Mirko Tremaglia, Segretario Generale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM), rivendica una grande politica per gli Italiani all’estero, avendo cambiato la Costituzione due volte con la nascita della Circoscrizione Estero e con la elezione di 18 parlamentari, 12 Deputati e 6 Senatori. E’ bene ricordarlo. Respingiamo i tentativi contro il voto all’estero e diamo nuova forza alla nostra organizzazione alla vigilia del Congresso Nazionale di Alleanza Nazionale.

 

L'avvenire del Comitato Tricolore  in vista dei Congressi AN e PdL

 

Oggi, 19 marzo 2009 alle ore 15.30, ha inizio la riunione straordinaria del Direttivo Centrale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM), presieduto dal Segretario Generale On. Mirko Tremaglia, per rafforzare l’organizzazione in ogni parte del mondo. Senza dubbio, tra i vari argomenti, verrà preso in esame anche l’atteggiamento dei 101 Deputati riguardo alle denunce da parte dei medici dei casi di clandestinità.

Il Direttivo continuerà l’esame della situazione nella giornata di domani venerdì 20 marzo, alla quale parteciperà anche il Presidente On. Gianfranco Fini e altri esponenti e Parlamentari di Alleanza Nazionale e di altri Partiti.

Il CTIM intende dare, con questa riunione, nuova forza alla Organizzazione alla vigilia del Congresso Nazionale di Alleanza Nazionale.

**************************

La situazione della politica italiana, in particolare le decisioni che verranno prese nelle Assemblee Nazionali di AN e poi dopo del PdL, pongono al CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, responsabilità importanti che devono essere esaminate dall’Organo centrale del Comitato.
Pertanto, è stata decisa la convocazione straordinaria del Direttivo Centrale a Roma nei prossimi giorni del 19 e 20 marzo 2009 presso il Domina Hotel in via Siderno n. 37.
I lavori, che saranno presieduti dal Segretario Generale On. Mirko Tremaglia, inizieranno alle ore 15.30 di giovedì 19 marzo e si concluderanno nella giornata di venerdì 20 marzo.
Il CTIM intende dare con questa riunione, riservata ai componenti del Direttivo Centrale, nuova forza all’organizzazione alla vigilia del Congresso Nazionale di Alleanza Nazionale.
Non bisogna dimenticare che è nella storia della Repubblica questa nostra vittoria eccezionale: avere ottenuto il voto per milioni di Italiani residenti all’estero e aver cambiato due volte la Costituzione, creando una Circoscrizione Estero e facendo approvare la legge per il diritto di voto all’estero.
Il CTIM rivendica la sua grande politica per gli Italiani nel mondo. 

 


Ordine del giorno

presentato da Tremaglia il 7 marzo 2009

al Congresso Provinciale di Bergamo di A.N.

e approvato all’unanimità

 

TREMAGLIA:

A.N. DETERMINANTE PER LA REALIZZAZIONE DELLA DEMOCRAZIA COMPIUTA

 

IL DIRITTO DI VOTO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

 

LA FUNZIONE INDISPENSABILE DEL CTIM - COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO

“Alleanza Nazionale è diventata una forza fondamentale non solo della politica italiana, ma della democrazia italiana. Una forza non marginale né emarginabile. E’ stata infatti determinante per la realizzazione della democrazia compiuta.”

Questo è il messaggio del Presidente di Alleanza Nazionale, On. Gianfranco Fini, del 18 luglio 2006 per rendere possibile una nuova stagione di Governo del Centrodestra con questa presa di posizione di fondo. Noi sottolineiamo l’importanza eccezionale di questa affermazione e di questa verità.

LA DESTRA CREDE FORTEMENTE NELLA PATRIA E NELLA NECESSITÀ CHE L’ONORE, L’ORGOGLIO E LA DIGNITÀ DEL NOSTRO POPOLO SIANO PRESERVATI E DIFESI.

E’ nella Storia della Repubblica italiana questa nostra vittoria: l’avere ottenuto il voto per milioni di Italiani all’estero. E’ stata una battaglia di civiltà iniziata nel 1955 dall’ MSI, proseguita con la proposta Tremaglia, che è persino riuscita a cambiare la nostra Costituzione con le leggi costituzionali n. 1 del 17.01.2000 e n. 1 del 23.01.2001, mutando gli articoli 48, 56 e 57 e istituendo la Circoscrizione Estero e conclusa il 27 dicembre 2001 con l’approvazione della legge n. 459 (Legge Tremaglia), Norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero. Per la prima volta oltre 3 milioni di cittadini italiani all’estero hanno potuto esercitare il diritto di voto ed eleggere 6 senatori e 12 deputati. Questa è Democrazia.

Ribadisco con forza e nella verità che Alleanza Nazionale deve essere orgogliosa di avere fortemente voluto e ottenuto questo risultato eccezionale a favore di milioni di Italiani che vivono oltre confine attraverso la funzione del CTIM. 

Il 27 dicembre 2001 il Parlamento ha votato la legge Tremaglia per il voto all’estero in attuazione del Dettato Costituzionale. Il Presidente Fini, in occasione della Cerimonia inaugurale per la Prima Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo, tenutasi a Montecitorio il 10 dicembre 2008 alla presenza del Capo dello Stato, si è così espresso:

“Recentemente, al termine di un lungo processo, si è provveduto alla modifica degli articoli 56 e 57 della nostra Costituzione. Si tratta di modifiche che furono fortemente volute dall’allora Ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, che è presente e che saluto come uno tra i più appassionati sostenitori, per una vita intera, della necessità di riconoscere agli Italiani nel mondo il diritto di voto. Sono modifiche che hanno previsto la possibilità per voi, per i vostri genitori, per le nostre comunità, non soltanto di votare, ma di eleggere diciotto parlamentari residenti all’estero.

Il diritto di voto attivo e passivo ha costituito una svolta storica: esso esprime il pieno riconoscimento dello status degli Italiani che, per motivi diversi, hanno lasciato il nostro Paese. Esso ha certificato il vero e più pieno ricongiungimento di queste comunità alla Madre Patria, che ha saldato il debito morale che aveva contratto con tanti milioni di connazionali.”

Solo per merito di AN si è realizzata compiutamente la Democrazia e Tremaglia è stato il “distributore di Democrazia”. Solo in quel momento, ripetiamo, si è completata la Democrazia in Italia.

In questo quadro prende forza il “Sistema Italia”, sistema di eccezionale valore politico, culturale, economico e sociale in ogni parte del mondo. Vi sono 3 milioni 500 mila cittadini italiani all’estero, 60 milioni di cittadini di origine italiana, 126 Comitati degli Italiani all’estero (Comites) eletti direttamente dai nostri connazionali, 73 Camere di Commercio italiane all’estero, 48 ospedali italiani che si sono “alleati” con gli ospedali che operano in Italia, più di 1000 scienziati e ricercatori italiani censiti all’estero, oltre 60.000 ristoranti italiani, Rai International, 93 Istituti Italiani di Cultura, 104 unità dell’ICE, circa 400 comitati della Dante Alighieri, una forte attività di servizi turistici, 390 testate giornalistiche, di cui 6 giornali quotidiani.

E’ nata anche la Confederazione degli Imprenditori italiani nel mondo.

E’ necessaria una convenzione con la Rai per trasmettere in Italia la straordinaria attività delle nostre comunità italiane all’estero.

Diventa di grande rilevanza lo sviluppo della rete del turismo di ritorno, che significa una notevole ricchezza portata in Italia da ogni parte del mondo.

Un elemento di eccezionale valore che può ricadere fortemente e positivamente sulla politica del nostro Paese nel mondo è la presenza di 395 parlamentari di origine italiana, con i quali appare indispensabile fare politica.

Per questo motivo di fondo ho proposto al Parlamento italiano l’istituzione della Commissione Bicamerale Camera e Senato per gli Italiani all’estero. Dobbiamo intensificare la nostra iniziativa oltre confine con una grande organizzazione: il Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, che esiste già dal 1968 in tutti i continenti, dall’Europa all’Africa, all’Asia, all’Australia, dal Nord America al Sud America.

Ecco perché noi oggi insistiamo che gli Italiani all’estero sono una grande risorsa e una grande ricchezza e che è giunto il tempo di riconoscere che questa è una forza di dimensioni non soltanto morali.

Il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo CTIM ha promosso i Convegni degli Italiani residenti all’estero: degli scienziati, dei ristoratori, degli imprenditori, delle donne eccellenti, degli artisti, degli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia, dei missionari, portando questa altra Italia ad essere riconosciuta sempre nei messaggi del Presidente della Repubblica, che li ha ricevuti solennemente al Quirinale.

Questa è l’eccezionale e vincente impresa che va accreditata a noi e che nessun politico in Italia può disconoscere. E’ stata una straordinaria operazione di italianità nel mondo, che dobbiamo al Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, con la partecipazione e collaborazione di altre organizzazioni dell’emigrazione, in particolare quelle di espressione cattolica.

Tutto ciò premesso

preso atto che nella mozione congressuale non appare nessun riferimento alla esistenza e all’attività del CTIM e alle conquiste, anche legislative qui sopra indicate, i sottoscritti chiedono che il contenuto del presente Ordine del giorno venga trascritto e approvato nella mozione congressuale finale di Alleanza Nazionale.


Ordine del giorno

presentato da Tremaglia il 7 marzo 2009

al Congresso Provinciale di Bergamo di A.N.

e approvato all’unanimità

 

TREMAGLIA:

LE NOSTRE ORIGINI NEL MSI/DN SOTTO LA STRAORDINARIA GUIDA DI ALMIRANTE

Secondo la mozione congressuale per la prima volta il MSI. è uscito dall’isolamento in cui l’aveva rinchiuso la prassi dell’Arco Costituzionale con l’apparizione di Alleanza Nazionale nel gennaio del 1995. Questo non corrisponde al vero perchè il MSI si è profilato subito come il Partito degli Italiani nella battaglia contro il comunismo e, sul piano della politica estera; aderì al Patto Atlantico. Diede i suoi voti, talvolta determinanti, per la elezione del Presidente della Repubblica Gronchi, per il Presidente Segni e per il Presidente Leone e fece la politica delle alleanze a destra altro che isolamento: Il MSI. conquistò Municipi, specie nella parte del Sud dell’Italia, Napoli, Bari, Taranto, Lecce, Reggio Calabria, Catania ed in tanti altri Comuni. Ripetiamo: altro che isolamento.

Il richiamo alla grandezza di Almirante è indispensabile, perché ha “imposto” democraticamente il nostro Partito sia sul piano nazionale che internazionale, superando posizioni precostituite contro di noi. Almirante si impose anche per esempio e rettitudine nella grande operazione politica della costruzione dell’Europa e nell’adesione al Patto Atlantico e diede vita a quella grande sua intuizione che fu “La Costituente di Destra per la libertà”.


Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo (CIIM)
 
Il SEN. MARIO BALDASSARRI ELETTO PRESIDENTE DELLA CONFEDERAZIONE DEGLI  IMPRENDITORI ITALIANI NEL MONDO

CONFERMATA LA PRESIDENZA ONORARIA DELL’ON. MIRKO TREMAGLIA E DEL SEN. GIUSEPPE ZAMBERLETTI

Roma, 2 marzo 2009 - Il Consiglio Direttivo della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo (CIIM) ideata e fondata nel 2004 dall’allora Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia,

ha riunito a Roma i più importanti nomi dell’imprenditoria mondiale di origine italiana ed ha eletto all’unanimità il nuovo Presidente, il Sen. Prof. Mario Baldassarri illustre economista, già Vice Ministro dell’Economia, attualmente Presidente della Commissione Finanza e Tesoro del Senato ed ora indiscusso riferimento della Confederazione.

Gli Imprenditori presenti provenienti da Turchia, Europa,  Stati Uniti, America Latina, Giappone, ecc., hanno salutato con entusiasmo e rinnovato vigore la nomina del Sen. Baldassarri e confermata la Presidenza Onoraria all’On. Tremaglia ed all’uscente Presidente Sen. Giuseppe Zamberletti, uomo di Stato  di indiscusso valore, che ha guidato con abnegazione e profitto la Confederazione dalla sua costituzione ad oggi.


Il Presidente Baldassarri ha espresso l’intenzione di concertare con gli Imprenditori, nella prossima ed imminente convocazione  del Consiglio Direttivo, una programmazione economica triennale per realizzare ambiziosi progetti già in cantiere e trasformare la Confederazione in un importante volano per l’economia internazionale a contrasto delle tendenze economiche negative. Particolarmente e significativa la conferma del collegamento con la Confindustria italiana rappresentata nell’ambito della CIIM dal Dott. Bombassei.

Per maggiori informazioni si possono consultare i seguenti siti web: www.mariobaldassarri.it e www.ciim.it
 


 

IL PARERE DEL COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO, SEGRETARIO GENERALE ON. MIRKO TREMAGLIA,

SULLA FONDAZIONE ITALIANI NEL MONDO,

FATTA DAI PARLAMENTARI DE GREGORIO, GIORDANO, CASELLI, BERARDI E DA DI GIROLAMO, SENATORE BOCCIATO DALLA GIUNTA DELLE ELEZIONI DEL SENATO

 

Roma, 24.2.2009 - Insieme al (sen.) Di Girolamo (il Di Girolamo bocciato dalla Giunta delle Elezioni del Senato che gli ha tolto anche la qualifica di senatore perché non era residente all’estero quando si sono svolte le elezioni all’estero), non può essere considerato a tutti gli effetti rappresentativo. La decisione della sua revoca da senatore è stata solo rinviata), tre senatori e un deputato eletto all’estero annunciano la nascita di una “Fondazione Italiani nel Mondo” intesa a costruire, come è detto nel manifesto, una associazione di italiani all’estero.
Per non cadere nell’equivoco sento il dovere di rendere noto che essi non si sono consultati con il CTIM, che opera da oltre 40 anni, dal 1968, e che ho costituito in tutte le parti del mondo, rappresentato da personaggi straordinari nel campo della cultura, da uomini insigniti di Medaglia d’Oro al V.M. tra i più eccelsi delle nostre comunità in ogni parte del mondo.

Uomini che hanno dato vita a iniziative in ogni campo della scienza, del commercio, dell’industria, del turismo, costituendo la Confederazione degli Imprenditori italiani nel mondo, l’Associazione per la diffusione della lingua italiana nelle scuole, quella dei ristoratori, quella dei missionari, sviluppando una azione italiana in tutti i campi, entrando nei Parlamenti di tutto il mondo con 395 deputati e senatori. Hanno così rappresentato i 60 milioni di cittadini italiani e di origine italiana residenti all’estero. Il CTIM ha operato ottenendo il risultato straordinario ed eccezionale di mutare la Costituzione italiana per ben due volte  e facendo approvare la Legge che dà il voto a più di tre milioni di cittadini italiani residenti all’estero.
Dico questo non solo per riaffermare questo strepitoso successo costituzionale e legislativo dovuto a questa mia straordinaria battaglia, ma per dire che il CTIM apre le porte a quanti hanno le carte in regola per unirsi a questa mia battaglia di italianità e di giustizia. Ecco perché sento il dovere di consigliare  a tutti i nostri amici di intraprendere un colloquio costruttivo per una attività, che deve essere comune e non di parte.
A tal proposito dico che è costruttivo quanto è stato fatto dalla sen. Barbara Contini, che con lealtà, correttezza e capacità ha rappresentato e rappresenta gli Italiani all’estero che si ispirano in particolare ad un “prezioso orientamento” indicato da Forza Italia, con la quale mi auguro possa continuare una azione “italiana” in profondità.
 

On. Mirko Tremaglia
Segretario Generale C.T.I.M.


L'on. Tremaglia (Pdl) a "Econews": il voto del Senato su di Girolamo è stato uno schiaffo agli italiani all'estero e alla costituzione

ROMA - "È una cosa vergognosa". Non usa mezzi termini Mirko Tremaglia, "padre" del voto all’estero e primo, e finora unico, Ministro per gli italiani nel mondo, nel definire il voto di ieri al Senato sul seggio di Nicola Di Girolamo (vedi Aise del 29 gennaio h.13.46).

In una intervista rilasciata all'agenzia radiofonica "Econews", Tremaglia ha espresso tutto il suo disappunto per il voto dell’Aula. "La giunta – ha dichiarato l’ex Ministro – aveva già deciso nel merito, quindi questa è una operazione che è stata fatta contro la giunta del Senato che aveva deciso che Di Girolamo non poteva essere eletto perché mancava del presupposto fondamentale, cioè quello costituzionale, altrimenti tutti i cittadini italiani potevano partecipare alle elezioni all'estero".

"Dicono che c'è la possibilità che venga arrestato, una possibilità che appartiene ad un altro ordine, non al Senato. Questo rinvio sine die – ha concluso Tremaglia – è una cosa incredibile, uno schiaffo agli italiani all'estero, a milioni di persone e alla costituzione".


MIGLIAIA DI MESSAGGI DEGLI ITALIANI RESIDENTI IN BRASILE A MIRKO TREMAGLIA, INDIGNATI CONTRO LE DECISIONE DEL BRASILE DI NON ESTRADARE L'ASSASSINO BATTISTI.
GRANDE REAZIONE IN BRASILE.
COSTITUITI I COMITATI DEGLI ITALIANI.

All'Onorevole Mirko Tremaglia, Segretario Generale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM), che è stato insignito della massima onorificenza brasiliana (Ordine Nazionale della Croce del Sud) concessa agli stranieri, che è stato il primo rappresentante italiano ricevuto dal Presidente della Repubblica del Brasile, Inacio Lula da Silva, dopo la sua elezione, sono giunti migliaia di messaggi degli Italiani residenti in Brasile per le decisioni del Ministro della Giustizia brasiliano di concedere lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, condannato all'ergastolo per vari delitti efferati, quattro omicidi per finalità di terrorismo.

Questa presa di posizione degli Italiani residenti in Brasile, in particolare Rio de Janeiro, San Paolo, Belo Horizonte, Porto Alegre, Brasilia, Bahia, sta crescendo ovunque con la costituzione di Comitati, specie dopo la presa di posizione decisa e piena di profondo stupore e rammarico espressa dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano al Presidente Lula da Silva e che sta raccogliendo ovunque prese di posizione addolorate ed indignate da parte degli Italiani residenti in Brasile, che richiedono l'estradizione di questo criminale Battisti come atto di giustizia e di civiltà.

La reazione, che ovunque sta crescendo, ha come punto di riferimento l' Intercomites, sotto la spinta dell'Avv. Antonio Laspro, coordinatore del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM) del Brasile ed esponente dell' Intercomites, unitamente a tutte le altre espressioni politiche di Italiani residenti in Brasile.

Gli Italiani all' estero danno così, ancora una volta, dimostrazione dei loro sentimenti di civiltà e di Italianità, reagendo con dignità e con coraggio, confidando che il Presidente Lula sappia raccogliere questo grido di dolore e di civiltà, decidendo l' estradizione per Cesare Battisti.

 

Tremaglia: importante incontro con il presidente Napolitano

Facendo seguito al Comunicato Stampa fatto dal Quirinale sull’incontro del Presidente della Repubblica con l’On. Mirko Tremaglia, nella sua qualità di Segretario Generale del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, Tremaglia ha mantenuto un doveroso riserbo.

Intendo ringraziare molto il Presidente Napolitano per il suo costante riferimento e riconoscimento delle funzioni degli Italiani all’estero, che è stato l’oggetto principale dell’incontro di oggi.”

Tremaglia ha sottolineato la grande importanza degli eletti all’estero alla Camera e al Senato.

I loro compiti possono avere nuova espressione nella “Commissione Parlamentare Bicamerale per gli Italiani all’Estero”, che è stata già formalmente presentata in Parlamento, per dare la possibilità ai nuovi eletti di svolgere una importante azione politica, in collaborazione in particolare con i 395 Parlamentari all’estero di origine italiana, sul piano politico, culturale, economico e sociale.

Si è parlato, altresì, della rappresentanza degli Italiani all’estero negli organi istituzionali.


Tremaglia: Fini presidente della Camera. Una forte emozione.
Un nuovo corso della Politica Italiana. Ma la battaglia contro la partitocrazia continua

Sono alla Camera dei Deputati dal 1972 e quella del 30 aprile è stata per me una delle più forti emozioni. Ho visto in un attimo tutte le nostre battaglie mentre parlava Fini, nostro leader, giunto a Presidente della Camera, massimo organo istituzionale e democratico.

Certamente un discorso completo e di grande statura, dove si coglie tra gli onori quello al Tricolore ed alla Patria e un saluto, per me commovente, agli Italiani all’estero, rappresentati per la seconda volta nel Parlamento italiano.

In un attimo tutte le emozioni della mia lunga vita politica, che significano un grande impegno, anche personale, sulla pacificazione nazionale e su una realtà che mi ha visto vincente per l’esercizio del voto all’estero.

Da Almirante a Fini, una dura entusiasmante battaglia italiana, la consegna del testimone ai giovani, per ricordare i combattenti che sono entrati nella Storia e quelli che ci hanno fatti vincenti a Roma, in Italia e nel mondo. Ma non dimentichiamo che la battaglia contro la partitocrazia continua. Questo vogliono gli Italiani.


 

Tremaglia incontra Matilda Cuomo: straordinario successo del progetto "AP Program" siglato nel 2002 dal Ministro per gli Italiani nel Mondo con la signora Cuomo


28.10.2008 - L’On. Mirko Tremaglia, ha ricevuto ieri pomeriggio la visita della Signora Matilda Raffa Cuomo. La Signora Cuomo ha voluto riferire all’On. Mirko Tremaglia gli sviluppi del progetto denominato AP Program avviato nel 2003. L’AP Program è il risultato dell’incontro della Signora Cuomo con il Ministro per gli Italiani nel Mondo On. Mirko Tremaglia avvenuto nel 2002. Entrambi avevano capito le potenzialità della comunità italo-americana e insieme avevano voluto adoperarsi in un progetto che promuovesse la lingua e la cultura italiana negli USA. Questo progetto, denominato AP Program, ha coinvolto circa 500 scuole in almeno 50 Stati del Paese ed ha ottenuto un successo straordinario che ha coronato il lungo impegno profuso per dare alla lingua italiana, nel solco della politica dell’Italianità, il posto che si merita nel sistema scolastico USA. Con l’AP Program l’Italiano sta diventando la seconda lingua degli Stati Uniti e ciò non potrà che comportare straordinarie ripercussioni anche dal punto di vista delle ricadute economiche e turistiche, oltre che politiche e d’immagine, in virtù della diffusa “domanda di Italia” presente negli Stati Uniti. Grazie al personale interessamento del Ministro per gli Italiani nel Mondo On. Mirko Tremaglia, che ha saputo coinvolgere in questo progetto della Signora Matilda Raffa Cuomo il Ministero degli Esteri, il Ministero dell’Istruzione e tutto il Governo Italiano, nonché varie Associazioni italiane in America, quali NIAF, OSIA e UNICO, sono stati rafforzati i legami, da sempre solidi, tra le due Italie, da questa e dall’altra parte dell’Oceano, fondate su comuni radici di valori e idealità. Con questo progetto si è confermata la grande forza degli Italiani all’estero che, disseminati in ogni parte del mondo, non hanno mai abbandonato la gelosa custodia e la continua promozione delle loro tradizioni e della loro cultura. Alla fine dell’incontro la Signora Matilda Raffa Cuomo ha confermato all’On. Mirko Tremaglia che questo progetto per la diffusione della lingua italiana negli Stati Uniti potrà proseguire solo se le Istituzioni italiane lo supporteranno come nel passato.

 


TREMAGLIA: ITALIANI ALL’ESTERO SALVIAMO L’ALITALIA, COMPAGNIA DI BANDIERA.

ADERIAMO ALLA INIZIATIVA BERLUSCONI

In adesione alla forte e necessaria iniziativa di Berlusconi per salvare la compagnia aerea Alitalia, lancio il mio appello perché gli Italiani all’estero “scendano in campo” per dare la loro adesione ed il loro contributo. Ho già preso i primi necessari contatti e posso dire che appare una risposta fortemente positiva.

Chi è disponibile scriva a me, al fine di continuare nella iniziativa. Vi manderò poi subito le indicazioni per prendere i contatti, che già Berlusconi ha indicato, per la continuazione concreta della bellissima iniziativa.

Faccio appello al Vostro patriottismo ed alle Vostre capacità operative. Vi ringrazio dal profondo del cuore.

Il CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo è anche in questo caso il grande riferimento patriottico.

Evviva!

On. Mirko Tremaglia
Segretario Generale CTIM


MESSAGGIO DI TREMAGLIA
Votate la lista “Il Popolo della Libertà– Berlusconi”

04.04.08 - Questo è un mio messaggio molto sofferto perché, troppe volte, quando si parla di elezioni all’estero, vi sono questioni che non capisco e che tendono a complicare la situazione specie quando, oltre al voto di lista, si danno anche le preferenze alle persone.

Siamo alla vigilia, per la seconda volta, di elezioni di straordinaria importanza perché si vota per rinnovare il Parlamento italiano: la Camera dei Deputati ed il Senato. E’ necessario ricordare in queste vicende di grande importanza che è merito esclusivamente nostro ma, è bene ricordarlo, soprattutto dell’On. Mirko Tremaglia, che sono io, se milioni di Italiani all’estero possono votare per la Camera dei Deputati e per il Senato.

Lo ripeto, perché questo è l’orgoglio di tutta la mia vita: soltanto Tremaglia è stato capace ed è riuscito a cambiare due volte la nostra Costituzione per dare il voto agli Italiani all’estero. Questa è la verità. Voglio essere ancora più fermo e deciso. In questa vicenda erano stati messi in lista alcuni di Voi, che erano candidati proposti dal C.T.I.M. ma, purtroppo, non sono stati inseriti nelle liste ufficiali. Andremo ad accertare tutte le responsabilità.

Chiedo scusa a questi nostri candidati che qualcuno ha cancellato e che erano la nostra ideale proposta: Giacomo Canepa, Antonio Laspro, Franco Santellocco, Poni D’Alessandro Poselli, Carlo Consiglio, Eugenio Preta, Alfredo Di Cesare, Oreste Motta, Giancarlo Larosa, Adriano Longo.

A questo punto, rinnovando il mio vivo dispiacere, Vi chiedo con tutto il cuore e con forza, di non favorire giochi altrui. Votate per la lista “Il Popolo della Libertà-Berlusconi” cioè: fate la croce sul simbolo, questo è il punto fondamentale. Vi chiedo questo impegno, ve lo chiedo io.

Agli Italiani all’estero bisogna continuamente ripetere che, se possono andare a votare, questo lo devono soltanto a noi. Vi chiedo di votare la lista de “Il Popolo della Libertà-Berlusconi” perché lì vi sono i rappresentanti del C.T.I.M.

Questo mio appello è molto sofferto e Voi mi dovete capire: date la dimostrazione, ancora una volta, che siete Italiani veri, che ascoltano la voce di uno come me, che ha dato tutta la sua vita per affermare il Vostro sacrosanto diritto: quello del voto. Chiediamo di dare la preferenza ai candidati nella lista de “Il Popolo della Libertà – Berlusconi”:

TREMAGLIA VI RICORDA: ANDATE A VOTARE

Chi non vota fa il gioco di altri. Votate la lista “Il Popolo della Libertà – Berlusconi”. Ve lo dico da Italiano vero. Sono quello che Vi ha dato la possibilità di votare. Tremaglia è il padre della Legge del voto agli Italiani all’estero.

ITALIANI ALL’ESTERO

1) Andate a votare
2) RicordateVi di chi ha fatto ed ha vinto questa battaglia del voto all’estero
3) RicordateVi di chi ha cambiato 2 volte la Costituzione della Repubblica
4) Tremaglia, già Ministro degli Italiani nel Mondo, dice a tutti Voi: votate nel nome della Patria.

Sono pronto a continuare la battaglia degli Italiani all’estero.
Nella lista “Il Popolo della Libertà – Berlusconi” Vi abbiamo indicato, per la preferenza, i candidati che appartengono al Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo.

Chiedo che il prossimo Governo istituisca nuovamente il Ministero per gli Italiani nel Mondo ed il Parlamento elegga la Commissione Bicamerale per gli Italiani all’estero.

Questo mio è un invito soprattutto alla Vostra amicizia ed alla Vostra Italianità. Io sono come Voi e con Voi. Questa è la voce ufficiale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, non dimentichiamolo.

Vi ringrazio dal profondo del cuore e Vi chiedo scusa.

On. Mirko Tremaglia


 

Giacomo Canepa : "Per un vero rilancio abbiamo solo bisogno della riorganizzazione della nostra Sede a Roma"


"Io non voglio essere un Presidente Onorario, vorrei lavorare, ora piú che mai, per gli Italiani all’Estero; se non mi sarà data l’opportunitá di dimostrarlo, saró pronto a dimettermi"
Rispondo a Giancarlo Gallani, dato che la sua é una “lettera aperta” (Comitato Tricolore di Tremaglia: quale futuro?) , anche se non indirizzata a me, quale Presidente de CTIM nominato dallo stesso Tremaglia, tutt’ora unico Segretario Generale del CTIM. All’Estero il CTIM vive ancora la confusione, la creano tanti dei nostri appoggiando i nuovi Circoli che si formano, senza neppure interpellare chi da anni ha sostenuto il Centro-Destra  all’Estero, ovvero il CTIM.

Noi del CTIM siamo stati gli unici organizzati a mantenere viva la Fiamma Tricolore all’estero, e insieme a Tremaglia abbiamo lottato con entusiasmo, e finalmente ottenuto il voto.

Per un rilancio responsabile solo abbiamo bisogno della riorganizzazione della nostra Sede a Roma, che dopo la mancanza dell’indimenticabile Bruno Zoratto, ha lasciato per dir poco, molto da desiderare, ci siamo sentiti abbandonati, chi non  aveva la possibilitá di comunicarsi direttamente con Tremaglia si sentiva nel buio, senza sapere cosa fare davanti a tante novitá politiche. Tremaglia, sono convinto,  sia in attesa del prossimo Congresso di AN, dove  senz’altro si prenderá la decisione della continuitá del CTIM, dopo di che come primo passo riorganizzerá la nostra Sede a Roma, e finalmente ripartirá il CTIM piú vivo che mai.


Nomina del Presidente del C.T.I.M - Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo

Roma, 12 marzo 2008 - Sono particolarmente lieto e commosso, avvalendomi dello Statuto del C.T.I.M., di nominare Presidente del glorioso Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, istituito nel 1968, l'Arch. Giacomo Canepa residente in Perù, che rappresenta l'Italiano vero. E' un grande patriotta, che continua la tradizione familiare, simbolo del grande amore alla Patria, professionista di alte capacità e di esempio per tutti gli Italiani che vivono e operano all'estero. Lo ringrazio molto e di cuore, anche personalmente, per la sua fedeltà alla Patria ed alla mia battaglia, che si è conclusa cambiando la Costituzione e dando così il voto a più di tre milioni di Italiani all'estero che erano stati dimenticati. Con riconoscenza per la grande rivincita. Un abbraccio.

On. Mirko Tremaglia, Segretario Generale CTIM 


Saluto dell’on. Mirko Tremaglia, Segretario Generale del C.T.I.M., nell' occasione dell’Assemblea Plenaria del C.G.I.E.

06.03.08 - L'Onorevole Mirko Tremaglia, in visita di saluto all'Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'estero, ne ha ricordato prima di tutto l'eccezionalità.

Eccezionalità legata alla legge elettorale per i candidati nella Circoscrizione Estero, per i quali sussiste il voto di preferenza, consentendo agli italiani residenti all'estero di potere scegliere il proprio candidato. "Non è più possibile considerare gli italiani all'estero come una volta. Bisogna assolutamente dare maggiore visibilità a 3 milioni di italiani che meritano la nostra considerazione. Questa lenta ma inesorabile opera di cancellazione dai nostri media, ad esclusione di Rai International, delle vicende degli italiani all'estero, non rende merito ai nostri concittadini".

Tremaglia è positivo: "Credo di potere affermare che la prima esperienza parlamentare degli eletti nella Circoscrizione Estero sia stata difficile, date le complesse dinamiche parlamentari italiane. Dobbiamo consentire loro invece di potere fare politica per gli italiani all'estero; dare finalmente la vera rappresentanza parlamentare per i 3 milioni di italiani che vivono lontano dall'Italia. Gli eletti al Parlamento devono essere messi in condizione di fare la politica degli italiani all'estero, devo potere uscire dall'emarginazione. Necessaria, a questo fine, sarebbe la realizzazione della Bicamerale degli italiani all'estero, fuori dalle contrapposizioni che caratterizzano la politica italiana. Il lavoro compiuto sin qui è stato importante, ma bisogna fare di più. Oggi il CGIE può diventare un punto di riferimento".

La Bicamerale dunque, per Tremaglia, come strumento per offrire le necessarie garanzie agli italiani nel mondo. "Cambiando la Costituzione abbiamo fatto un'opera certamente meritoria, dando agli italiani la dignità che si meritano. La differenza che deve farci inorgoglire - conclude l'Onorevole - sta tutta nella legge elettorale: "Noi" abbiamo mantenuto la preferenza mentre in Italia non c'è".

 

 

TREMAGLIA:

UNA BUONA NOTIZIA. ANCHE IN CANADA, RISOLTO IL PROBLEMA E OGNI CONTROVERSIA, GLI ITALIANI ALL’ESTERO POTRANNO VOTARE PER LE ELEZIONI POLITICHE DEL PARLAMENTO ITALIANO.

 

Roma, 8 febbraio 2008 - Quale Segretario Generale del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo – per quanto si riferisce alle prossime elezioni degli Italiani all’estero, come noto, vi erano forti preoccupazioni per le votazioni in Canada.

Mi hanno ora comunicato che la situazione è stata favorevolmente risolta e pertanto anche in Canada i nostri connazionali potranno votare, come è avvenuto per le precedenti elezioni politiche.

Ricordo con piacere che si tratta della attuazione della legge 459 del 27 dicembre 2001, da me proposta e approvata dal Parlamento italiano per eleggere Senatori e Deputati degli Italiani residenti all’estero.

Ho il piacere di dare notizia di questo avvenimento in Canada dopo parecchi giorni di preoccupazione.

Come presentatore di quella legge e come Segretario Generale del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo - desidero ringraziare in particolare il Governo canadese per questa favorevole conclusione, che è segno anche di grande amicizia.

Va riconosciuta la intelligente e sensibile opera del nostro Ambasciatore d’Italia in Canada Gabriele Sardo che è stato parte attiva e assai importante nella soluzione di questo problema.

 

 

TREMAGLIA:
GLI ITALIANI ALL’ESTERO.

NON DIMENTICHIAMO CHE SONO PIU’ DI TRE MILIONI E DEVONO VOTARE.


DEVONO VOTARE SUBITO ANCHE PER ANNULLARE LE IRREGOLARITA’ CHE SONO STATE COMMESSE CONTRO DI LORO DURANTE LE PRECEDENTI ELEZIONI POLITICHE.
 
Roma, 31 gennaio 2008 - Ricordo ai politici che vi sono più di 3 milioni di cittadini Italiani all’estero che hanno tutti i diritti politici, compreso il voto, che non vengono consultati nemmeno sulle questioni essenziali dello scioglimento o meno del Parlamento.
Per rispettare e garantire gli eletti dagli Italiani all’estero alla Camera dei Deputati ed al Senato è indispensabile che si vada immediatamente a nuove elezioni anche per togliere sospetti su quanto accaduto in occasione delle prime elezioni.
Se in questa gravissima crisi non si giungesse subito allo scioglimento di Camera e Senato, resterebbero i sospetti delle pesanti denunce che sono state fatte contro le elezioni all’estero. Le presunte irregolarità indirettamente colpiscono anche nelle loro funzioni e nella loro rappresentanza i 12 Deputati ed i 6 Senatori eletti all’estero.
Noi difendiamo giustamente la onorabilità e la rappresentatività degli eletti all’estero, Deputati e Senatori, estranei ai fatti.
La pagina dei sospetti e degli errori va così chiusa, mentre deve continuare l’azione per accertare la verità e le responsabilità, anche per dare nuovo credito e rappresentatività agli Italiani nel Mondo.
Crediamo di conseguenza indispensabile lo scioglimento immediato del Parlamento con l’effettuazione di nuove elezioni.
Questa nota è dedicata in particolare alla grande sensibilità del Presidente Marini.

 

TREMAGLIA: DIFENDERE A TUTTI I COSTI LA RAPPRESENTANZA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO NEL PARLAMENTO.

 

I 18 RAPPRESENTANTI ERANO STATI GIA’ APPROVATI DALLA RIFORMA COSTITUZIONALE DELLO STATO FEDERALE NEL NOVEMBRE 2005

 

La composizione della Camera dei Deputati e del Senato non può essere ridotta nel numero dei Parlamentari all’estero: debbono essere 18.
Fa testo la nostra Costituzione e il testo di legge recante modifiche alla parte II della Costituzione approvato dal Parlamento così come appare nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005, dove esattamente all’art. 2 così si pronuncia:
'L’art. 56 della Costituzione  è sostituito dal seguente:
Art. 56 – La camera dei Deputati è composta da cinquecentodiciotto Deputati elettivi, diciotto dei quali eletti nella Circoscrizione Estero'
In quella occasione, su mia proposta, si è tenuto conto che il numero degli Italiani effettivi residenti all’estero determinavano un numero di Parlamentari nettamente superiore a quello che era stato fissato nella Costituzione.
Preso atto di questa effettiva situazione, venne approvato il numero complessivo di 18 da assegnarsi tutti alla Camera, data la nuova funzione del Senato che escludeva nella realtà competenze riguardanti gli Italiani all’estero.
Per questi motivi, denuncio il tentativo in atto contro gli italiani all’estero e faccio un appello a tutti i colleghi perché questa ingiustizia partitocratrica non abbia successo.

 

GLI ELETTI DEBBONO RIMANERE 'DEMOCRATICAMENTE'  DICIOTTO.

 

 

TREMAGLIA:  NUOVE ELEZIONI.

E’ INIZIATA UNA NUOVA STAGIONE POLITICA. RIANDIAMO A VOTARE ANCHE ALL’ESTERO.
E’ LA GRANDE RIVINCITA DEGLI ITALIANI NEL MONDO.

 
Lo dico con commozione. Già arrivano le telefonate da ogni parte.
Posso dire con commozione: rifaremo il Ministero per gli Italiani nel Mondo. Siamo ritornati subito in forma.
Con una grande organizzazione che è il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, ovunque già rinnovati, ci prepariamo con una grande alleanza che potrà essere una grande Associazione degli Italiani all’estero.
Ringrazio tutti quanti mi sono vicini. Ancora una volta in nome dell’Italia e nella difesa ed esaltazione dei loro diritti. Sarà una grande vittoria per l’Italia.
Cominceremo subito nel votare in Parlamento per la costituzione della Commissione Parlamentare bicamerale degli Italiani nel Mondo. Questo è il primissimo appuntamento e impegno.

Roma, 24 gennaio 2008
 
 
TREMAGLIA: I COMITATI TRICOLORE DI OGNI PARTE DEL MONDO ESPRIMONO LA LORO DEVOZIONE AL SANTO PADRE E LA CONDANNA AL COMPORTAMENTO CONTRO IL PAPA.
 
Roma, 16 gennaio 2008 - L’Onorevole Mirko Tremaglia, Segretario Generale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, avendo ricevuto dagli Italiani residenti oltreconfine messaggi di devota solidarietà al Santo Padre, condanna quanti hanno impedito persino il diritto di parola al Papa, violando così i principi di democrazia, di libertà ed i rapporti di rispetto e di amicizia con lo Stato Vaticano.
 
 
NELL'ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MONONGAH
 
Roma, 6 dicembre 2007
 
Cari connazionali,
sono veramente dispiaciuto di non poter partecipare, come avrei voluto, alla cerimonia che si tiene a Monongah per onorare la memoria di tutti quei minatori che hanno perso la vita in quel terribile 6 dicembre 1907.
Il loro sacrifico non può essere dimenticato; la loro forza deve diventare motivo d’orgoglio per l’Italia ufficiale e politica che per troppo tempo si è dimenticata dei propri figli lontani; il loro coraggio rappresenta la più nobile prova di attaccamento ai valori e alle radici della terra madre lontana, eppure sempre rimpianta e amata nel profondo del cuore. 
La cerimonia di oggi non è pura e semplice formalità, ma contiene in sé un valore morale e culturale profondo: quel valore della memoria che tutti ci unisce in nome dell’Italianità. 
Per ricordare il lavoro ed il sacrificio dei nostri minatori nel mondo ho fortemente voluto che la ricorrenza dell’8 agosto, data di un’altra grande tragedia mineraria a Marcinelle in Belgio, divenisse, una volta per sempre, emblema del sacrificio sul lavoro di tutti i lavoratori italiani all’estero. Su mia proposta, il 1° dicembre 2001 il Governo  Berlusconi ha quindi istituito la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, che vuole rendere un servizio alla memoria del nostro Paese affinché la sofferenza, il dolore, la disperazione, che hanno colpito tanti nostri emigrati e che sono stati il seme su cui sono germogliate la stima e l’ammirazione di tutto il mondo, non vengano dimenticati.  
Da quel momento “8 agosto” significa “non dimenticare” per poter trasmettere alle nuove generazioni il significato e il valore che la nostra emigrazione ha avuto in un secolo di storia. Un significato e un valore che oggi equivalgono a prestigio, successo, affermazione: questo è quanto i nostri connazionali possono vantare in ogni Paese di residenza, ma che per tanti anni, decine di anni, è costato sacrifici, umiliazioni, misconoscimenti e discriminazioni.
Oggi, commossi e riconoscenti, rendiamo omaggio a chi è Caduto. E’ l’omaggio dell’Italia che non dimentica, che ama e stringe in un grande abbraccio i suoi figli sparsi in ogni parte del mondo. 
Vi abbraccio con l’affetto che mi lega a Voi da sempre.
On. Mirko Tremaglia

 


 Interviste all'On. Mirko Tremaglia

L’ON. TREMAGLIA (PDL) RIBADISCE IL SUO "NO" AL REATO DI IMMIGRAZIONE IN UNA INTERVISTA AL "SECOLO D’ITALIA": L’ACCOGLIENZA NON HA COLORE 

BERGAMO\ aise\ - "Sono in Parlamento dal 1972, prima nel Msi, poi in An, ora sono il Decano dei deputati e penso che non solo Gianfranco Fini abbia fatto bene a porre un alt a temi come quelli dell’immigrazione, ma che abbia espresso concetti da sempre di destra". A dichiararlo è stato Mirko Tremaglia, primo e finora unico Ministro per gli italiani nel Mondo, in una intervista rilasciata a Valter Delle Donne e pubblicata oggi, 11 settembre, sul quotidiano "Il secolo d’Italia". Riportiamo di seguito il testo dell’intervista in cui il padre della legge che ha concesso il voto agli italiani all’estero contesta chi vede nelle dichiarazioni del presidente della Camera posizioni "eccentriche e al di fuori dalla tradizione di centrodestra".
"D. Onorevole Tremaglia, c’è chi sostiene che essere contro il reato di clandestinità significa essere di sinistra. Lo sapeva di essere un cattocomunista?
R. Ma non diciamo assurdità. Sono contro ogni principio le misure come il reato di immigrazione clandestina o anche altre scelte come i respingimenti. Di fronte alle notizie di immigrati provenienti dall’Eritrea e morti perché abbandonati non possiamo voltare la testa dall’altra parte. Il rispetto della vita non è un tema politico, ma un atto di civiltà. Di quegli episodi spaventosi che si sono registrati questa estate nel mediterraneo qualcuna dovrà rendere conto.
D. A proposito del tema dell’integrazione, ne ha parlato anche in occasione delle celebrazioni per la strage di Marcinelle, quasi un mese fa…
R. Come Comitato tricolore per gli italiani nel mondo organizziamo ogni anno e abbiamo come punto di riferimento Marcinelle, esempio di una situazione dove erano gli italiani ad essere perseguitati. Mi fa piacere che quest’anno, per la prima volta, un presidente della camera abbia partecipato alla cerimonia e non è un caso che il primo a intervenire sia stato Fini.
D. Sull’immigrazione e sull’integrazione circola la favoletta che chi è contro la posizione della Lega è diventato improvvisamente buonista.
R. Ma che c’entra? Noi siamo italiani, noi abbiamo subito discriminazioni in tutto il mondo da immigrati e proprio perché siamo stati perseguitati e discriminati non dobbiamo fare noi lo stesso con chi viene nel nostro Paese per trovare un lavoro e guadagnarsi onestamente un tozzo di pane. Se pensa che volevano criminalizzare perfino le badanti… vi sono dei diritti costituzionali che vanno rispettati.
D. A proposito di Costituzione, da Decano dei deputati può ricordare l’atteggiamento della destra nei confronti della Carta Costituzionale?
R. Come Msi prima e An poi, abbiamo sempre osservato e rispettato la Costituzionale e, a nostra volta, chiesto il rispetto della Carta. Davanti a battaglie di carattere sociale, abbiamo più volte accantonato gli interessi di partito in nome di una battaglia giusta, al di là delle posizioni di parte, in questo abbiamo condotto le nostre battaglie contro la partitocrazia. Un problema tornato attuale.
D. In che senso?
R. Nel senso che mi sembra che nel nome dell’interesse del partito si discuta sempre di meno. Prenda il tema degli italiani all’estero. non solo questo governo ha eliminato il Ministero, ma al momento si è fermato, eppure di progetti che attendono di essere realizzati ce ne sarebbero tanti.
D. Ad esempio?
R. Ho presentato la proposta per l’istituzione di una commissione bicamerale per gli italiani all’estero. per consolidare i legami tra le comunità lontane e la madre patria. Peccato che sia ferma da oltre un anno.
D. E per quanto riguarda i flussi migratori nel nostro paese?
R. Dal 1995 un testo approvato da 127 Paesi durante i lavori dell’Unione interparlamentare a Bucarest prevedeva una serie di interventi economici a lungo termine in Africa. Per impedire l’invasione dell’Europa, l’unica soluzione è aiutarli a trovare lavoro a casa loro. Se pensa che l’Africa ha l’80% di disoccupazione e una crescita demografica esplosiva….
D. Aiutarli a casa loro. Questa è una proposta che piace sicuramente alla Lega.
R. Vero. Quanto presentai questa iniziativa Umberto Bossi, che in genere con me non parla, quella volta mi fece i complementi, mi ha detto: bene, così stanno a casa loro. Ma non mi do per vinto: a luglio ho presentato una mozione alla Camera dove ho proposto una conferenza internazionale dei Paesi africani del Mediterraneo con l’Italia e l’Ue per tornare sul tema degli investimenti nel Nord dell’Africa. Investimenti che, badi bene, tornerebbero a vantaggio anche della nostra economica. Purtroppo è ferma e non viene ancora discussa.
D. Da una vita si occupa di italiani nel mondo. Cosa possiamo imparare dall’esperienza dei nostri connazionali alla luce dei problemi attuali?
R. Ritengo sia importante ricordare che in tutto il mondo esistono 395 parlamentari di origine italiana. A conferma dell’impegno e del valore dei nostri connazionali. Facendo tesoro delle loro esperienze mi sembra fondamentale non dimenticare che cosa hanno passato i nostri padri, i nostri fratelli maggiori, lavorando e vivendo all’estero.
D. Quindi le tesi di Fini a le non suonano al di fuori della tradizione di destra?
R. Chi è di destra sa che il mondo cammina, l’accoglienza di chi viene da fuori e che rispetta le nostre leggi è sacrosanta e doverosa".

 
Intervista all'On. Mirko Tremaglia del Corriere della Sera di Milano: clicca
 

 

Intervista in diretta - La trascrizione integrale della lunga intervista di Bergamonews al sindaco Franco Tentorio: dalle dediche per la fresca vittoria elettorale ai temi più spinosi: sicurezza e grandi opere in particolare. "Vedremo se c'è ancora la necessità della Tangenziale Est..."

 

Tentorio: con me ha vinto anche Mirko Tremaglia
La Russa ci manderà i soldati

 

Vi proponiamo la trascrizione della lunga intervista in diretta a Franco Tentorio.

Il sindaco di Bergamo Franco Tentorio ha incontrato la redazione di Bergamonews e si è fatto intervistare in diretta online per tre quarti d’ora, a partire dalle 15,30 del 9 giugno. “Desidero ringraziare Bergamonews e la stampa cittadina per la campagna gestita con correttezza – ha dichiarato il sindaco -. Il primo pensiero è andato all’entusiasmo, alla stima, all’amicizia e alla fiducia di tanti che mi hanno circondato: la grande gioia, per ora, mi tiene lontano dai timori sull’importanza, la serietà e la difficoltà del compito e del ruolo che mi spetta. Io sono un ottimista, e infatti tifo Atalanta e Albinoleffe. Spero comunque di non deludere”.

A chi è andato il primo pensiero, o il primo gesto di riconoscenza subito dopo la vittoria?
"Certamente a Marzio Tremaglia: un amico, un politico di grande valore, una persona a cui io penso ogni volta che vado a Messa, perché credo. Poi alla mia famiglia tutta e quindi alla mia squadra, lo dico con entusiasmo e stima. Abbiamo vinto “solo” perché eravamo tutti insieme: Lega, lista civica, Pensionati e Pdl, una squadra compatta. Ce la metterò tutta per mantenerla così".

Ieri sera Mirko Tremaglia era accanto a lei…
"Mirko Tremaglia è il mio maestro politico, gli ho sempre voluto bene e lui ne vuole a me. Ci siamo sempre rispettati e mi è stato vicino in campagna elettorale. La mia vittoria è anche la sua vittoria".

Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile parlare di “vittoria di Tremaglia...”
"Ma non dimentichiamo che Tremaglia è stato l’unico deputato che ha cambiato due volte la costituzione italiana riuscendo a coinvolgere una maggioranza bipartisan, che andava dal Pci, o Pds, fino al nostro partito. Quando un uomo si impegna ed è un uomo perbene ottiene anche importanti risultati".

Ora lei è sindaco di tutti i bergamaschi, non di una parte sola.
"Esatto. Se una persona ricopre un incarico pubblico di responsabilità deve essere consapevole che esistono posizioni diverse. Magari non condivise, ma da ascoltare di sicuro. “Uno di noi”, il mio slogan, vuol dire proprio questo".

Lei è quindi chiamato ad essere il sindaco di tutti. Partiamo dall’esempio delle società partecipate. Adotterà uno spoil system per i Consigli di amministrazione o ci sarà spazio per tutti, anche per le opposizioni?
"Non chiederò a nessuno di dare le dimissioni, dipenderà dalle posizioni dei componenti dei Cda: se non dovessero condividere certe linee programmatiche rispetterei la scelta delle dimissioni. La maggioranza ha il dovere di ascoltare, decidere e dare indirizzi gestionali anche alle società. E quindi mi sembra anche giusto, corretto e doveroso che a portare avamto certi indirizzi siano persone che hanno condiviso il programma. Se ci fosse qualche società che è inutile non sarebbe il caso di tenerla. Le società partecipate sono uno strumento funzionale solo se danno servizi aggiuntivi rispetto alla macchina comunale, che va comunque valorizzata. Sono un sostenitore della struttura e dei suoi uomini".

Le azioni di A2A verranno messe sul mercato?
“Bisognerà inevitabilmente aspettare il rialzo della borsa. Il bilancio del Comune deve sempre pareggiare e garantire opere e servizi ai cittadini: se il valore delle azioni tornasse ad un buon livello vedrei la cessione delle azioni A2A come passaggio utile, per dare opere e servizi alla gente. Mi limito ad osservare che se quelle azioni fossero finite in Bot o Cct oggi varrebbero di più. Mi auguro comunque che dopo un 2009 difficile l’economia riprenda”.

Ha parlato di soldati per la sicurezza in città. Quando arriveranno?
“Non sarà domani mattina e non saranno l’unico punto del programma per la sicurezza. Servono prevenzione e repressione. La prima vuol dire cercare di rivitalizzare i quartieri e il centro della città perché una città più viva è una città più sicura. Ci saranno poi una serie di strumenti repressivi, ad esempio il vigile di quartiere, e non vi sarà nessun diniego pregiudiziale rispetto a forme di associazionismo o volontariato per il presidio del territorio, ad esempio ex carabinieri ed in generale ex forze dell’ordine. Se, poi, in un prossimo decreto il ministro della Difesa Ignazio La Russa decidesse che i militari da destinare all’ordine pubblico potrebbero aumentare, e magari ce li mandasse gratuitamente, noi coglieremmo subito l’occasione”.

Sarà la Lega a dettare la linea sulla sicurezza?
“Ciascuno alle sue proposte. Conta il fatto che il tema è molto sentito da tutti i partiti e soprattutto da tutta la comunità. E da quanto mi risulta il leghista Maroni è considerato da molti un ottimo ministro dell’Interno”.

Ma questa città ha davvero problemi di sicurezza?
“Conta quel che sente la gente. Se la gente sente il problema l’amministratore ha il dovere di rispondere. Poi mi rendo conto della differenza tra realtà in cui bisogna combattere una micro criminalità, e realtà in cui esistono vere e proprie forme di macro criminalità”.

Cosa ne sarà del regolamento di polizia urbana recentemente varato dalla Giunta uscente?
“Davvero non sono riuscito a capire perché la Giunta Bruni si sia esposta con un provvedimento così. Il termine ultimo avrebbe dovuto essere l’autunno scorso, quando in Consiglio comunale non arrivò nulla. Poi hanno approvato il nuovo regolamento con il Consiglio comunale già decaduto, a poche settimane dal voto. Alcune voci di quel regolamento appaiono folcloristiche, ma noi non buttiamo via nulla”.

Il comandante della polizia locale sarà confermato?
“Non ci ho sinceramente pensato. Cercherò sempre di fare quel che ritengo più opportuno per la comunità. La giunta uscente ha scelto un vero professionista in quel ruolo. E io credo che il funzionario comunale, solitamente, abbia l’orgoglio e l’obiettivo di svolgere bene il suo lavoro al di là del colore dell’Amministrazione comunale. La professionalità di tutti va rispettata”.

Quante persone comporranno la Giunta, 10 o 12 assessori?
“Dodici. Un assessore incassa 2.500 euro al mese senza niente aggiungere (niente 13, 14°, tfr o altro…). E se un assessore sa fare il suo mestiere credo che sia un guadagno per l’Amministrazione comunale. Io so solo che fino al 6 giugno abbiamo corso per vincere e il presupposto era la compattezza della squadra. Sarà così anche nella costruzione della Giunta”.

Ma quanti assessori sceglierà il sindaco?
“Le mie sono semplici e importanti condizioni: gli assessori dovranno essere persone oneste, capaci e molti disponibili: non è più ammissibile un impegno di poche ore per un componente della Giunta di questa città”.

Ok, ma il sindaco avrà delle indicazioni da dare, no?
“I partiti che hanno vinto le elezioni con me hanno il diritto dovere di darmi delle indicazioni. Se oltre alle indicazioni dessero anche delle alternative il discorso, riuniti attorno ad un tavolo, si farebbe ancora più semplice. La lista Tentorio mi darà certamente un’autonomia di scelta. Su un paio di assessori ad esempio”.

La Lega e il Pdl decideranno molto.
“Chi ha avuto più successo avrà maggior diritto a dare indicazioni”.

Riuscirà a svecchiare la Giunta?
“Vediamo, non sarebbe male. Un allenatore esperto alla guida di una squadra giovane non sarebbe una cattiva soluzione”.

Ieri Bruni l’ha chiamata. Cosa le ha detto?
“Mi ha fatto i complimenti, augurandomi buon lavoro e mettendosi a disposizione per ogni chiarimento sulle pratiche in corso. Io ho ribadito che secondo me chi dedica parte del suo tempo e della sua vita alla politica e all’interesse per la comunità merita comunque rispetto, al di là delle idee differenti”.

Perché Bruni ha perso?
"E’ più difficile fare innamorare la gente con il tema della continuità, perché la gente è desiderosa sempre di risposte e di innovazione. Per questo motivo la mia posizione, la posizione dello sfidante, non mi è mai parsa così debole, come si diceva. Altro elemento è il fatto che siamo una coalizione compatta, sperimentata bene a livello nazionale e regionale. Dall’altra parte solo Bruni appariva presentabile, rispetto ad un Pd in difficoltà a livello cittadino e rispetto ad una sinistra radicale tutta schierata, che lo ha targato fortemente nei cinque anni precedenti, impedendogli di agire almeno su due fronti importanti: grandi opere e sicurezza".

Quindi Bruni ha perso per motivi politici o amministrativi?
"Sono i partiti e le forze politiche che fanno l’Amministrazione. E troppo spesso sono state fatte scelte sbagliate, ad esempio all’ex Sace. Non a caso quando siamo andati nei quartieri, in questa campagna elettorale, abbiamo avuto riscontri buonissimi".

Sarà possibile per lei annullare il Piano Sace, vorrà farlo?
"Se i buoi sono già scappati dalla stalla nessuno può farli rientrare. Inizierò verificando la situazione giuridica, in particolare i possibili effetti di un ricorso al Tar approvato dai cittadini. Il privato si è detto disponibile, con la Giunta uscente, a pagare di più per avere più volumi. Rinuncerei volentieri a quei soldi se si trattasse di trovare una soluzione urbanistica meno impattante".

E cosa ne sarà del progetto per la nuova sede della Provincia?
"Non dipenderà dal sindaco di Bergamo. Sentendo parlare il presidente della Provincia Ettore Pirovano ho appreso che ha certamente intenzione di prendere atto di tutto il progetto, per poi decidere il da farsi. Certo spendere 50 milioni di euro in un momento in cui il mercato è debole mi sembrerebbe un azzardo. Rispetterò la scelta di Pirovano".

Altre opere in corso, in progettazione o da riprendere: la risalita di Città Alta, il parcheggio di via Fara, la Cittadella dello Sport. Cosa ne sarà?
"Non si parlerà nemmeno di una risalita a Città Alta esterna alle mura. Non vogliamo mettere a rischio l’immagine delle mura. Va studiata la possibilità di una risalita interna alle mura, che forse costerà un po’ di più ma renderà certamente meglio. Sul parcheggio di Città Alta dico che la coalizione ha una posizione diversa rispetto a quella espressa dai Pensionati, che protestano contro il progetto. Il parcheggio è stato votato all’unanimità anche dalla Circoscrizione. C’è stato però un errore tecnico gravissimo, che ha provocato un crollo a fine 2008: nell’era in cui si fanno i tunnel sotto la manica o tra Copenaghen e Malmoe, certi errori non vanno commessi".

E la Cittadella dello Sport? La Tangenziale Est?
"Voglio impegnarmi seriamente, coinvolgendo in modo tassativo le società sportive, l’Atalanta in primis, i proprietari delle aree, come i Cividini, che si sono detti interessati ancora ad un’eventuale operazione su quell’area. Sull’opportunità della Tangenziale Est servirà una verifica, alla luce dell’inaugurazione del Tram delle Valli e della superstrada Seriate-Nembro-Cene. Il corridoio c’è ancora. Se dovessimo capire che o non ci sono i soldi o non serve più allora opteremmo per altri progetti. Ad esempio ad una soluzione per il nodo di Pontesecco, del rondò delle valli, della variante di Campagnola. Per poi aspettare che Autostrade per l’Italia metta mano a quel guazzabuglio del rondò nei pressi del casello".

Lei ribadisce la compattezza della sua squadra. Ma i dati statistici dicono che Bruni non è mai andato sotto in Consiglio comunale. Veneziani sì…
"Bruni non è mai andato sotto perché i compagni andavano fuori prima di litigare in pubblico: ricordo i casi di Trussardi, Sanga o Invernizzi. Colui che dissentiva veniva politicamente eliminato".

Tentorio è un piacione, sempre con il sorriso sulle labbra, pronto a pacche sulle spalle e abbracci. Ma nella stanza dei bottoni saprà affondare i colpi quando servirà?
"Io mi vanto di non avere mai tollerato che qualcuno mi facesse violenza e soprattutto di non averne mai fatta. Darò e chiederò rispetto. E spero che altri in città siano uomini".

Veneziani disse che i cittadini erano i suoi azionisti. Forse sarebbe meglio parlare di cittadini e basta…
“Senza dubbio.

 

Martedi 9 Giugno 2009 - redazione@bergamonews.it

 



Francesca Alderisi a Italia chiama Italia: "Tremaglia? E' unico"

 
Mirko Tremaglia insieme a Francesca Alderisi
La storica conduttrice di Sportello Italia ha intervistato per il suo blog l'ex ministro degli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia. "Lo trovo una persona umanamente incredibile", dichiara Francesca a Italiachiamaitalia.com

Francesca Alderisi ha intervistato l'Onorevole Mirko Tremaglia in una lunga puntata video visibile sul suo blog. Nell'intervista con l'ex ministro degli italiani nel mondo, sono stati diversi i temi trattati dall 'Onorevole Tremaglia che ha ricordato il giorno in cui è stato nominato Ministro per gli Italiani all'Estero ed alcune sue battaglie, tra le quali l'istituzione della Giornata Nazionale del Lavoro Italiano nel Mondo l'8 agosto in ricordo delle vittime di Marcinelle in Belgio, la Legge per l'Iscrizione degli Italiani all'estero all'Aire e naturalmente il diritto di voto per gli italiani all'Estero sostenendo che "21 dicembre 2001, quando scatta la Legge Tremaglia, per tre milioni di cittadini italiani all'estero è Democrazia".

Parlando di italiani all'estero, l'Onorevole MirkoTremaglia ha affermato: "Me ne sono per sempre innamorato ed essere per sempre innamorato vuol dire sicuramente fare una battaglia fino all'ultimo giorno della propria vita"; poi conclude annunciando: "Ho chiesto e chiederò la costituzione di un Ministero per gli Italiani nel Mondo".

Italia chiama Italia ha chiesto a Francesca come le fosse venuta l'idea di intervistare Mirko Tremaglia: "Semplice - risponde - ero certa di fare un grande regalo a tutti i lettori del mio blog e così è stato. Ho conosciuto il Ministro Mirko Tremaglia anni fa avendolo avuto più volte ospite a Sportello Italia ed ogni volta ricevevo moltissime lettere ed e-mail di consenso. Il Ministro Tremaglia ha fatto veramente molto per gli italiani all'estero ai quali è legato da un affetto veramente speciale. Avere il privilegio di intervistarlo è stato per me una gioia immensa".

A livello umano, che sensazioni ti ha trasmesso il Ministro?

"Lo trovo una persona umanamente incredibile, pieno di energia e che mette una straordinaria passione ed amore in tutto quello che fa e  soprattutto è profondamente sincero, dote rara nella politica, il che lo rende veramente unico".

Quali sono i temi trattati in questa lunga intervista che hai realizzato pochi giorni fa?

"Moltissimi. Non dimentichiamo che il Ministro Mirko Tremaglia si occupa di Italiani all'Estero da moltissimi anni e le battaglie che ha portato avanti per difenderne i loro diritti, sono state tantissime. Abbiamo parlato del grande traguardo del diritto del voto, scattato a  dicembre 2001 dopo la Legge Tremaglia. Poi dei tantissimi convegni da lui organizzati, cito quello dei missionari, dei ristoratori, degli Ambasciatori... Una parte dell'intervista è stata poi dedicata al tema delle nuove generazioni e del lungo applauso che il dieci dicembre scorso il Ministro ha ricevuto al Quirinale dai giovani venuti a Roma per la prima conferenza mondiale a loro dedicata. E poi ancora abbiamo accennato ai Comitati Tricolore ed ai nuovi progetti ai quali il Ministro sta lavorando, primo tra tutti la proposta di ricostituire un Ministero per gli Italiani nel Mondo.

Hai intenzione di intervistare nel tuo blog altri politici?

"Per il momento non credo - dichiara Francesca Alderisi a Italia chiama Italia -, ma come sai lo strumento telematico è molto flessibile ed aperto ai cambiamenti, quindi in futuro vedremo. Per ora continuerò a fare in modo che il mio "salotto mondiale"  - prontofrancesca.it -  possa continuare ad essere una grande piazza virtuale per i tanti italiani nel mondo che desiderano avere un contatto con me ed allo stesso tempo un luogo dove trattare le tematiche comuni ai nostri connazionali, cercando di essere il più possibile apolitica"
Italia chiama Italia


“Italia chiama Italia” a colloquio con Mirko Tremaglia

ROMA - Mirko Tremaglia è l’unico, vero padre del voto all’estero. E’ stato lui a cambiare la costituzione, a “distribuire democrazia” – sono parole sue – in tutto il mondo. Ora si apre una nuova stagione per l’Italia, che torna ad essere governata da Silvio Berlusconi e dal Popolo della Libertà.

Un vento di vittoria che soffia in favore del centrodestra. Dopo la stragrande vittoria di Berlusconi a livello nazionale, Gianni Alemanno è uscito vittorioso dal tanto atteso ballottaggio romano. Roma ha quindi, per la prima volta nella storia, un sindaco di Alleanza Nazionale.

Ministro Tremaglia, un suo commento sull’elezione a sindaco di Roma di Gianni Alemanno.

E’ un fatto straordinario, direi di dimensione veramente eccezionale. Essere alla guida di Roma, capitale d’Italia, che simboleggia tutto quello che riguarda la nostra Patria, in termini di valori, prestigio, in termini direi dello stato italiano nel mondo - Roma caput mundi – è straordinario. Ripeto, che Alemanno abbia vinto è un fatto eccezionale. Dopo la vittoria delle politiche, ora Roma. Questo è un fatto unico, mai capitato nella nostra storia di partito e movimento politico. Questo ha per noi un significato certamente di immensa soddisfazione, di grande responsabilità, è un segno fortissimo, eccezionale per l’avvenire. Alemanno è stato bravissimo, nessuno o pochi ci speravano. Invece lui è riuscito a vincere, soprattutto con un grande distacco, che è quello che c’è fra i partiti e la partitocrazia. Ora c’è la necessità di salvare non solo la città, ma il prestigio di Roma in Italia e nel mondo. Siamo in una situazione di altissima capacità di fare e di altissima responsabilità.

E dopo Alemanno, grande vittoria e soddisfazione anche per Gianfranco Fini, eletto presidente della Camera.

Vivo la camera dei deputati da tanti anni, dal 1972. Pensare in tutti questi anni a tutto il lavoro fatto, tutte le legislazioni difficili che abbiamo dovuto affrontare… La giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr), con l’elezione di Fini a presidente della Camera, mi ha dato un’emozione che non ho mai provato. C’è anche stato il fatto che Fini ha citato gli italiani all’estero, nel suo discorso. E questo è un grande premio, che io mi prendo, perché me lo consente la mia vita politica e l’eccezionale battaglia che io, noi, abbiamo fatto negli anni, cambiando addirittura due volte la Costituzione. Molti fanno finta di dimenticarlo, ma cambiare la Costituzione due volte, e in chiave di democrazia assoluta, vuol dire tanto. Ho creato la circoscrizione estero e dato il voto agli italiani nel mondo, che tanto hanno fatto e tanto fanno per l’Italia e per il mondo intero. Oggi non sono più quelli della valigia di cartone. Oggi sono una grande ricchezza. Sul piano politico questo fatto di fare votare i connazionali vuole dire mettere in moto tutta quanta una politica che era dimenticata, perché gli italiani nel mondo sono tre, quattro milioni, ma sono 60milioni le persone di origine italiana nel mondo. Oggi entrano per la seconda volta nelle amministrazioni dello stato, e noi consideriamo questo fatto eccezionale. Dobbiamo da adesso in poi fare politica insieme agli italiani nel mondo. Ho già presentato una proposta di legge per l’istituzione della Commissione Bicamerale per gli italiani all’estero: ci sono le firme di tanti deputati, in maniera trasversale. La proposta è stata presentata il 29 aprile 2008. Iniziativa del deputato Tremaglia, firmata da Angeli, Di Biagio, Razzi, Picchi, Merlo, Narducci, Bucchino… Se ne aggiungeranno altri. E’ un fatto di grandissima importanza. Tutto questo per dire che provo grande emozione e grande gioia per l’elezione di Fini a presidente della Camera, anche perché ha ricordato gli italiani nel mondo e il voto all’estero.

Onorevole, ha avuto il coraggio di dire che la sua legge va migliorata. Ne è davvero convinto? I seggi potranno essere una reale e fattibile soluzione?

Sì, ne sono convinto. Bisogna presentare le modifiche della mia legge, che ha avuto il grande pregio di distribuire democrazia. Ci sono modifiche da fare: l’Aire, prima di tutto. Già la prima volta, nel 2006, ci sono stati circa 200mila italiani che avevano diritto di votare, ma non hanno potuto farlo per un errore di indirizzo. Nemmeno in questa seconda tornata elettorale è stato fatto nulla in questo senso. Un fatto molto grave, che non può essere tollerato. I comuni facciano il loro lavoro. Se non lo fanno, dovremo fare le elezioni con l’anagrafe del ministero degli Esteri. Questo è un punto. Poi c’è quello che riguarda la segretezza del voto: bisogna modificare le cose in modo che gli italiani all’estero possano votare presso consolati e ambasciate, e in tutte quelle attrezzature che il Mae potrà mettere a disposizione. Anche il voto per posta sarà da rivedere.

E lo scrutinio, si farebbe sempre a Castelnuovo di Porto, oppure lei la vede diversamente?

Credo sia meglio farlo sempre qui in Italia, ma migliorare tutto ciò che anche lì non ha funzionato.

Una delle cose non chiare nella legge è quella dell‘iscrizione all’Aire: secondo la legge Tremaglia, appunto, può essere candidato all’estero anche chi è ufficialmente e legalmente residente all’estero solo da pochi giorni, o da pochi mesi. Non è un controsenso? Non pensa ci vorrebbe un minimo di tempo di residenza oltre confine per poter dire di essere un vero italiano all’estero e potersi candidare?

Bisogna correggere anche questo punto. C’è una mia proposta di legge che dice che la residenza all’estero, per poter essere candidati, bisogna averla almeno da cinque anni. L’ho presentata nella scorsa legislatura, verrà ripresentata in questa. Abbiamo vinto la battaglia del voto: ora dobbiamo pensare alla difesa del voto.

L’On. Di Biagio ha dichiarato recentemente in una intervista che sta preparando una petizione da far firmare a tutti gli eletti all’estero, per presentarla a Berlusconi. In quella petizione, si chiederà che il prossimo viceministro degli italiani nel mondo sia uno degli eletti all’estero. Lei che dice?

Io dico che bisogna cancellare la legge Prodi, e far ritornare il ministro degli italiani nel mondo. Un ministro che abbia quella qualifica così come l’avevamo allora.

Pensa sia fattibile?

Berlusconi lo ha promesso in una sua lettera agli italiani nel mondo. Un ministro senza portafoglio, come ero io anni fa. Di Biagio forse è stato male interpretato. Noi dobbiamo fare la battaglia per ottenere il ministro senza portafoglio, specialmente ora che esistono in parlamento rappresentanti degli italiani all’estero, noi dobbiamo avere questa possibilità di essere interpreti di tutte le necessità dei nostri connazionali. Quando ero ministro, ho chiamato un giorno il presidente dell’Alitalia, e gli ho detto: perché deve chiudere le rotte per Los Angeles, per il Sud Africa, per l’Australia? Io faccio avere agli italiani all’estero una tessera firmata dal console, e lei li fa partire da tutte le parti del mondo con uno sconto. Così creiamo un turismo di ritorno eccezionale, un turismo che porterebbe in Italia persone e denaro. “Ah, non ci avevo pensato”, mi ha risposto allora il presidente Alitalia.

Ottima questa proposta del turismo di ritorno. Riproporrà la carta di sconto per gli italiani nel mondo, in questa legislatura?

Certamente, riprenderemo il discorso. Se mettiamo in atto la Commissione Bicamerale, noi con quella possiamo affrontare tutti questi problemi, perché la Commissione sarà destinata ad affrontare tutti questi problemi degli italiani all’estero. Se no, gli eletti all’estero saranno in condizioni difficili per operare.

Lei è anche segretario generale del Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo. Il Ctim andrà avanti?

Certo, il Ctim è dal 1968 che lavora in tutto il mondo, e ha creato in tutto il mondo una rete. I Ctim nel mondo sono di grande importanza, sono le nostre antenne e i punti di consultazione permanenti con la nostra gente in ogni parte del mondo. Sono certo che in questa legislatura avremo la possibilità di fare molto. Un giorno facciamo una bella intervista sul Ctim, le spiegherò tutto.

La faremo, ministro. E’ una promessa. (Ricky Filosa - Gente d’Italia/Italia chiama Italia)


HO VINTO LA MALATTIA: L’ON. TREMAGLIA (PDL) TORNA AL CGIE E SI DICE PRONTO A DARE BATTAGLIA PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

ROMA\ aise\14/05/2009 - Appassionato come sempre, quando si parla dei "suoi" italiani all’estero, Mirko Tremaglia, primo e finora unico Ministro per gli italiani nel mondo, è intervenuto ai lavori di questa mattina dell’assemblea plenaria del Cgie riunita alla Farnesina. Dopo aver dedicato un pensiero ai terremotati d’Abruzzo, il decano dei deputati italiani ha assicurato il Consiglio di aver "vinto" la sua "battaglia fisica" e che è di nuovo "pronto" a lavorare per le collettività emigrate. "Non vi è nessun’ombra di ritirata", ha detto il deputato secondo cui "dietro la vittoria del voto, c’è sempre stato il Cgie a cui mi sono sempre riferito. Siete una classe dirigente che non deve arrendersi", ha sostenuto con forza Tremaglia, mettendo in guardia il Consiglio da un "grande attacco" all’emigrazione che emerge, anche "ovattato" da alcune "inaccettabili prese di posizione sull’immigrazione". "Non si può – ha detto tra gli applausi – lasciare morire queste persone nel Mediterraneo. Ricordiamoci di quello che hanno subito i nostri emigrati. Sono partiti senza scarpe e hanno saputo dimostrare quanto valevano. Dobbiamo ricordare i loro sacrifici per rispettare chi viene oggi qui da noi. Ecco perché sono qui e non lì", ha detto riferendosi alla Camera dove oggi si votava il decreto-sicurezza.  Tremaglia ha quindi rilanciato la proposta sulla Bicamerale e la necessità di approfondire i contatti tra Cgie e eletti all’estero "per dettare una linea" che "faccia capire all’Italia che qualcosa di profondo è cambiato nel Parlamento italiano".  Tra i suoi prossimi impegni, la promozione della Giornata del Turismo Italiano nel Mondo, la consueta visita a Marcinelle l’8 agosto, giorno dedicato al Sacrificio del lavoro italiano all’estero, e un’"attenzione" a Di Girolamo, il senatore del Pdl che per Tremaglia è "al centro di una vicenda scandalosa".  Concludendo, l’ex ministro ha ribadito che degli italiani all’estero è "profondamente innamorato" e che "siamo in condizione di vincere la battaglia. A me piace tanto vincere, ma prima è necessario combattere". (m.c.\aise)  


Mirko Tremaglia: il leone è tornato

"Il ministro ha tante idee che gli rimbalzano in testa, e parla di un nuovo futuro per il Ctim" - - di Ricky Filosa

Incontrare Mirko Tremaglia è sempre un piacere, oltre che un grande onore.
 
L'uomo che ha cambiato la Costituzione, colui che ha dato la possibilità di votare agli italiani all'estero, l'unico vero "distributore di democrazia", continua a lavorare nel suo studio di Roma. Uno studio che trasuda storia e passione, parla di battaglie e sfide continue, racconta di gioie, ma anche di dolori.
 
Entrare nell'ufficio di Tremaglia, il primo e forse l'ultimo ministro degli Italiani nel Mondo, vuol dire essere circondato di ricordi di vita vissuta, di politica combattuta sul campo. I libri parlano dagli scaffali dove sono ordinatamente conservati ed esposti: pagine di storia che fanno parte della vita della Repubblica italiana. Fascicoli che contengono tutto e di più, riguardo tutti i paesi nel mondo: Australia, Perù, Brasile, Argentina, Germania, Spagna... Nell'archivio c'è il mondo intero.
 
Continua a lavorare, il leone, nonostante qualche difficoltà dovuta all'età: nulla, in confronto alla sua voglia di andare avanti
, di ricordare per ricostruire, per continuare a combattere. Il suo sguardo parla chiaro: i suoi occhi celesti, grandi, spalancati sulla vita che scorre, sembrano dire "eccomi, io ci sono, pronto come sempre a fare il mio lavoro, a lottare per ciò in cui credo, a difendere gli interessi degli italiani nel mondo".
 
Un lungo incontro, quello di ieri fra il sottoscritto e Mirko Tremaglia, iniziato con la lettura di alcuni articoli che ci hanno portato a rivivere le elezioni del 2006, l'atmosfera politica che si viveva allora: le accuse, gli attacchi trasversali dopo il fallimento della sua lista elettorale. E poi le gratificazioni, i ringraziamenti, l'orgoglio. L'orgoglio di aver consentito ai connazionali oltre confine di esprimere il loro diritto al voto, l'orgoglio di aver fatto la Storia.
 
Una rassegna stampa che ha portato Tremaglia indietro del tempo, fino a commuoversi visibilmente parlando di suo figlio Marzio, purtroppo scomparso prematuramente. Ma Marzio è sempre lì, presente, accanto a suo padre in ogni momento, e ritratto in un quadro che sta in bella mostra nell'ufficio dell'onorevole di Alleanza Nazionale.
 
Il Ctim. Tremaglia, dopo una fase nella quale ha dovuto rallentare il ritmo del lavoro a causa di una malattia, è pronto a ricominciare e a rilanciare il Comitato Tricolore. Pronto a riorganizzarlo, a ridare luce a quella che è l'associazione più conosciuta e diffusa, più antica, che difende da decenni i diritti degli italiani nel mondo.
 
Il ministro ha tante idee che gli rimbalzano in testa, e parla di un nuovo futuro per il Ctim. Durante il nostro incontro, abbiamo parlato di una possibile nuova squadra, ancora tutta da formare naturalmente, sempre sotto la regia di Tremaglia. E' ancora tutto in fase di preparazione: insomma, siamo alle intenzioni. Ma già questo è certamente un passo positivo, visto il periodo che il Ctim sta vivendo da qualche mese a questa parte, abbandonato un po' da tutti, anche da quel coordinatore generale eletto lo scorso aprile nelle file del PdL, che non si reca in via della Stelletta (la sede romana del Ctim) da quando è entrato in parlamento.
 
Tante le telefonate che hanno interrotto, piacevolmente, i nostri scambi di idee: fra queste, quella della senatrice Antonella Rebuzzi, grande amica di Mirko Tremaglia. L'azzurra mi ha chiamato sul cellulare, e non ci ho pensato due volte a passare il telefono al ministro: con lui, Antonella ha avuto una conversazione carica di sentimento, di amicizia, di riconoscenza e di disponibilità a collaborare. "Come stanno questi bergamaschi?", ha esordito il ministro parlando con la senatrice: tutti e due, infatti, sono di Bergamo, e alla fine sono rimasti d'accordo di vedersi proprio nella loro città. Qualche minuto più tardi, parlando al telefono con sua moglie, "dobbiamo invitare la senatrice Rebuzzi a casa, a pranzo", ha detto Mirko alla sua consorte.
 
Assistito da Giuliana, che per lui è ormai più che una segretaria personale, Tremaglia si sta organizzando e sta studiando le eventuali iniziative future. E vederlo al lavoro, o sentirlo parlare, è un grande insegnamento. Per chiunque.
 
Non se la prenda nessuno, non me ne vogliano gli altri, ma non esiste nel nostro panorama politico una figura così autorevole come Mirko Tremaglia; non esiste nessuno così romanticamente innamorato degli italiani lontani dalla Patria; nessuno che possa anche soltanto paragonarsi a lui. E questo la dice lunga sulla situazione che viviamo noi italiani nel mondo, "gestiti" da uomini e donne che non aspirano ad altro che non sia la propria carriera politica.
 
Personalmente, per il mestiere che faccio e per i valori in cui credo, sono a contatto con tanti citiemmini nel mondo, e so bene quindi l'ansia che c'è da parte di tutti di ritornare al lavoro davvero, di ricominciare lottando sul campo, di continuare le battaglie già intraprese e di portare avanti quelle future. Credo, da quello che ho ascoltato ieri, che il momento giusto sia arrivato. I partiti, i vari responsabili delle forze politiche che operano nel mondo, le associazioni, gli eletti all'estero, i connazionali oltre confine, lo devono sapere: Mirko Tremaglia c'è. Il leone è tornato. E la giungla, per lui, non ha segreti, nè validi avversari.
 
Prima di andare via, il ministro mi ha donato il dvd che contiene il video che lo vede protagonista: "Il mio Novecento". All'interno, una dedica scritta di proprio pugno e autografata davanti a me: "A Riccardo Filosa, italianissimo che vuole e deve vincere". Grazie ministro, di cuore. Conserverò questo oggetto fra i ricordi più belli e più preziosi. Così come farò con tutti i nostri incontri. Perchè lei, caro onorevole, ha portato gli italiani all'estero a vivere una nuova epoca. E io sono uno di loro. Grazie a nome di tutti gli italiani nel mondo che non l'hanno mai potuta incontrare nè abbracciare. Lo faccio io per loro: so che saranno tutti d'accordo con me.


A colloquio con Mirko Tremaglia - di Salvatore Viglia

 

L’ON. TREMAGLIA A "POLITICAMENTE CORRETTO": IN CALCE A QUELLA LEGGE C’È SEMPRE LA MIA FIRMA

di Salvatore Viglia

ROMA - In vista delle prossime elezioni politiche, Salvatore Viglia ha intervistato il padre della legge sul voto all’estero, Mirko Tremaglia, ad oggi primo e unico Ministro per gli italiani nel mondo. Con Viglia, Tremaglia ha parlato della legge che porta il suo nome e dei tentativi di "mettere in ombra" il suo nome e la sua battaglia politica. Di seguito il testo integrale dell’intervista.

È la seconda volta che gli italiani all’estero eserciteranno il diritto di eleggere propri rappresentanti nella circoscrizione estero.

È la seconda, questo vuol dire che c’è stata una prima volta ed allora viene alla memoria la grande ed eccezionale battaglia fatta da me in un arco di tempo immenso. Mai è capitato nel mondo. Cinquanta lunghi anni, dal 1954 al 2001. Ma è tutta la vicenda ha del fenomenale perché fu strenuamente osteggiata sino ad arrivare all’attuale legge Tremaglia attraverso una graduale adesione da parte di tutti.

Cosa la spinse, quale fu la molla che scattò dentro di lei da portarla a fare questa "crociata"?

L’incredibile passione, lo straripante anelito di italianità che si percepiva nei connazionali all’estero. All’epoca essi non avevano nemmeno lo stato civile ma una grande voglia di identità, una grande consapevolezza del loro essere italiani e dei loro diritti. Dopodiché si è trovato uno come me che ha capito che la prima grande iniziativa doveva essere quella di farli rientrare nello stato di servizio. Prima bisognava riportarli nello stato civile. E chi l’ha fatto? Io! Con una legge del 27 ottobre del 1984 mi pare che è quella dell’Aire. In questo modo sono riuscito a farli rientrare nello stato civile italiano. Gli italiani erano abbandonati a se stessi e se non ci fosse stata quella legge dell’Aire, non avrebbero avuto nemmeno la certificazione che è indispensabile per fare il grande salto morale, giuridico e politico del voto. Conseguentemente mi sono trovato a gestire quella che era stata l’iniziativa del 1954 promossa dal Movimento Sociale Italiano. Piacerà, non piacerà ma ha portato ad ottenere il diritto all’esercizio del voto.

La volta scorsa si disse che la CdL perse le elezioni all’estero per la eccessiva frammentazione. Quest’anno, nel simbolo del Popolo della Libertà non è presente neanche il cognome di Fini per cui una buona parte dell’elettorato di AN è abbastanza contrariata. Se Tremaglia presentasse la sua lista, la lista Tremaglia, non crede che prenderebbe un sacco di voti?

Sì, ma non si possono fare esperimenti. Questo è il momento della rivincita politica che deve riportare la destra a vincere e a governare il paese. Il nostro elettorato sa bene dove votare e ci sosterrà facendoci vincere senza equivoci e senza dubbi. Si sa che in politica si commettono degli errori. Oggi ci ritroviamo forti della esperienza precedente in un momento in cui la tendenza politica nel nostro paese è quella di aggregare dando meno importanza ai partiti singoli. Il nostro elettorato sa, come tutti i parlamentari sanno, che esiste questa realtà del voto all’estero, fatto che ha ridato vita politica a milioni di italiani residenti fuori confine.

Nonostante il tentativo da parte di qualcuno di mettere in ombra l’ex ministro degli italiani nel mondo?

Cambiare la Costituzione due volte è un fatto che non era mai capitato. Si ha voglia di dire "dimentichiamoci di Tremaglia" o "questa volta Tremaglia non fa lui le liste". Lottare per ridare diritti ai nostri connazionali, diritti che erano stati loro negati dall’incuria e dal disinteresse nazionale, non è certo una cosa da poco conto. Così facendo uno entra, bene o male, nella storia per una battaglia vinta ma che ha visto momenti anche drammatici. Allora se così è mi fa sorridere un tale che dice "non ci sono liste Tremaglia". Potrei rispondere che tutte quante le liste hanno questo segnale imperituro. Pensi che un deputato eletto all’estero per giunta del centrosinistra, un giorno in Transatlantico, mi ringraziò nel bel mezzo di una intervista mentre mi vide passare. Mi ringraziò perché grazie alla legge Tremaglia aveva avuto l’onore e la possibilità di entrare in Parlamento. Quando penso a queste cose, cosa vuole mi interessino le polemiche sterili ed inutili. In genere, si tratta di elementi che non si sono mai occupati degli italiani nel mondo e comunque non ne hanno mai capito il significato. Tanto è vero che quando io facevo quelle cose incredibili, meravigliose, "queste persone" non le ho mai trovate vicino a me. 

Non si sente in giro granché parlare di elezioni all’estero. Perché?

Pochissimi parlano del voto all’estero eppure ci sono più di tre milioni di votanti all’estero che possono spostare di molto gli equilibri. Ho guardato gli eletti nella circoscrizione estero un po’ come se fossero i miei figli. Ho capito subito che bisognava fare qualche cosa di più, ecco perché proposi la Commissione Bicamerale per dare la possibilità a loro di fare la politica per l’Italia, la politica degli italiani all’estero. Dove? Come? Quando? Il governo dimissionario ha abolito persino il Ministero degli italiani nel mondo ma è ancora più assurdo abbandonare sessanta milioni di italiani di origine. È grave che non si sappia che, attraverso i 395 italiani parlamentari di origine italiana sparsi in tutti i parlamenti del mondo, sarebbe possibile attivare un meccanismo di relazioni e scambi che potrebbero tradursi in un vantaggio economico per tutta la nazione; 70 Camere di Commercio e 126 Comites massima espressione di questo nostro popolo da troppo tempo abbandonato; 48 ospedali italiani con i quali realizzai dei sodalizi con quelli italiani; la Confederazione degli Imprenditori Italiani nel mondo e via discorrendo.

Queste elezioni insieme al Popolo della Libertà, apporterà dei vantaggi, cosa pensa?

Porterà comunque dei vantaggi. La gente andrà a votare adesso perché forse è meno partitistica. Anche i deputati ed i senatori hanno potuto toccare con mano che è sbagliato guardare solo all’interesse del partito. C’è più consapevolezza che gli italiani all'estero siano una grande risorsa.

Poniamo il caso di un elettore italiano medio residente in Argentina che voglia votare Alleanza Nazionale ma che vede un simbolo su cui legge solo il cognome Berlusconi, non si confonderà?

Questo fa parte degli incidenti di percorso. Però, in questo caso, credo agevoli la scelta perché il contenitore dove devono confluire i voti è unico. Il nostro è un grande blocco della destra guidato da Berlusconi. Diventa più semplice arrivare ad individuare lo schieramento da votare. Anche questo ha la sua importanza. Ognuno di noi ha le proprie idee, io sono di Alleanza Nazionale, sono soprattutto del Comitato Tricolore per gli italiani nel mondo. Il Comitato ha una sua prerogativa, un suo dovere, innalzare, dare vita ad opportunità commerciali, culturali per italiani che sono nel mondo. Il Columbus Day è il tricolore che, portato da tutto il mondo, arriva sulla quinta strada a New York. Fu motivo di grande orgoglio per me essere stato designato quale ospite d’onore. Nonostante, allora, un procurato allarme comunista denunciasse disordini nei miei confronti, tutto si svolse nella più bella delle feste. Un giornale "America Oggi" titolò: "Mirko eroe dei due mondi". Il giornale raccontò non solo la mancanza di incidenti ma anche la riuscita della manifestazione per me indimenticabile. Mi sembrò di andare alla conquista di New York in termini di amore in termini di cultura, in termini di orgoglio. Fu quella una giornata stupenda che si è poi rinnovata. Ci sono delle cose che non vanno, ma il segno della battaglia di civiltà è firmato Mirko Tremaglia. Allora mi fanno sorridere quelli che tentano di fare una polemica che non esiste. Sono dei piccoli uomini che non hanno capito cosa vuol dire soprattutto l’Italia e gli italiani nel mondo". (aise)


E' iniziata una nuova stagione politica. La grande rivincita al di sopra delle parti

 

Intervista in esclusiva all’on. Tremaglia rilasciata a Salvatore Viglia

26 gennaio 2008

 

Il fautore della “legge Tremaglia”, ritorna quindi in auge.

Ci riprenderemo la rivincita e lo dico con la consapevolezza e la commozione di chi ha avuto da sempre a cuore le sorti degli italiani sparsi in tutto il mondo. Le manifestazioni di affetto che ricevo, e sono straordinarie, me lo confermano con certezza. Le telefonate che mi raggiungono, sono la prova che noi, io, non ho mai mollato e che il destino delle nostre comunità sarà sicuramente vincente.

La caduta del governo Prodi: quali prospettive per il futuro degli italiani all’estero?

Torneremo più in forma di mai. Il Comitato Tricolore per gli italiani nel mondo sarà potenziato in tutte le sue componenti per essere punta di diamante delle nostre rappresentanze all’estero. Con lo stesso spirito ma con rinnovato vigore ci prepariamo a continuare e portare a termine il programma del Ministro degli italiani nel mondo delle scorsa legislatura. A partire dalla Commissione Bicamerale per gli italiani all’estero, un progetto per il quale non ho smesso mai di battermi.

Il Ministero degli italiani all’estero, sarà ripristinato nel caso di una vittoria elettorale del centrodestra?

Certo e l’ho dichiarato ufficialmente. Abolire quel ministero è stato un atto di incoscienza e di irresponsabilità politica di notevole gravità. L’ ho detto e lo ripeto, i nostri connazionali all’estero, sono e devono essere considerati una grande risorsa per il paese. Meritano una istituzione di livello, un ministero. Vede, la questione degli italiani all’estero, non è stata ben compresa dai politici eletti in Italia. Spesso ne hanno sottovalutato e ne sottovalutano la portata storica e politica arrivando sino a dichiararne l’inutilità.

Con una nuova legge elettorale che dicono si potrebbe fare, cambierà qualche cosa nella circoscrizione estero?

La legge elettorale nuova che si sta studiando, nulla ha a che fare con quella per gli italiani all’estero. Per questi, non cambierà proprio nulla quale che sia la riforma elettorale italiana. La circoscrizione estero e le modalità di voto per gli italiani all’estero, sono sanciti per Costituzione e di questo, Mirko Tremaglia, è stato il primo artefice. Le modalità di voto per gli italiani all’estero valgono, quindi, a prescindere dagli errori e dai “brogli” elettorali avvenuti. Sempre.

Cosa ritiene di dire agli italiani all’estero in questo particolare momento?

Che sarà una grande vittoria per l’Italia, una grande rivincita nell’affermare, più che mai, la volontà di difendere i diritti dei nostri concittadini all’estero e nel promuovere grandi iniziative. Mi riferisco all’incontro politicamente e moralmente di straordinario significato che promuoverò in Italia. Riunire cioè i 395 parlamentari di origine italiana presenti nelle istituzioni di tutto il mondo. In questo modo si fa politica nell’interesse dell’Italia.
Mi sento di ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini e che, oggi, mi confortano con la loro presenza. Sono tanti e li ringrazio di vero cuore. In cambio, Tremaglia, sarà la loro longa manus in Parlamento.

da Italia chiama Italia:

foto: Italia chiama Italia

 

TREMAGLIA E I SUOI - Ricky Filosa
 
“Tremaglia non molla affatto: dall’alto dei suoi 80 e passa anni, è ancora colui che più di tutti gli altri riesce a raccogliere la stima di tutti gli italiani nel mondo, senza distinzioni
 
Qualche settimana fa, fra i tanti appuntamenti romani,
ho avuto anche il piacere di essere ricevuto dal Ministro Mirko Tremaglia. L’incontro è avvenuto nel suo studio, grande, bellissimo, nel quale si respira lavoro, fatica, storia, passione. Abbiamo parlato a lungo, quasi due ore, di tante cose. I segni del tempo sono sempre più presenti sul volto del buon Mirko, ma la sua persona continua a comunicare lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di fare di sempre. Lo stesso amore per gli italiani del mondo.
 
E’ commovente, in effetti, vedere da vicino la forza che il Ministro mette nel suo lavoro. E quando parla, è una fonte continua di documenti, aneddoti, storie di ogni tipo che fanno parte della sua memoria, e che ha il piacere di condividere con le persone che stima. E’ anche un modo per sfogarsi, evidentemente, perchè Tremaglia, non tutti lo sanno, ne ha passate e ne sta passando di tutti i colori. Per lui è un momento assai particolare...

Ma Tremaglia non molla affatto: dall’alto dei suoi 80 e passa anni,
è ancora colui che più di tutti gli altri riesce a raccogliere la stima di tutti gli italiani nel mondo, senza distinzioni. Anche dopo alcune vicende che lo hanno effettivamente rattristato soprattutto dal punto di vista umano, ricomincia a correre con il suo Comitato Tricolore. Ad aiutarlo in questo, come abbiamo annunciato qualche settimana fa su questo portale, ha chiamato vicino a sè
Aldo Di Biagio, anche responsabile estero del patronato Enas, e l’ha nominato coordinatore generale del Ctim, in sostituzione di GianLuigi Ferretti, che ormai da mesi non si stava occupando più dell’associazione, preso com’è dal suo nuovo progetto editoriale, un periodico vicino ad Alleanza Nazionale, che si dovrebbe occupare di italiani nel mondo.
 
Fra Alleanza Nazionale e Ctim, non si capisce ancora bene la differenza. Ma c’è differenza? 
Marco Zacchera, responsabile esteri di An, aveva dichiarato tempo fa, proprio quando stava lanciando l’idea di una struttura estera per Alleanza Nazionale, che il Ctim era ormai finito, a un punto morto, e che sarebbe stato lo stesso partito a espandersi anche oltre confine. Aveva dichiarato anche che la struttura di An e quella del Ctim, sarebbero state due cose a parte, vicine ma parallele, e quindi mai destinate a incontrarsi e incrociarsi. Tuttavia, lo abbiamo visto anche nei recenti viaggi del responsabile esteri di An, non sempre è così. Niente di male, intendiamoci: ci poniamo questi interrogativi, come se li pongono i nostri lettori, solo perchè ci piace sempre capire bene, fino in fondo, come stanno le cose.
 
Svizzera, Germania, e di recente il Canada: sono questi gli appuntamenti più importanti a cui Zacchera ha partecipato. Incontri con le comunità italiane di mezzo mondo, tanti chilometri percorsi in volo e in macchina attraverso l’Europa. Interviste, dibattiti, strette di mano e comizi: Zacchera fa politica, e la fa bene, non c’è nulla da dire. Certo è che, oltre le parole, devono esserci i fatti. E dobbiamo ammettere che con Zacchera ci sono anche quelli, i risultati.
 
Gianluigi Ferretti dichiarava, nel maggio del 2001, dopo essere tornato da un viaggio in Argentina: “Moltissimi richiedono il passaporto italiano per poter emigrare in cerca di lavoro nell’Unione Europea. Si pensi che il Consolato di Buenos Aires ha 6 impiegati in grado di emettere 50/60 passaporti al giorno”. “Ebbene - si legge nella nota di Ferretti - ogni notte si forma una fila di 200/250 italiani. Solo una cinquantina potranno ricevere un numero di prenotazione; gli altri dovranno riprovare le notti seguenti. Per una pratica di cittadinanza al momento si danno appuntamenti per luglio 2002. Stessi problemi negli altri Consolati”.
 
E sul potenziamento dei Consolati: “E’ un problema finora ignorato dal governo di centro-sinistra. Sarà nostra cura sensibilizzare il governo prossimo ad insediarsi affinché faccia fronte a questa emergenza”. Queste sono le parole del Consigliere Cgie, pronunciate ben 7 anni fa, ormai. Poi c’è stato il governo Berlusconi: che ha fatto tanto, per carità; ma per gli italiani all’estero, a parte il voto, che cosa ha ottenuto, cosa ha offerto? Sì, il voto agli italiani del mondo ha cambiato la storia: ma ora che ci sono i nostri parlamentari eletti nei cinque continenti nella Camera e nel Senato, che cosa è cambiato per noi italiani residenti oltre confine? E come mai, i problemi della rete consolare all’estero sono sempre gli stessi? Sono passati 7 anni! E ora tutto pare invece peggiorato, ingolfato, in una situazione dalla quale sembra difficile uscire. L’attuale governo smantella e chiude consolati ovunque, taglia fondi, personale, riduce i finanziamenti...

Fino a quando durerà la pazienza dei connazionali? Se aspettiamo ancora un pò, i nostri cominceranno a pensare che gli eletti non abbiano un ruolo effettivo nel panorama politico: forse, molti hanno già cominciato a farlo...

Ricky Filosa -
Italia chiama Italia

CERIMONIA INAUGURALE DELLA PRIMA CONFERENZA DEI GIOVANI ITALIANI NEL MONDO

 

Intervento dell’Onorevole Mirko Tremaglia
 
Roma, 10 dicembre 2008

 

Ai giovani Italiani nel mondo,
Ai giovani che saranno Parlamentari,
 
dico con commozione che sono stato il Ministro, l’unico Ministro per gli Italiani nel mondo. Ho donato la mia vita agli Italiani all’estero.
Sono orgoglioso di avere vinto la più grande battaglia che la politica poteva offrire.
L’Altra Italia si è presentata davanti a me, con una forza morale da farmi capire che si trattava di un grande Popolo che ha tanto sofferto in ogni parte del mondo, è stato perseguitato, colpito ovunque ingiustamente ed è stato interprete di eccezionali capacità di lavoro, di reazione e di grande riscatto. Un Popolo che alla distanza ha vinto.
Ecco perché il mio primo atto come Ministro per gli Italiani nel Mondo si chiama Marcinelle. Nella miniera di Marcinelle l’8 agosto 1956 sono morti 126 minatori italiani. Su mia proposta, con decreto del Presidente del Consiglio Berlusconi, la data dell’8 agosto è stata dichiarata “Giornata Nazionale del Sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. Quel momento di raccoglimento vale per tutto il mondo; l’accoglienza è un momento di umanità e di civiltà.
Ringrazio l’Onorevole Fini che ha voluto e ottenuto la regolarizzazione di oltre 700.000 immigrati nel nostro Paese.
I traguardi raggiunti con tanti sacrifici non possono che costituire un trampolino di lancio per le sfide che attendono di essere compiute ed è per questo che i nostri connazionali all’estero hanno esaltato i valori e i simboli quali la Patria ed il Tricolore.
L’iniziativa per il voto all’estero è cominciata il 22 ottobre 1955, quando il Senatore Ferretti presentò un primo progetto di legge in materia.
La battaglia, che io ho condotto, finalmente è stata vinta: una straordinaria politica di italianità iniziata - come detto - nel 1955 e finita il 20 dicembre 2001 quando viene approvata la “legge Tremaglia” dopo aver cambiato persino la Costituzione della Repubblica. Infatti vengono approvati: la “legge Tremaglia” in attuazione, le leggi costituzionali del 17 gennaio 2000, n. 23, e del gennaio 2001, n. 1, con le modifiche degli artt. 48, 56 e 57 della Costituzione, con l’istituzione della Circoscrizione Estero (secondo l’anagrafe si tratta di un numero di 3.471.137 cittadini residenti all’estero) e la costituzione di 12 seggi per la Camera dei Deputati e 6 per il Senato.
Per la prima volta nella storia gli Italiani all’estero votano per le elezioni politiche e vengono votati 6 Senatori e 12 Deputati residenti all’estero: è un avvenimento di grande valore storico con la partecipazione degli Italiani all’estero alla formazione del Parlamento italiano.
Ribadisco con forza e nella verità che sono orgoglioso di avere fortemente voluto e ottenuto questo risultato a favore di milioni di Italiani che vivono e operano oltre confine.
Ho perso molte volte nella mia vita, ma ho ricominciato e vinto in modo clamoroso il 20 dicembre 2001.
Rivendico con forza questa mia eccezionale vittoria.
In quel momento, solo in quel momento, si è completata la Democrazia in Italia, perché con quella mia legge è stato concesso l’esercizio del voto a tutti i cittadini italiani.
Non scherzando, ma nella verità, in quel momento sono stato e lo dico con orgoglio “il distributore della Democrazia in Italia”.
La battaglia, dunque, è stata vinta dopo aver cambiato la Costituzione, ma ora occorre che l’Italia Ufficiale e l’Altra Italia formata da milioni di persone camminino insieme.
Nessuno aveva proposto e ottenuto questo esemplare riconoscimento per la riscoperta di valori sociali, storici e culturali che hanno accompagnato il processo di emigrazione di massa dall’Italia.
Si è aperta così una finestra straordinaria sull’ “Altra Italia”.
E’ dovere del Parlamento continuare una politica attiva in favore degli Italiani nel mondo, valorizzando i compiti dei 126 Comitati degli Italiani all’estero (COMITES), che rappresentano “il Popolo italiano nel mondo”, e del Consiglio Generale degli Italiani all’estero (CGIE), prendendo atto del Sistema Italia nel mondo che così appare nella sua enorme “potenzialità”.
Registriamo questo Sistema Italia:
·                                   stampa e stazioni televisive (si parla di circa 390 testate giornalistiche);
·                                   di enti patronati;
·                                   di 93 Istituti di Cultura;
·                                   di circa 3,5 milioni di cittadini Italiani all’estero;
·                                   di 60 milioni di cittadini di origine italiana nel mondo;
·                                   di 395 Parlamentari di origine italiana all’estero;
·                                   di 72 Camere di Commercio italiane all’estero;
·                                   di 48 ospedali italiani nel mondo, che hanno fatto un patto di alleanza con gli ospedali in Italia;
·                                   di 1.000 Scienziati e Ricercatori italiani all’estero censiti;
·                                   della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo: un impero economico di 100.000 Imprenditori a disposizione dell’Italia. I 32 Imprenditori del Consiglio Direttivo esprimono un fatturato di 8 miliardi di euro;
·                                   di 61.800 Ristoratori italiani, un fatturato annuo di più di 27 miliardi di euro ed 1 miliardo di clienti ogni anno;
·                                   di una apposita convenzione con la RAI per aprire una grande finestra economica e culturale sull’Altra Italia mediante la trasmissione nel nostro Paese di programmi sulle Comunità italiane all’estero;
·                                   della Carta dei Servizi Turistici per gli Italiani del Mondo che consentirà ai nostri connazionali all’estero, che visitano l’Italia, di usufruire di sconti su aerei, ferrovie, alberghi e musei;
·                                   di 123 Ambasciate e 116 Consolati;
·                                   di 104 unità ICE;
·                                   di 25 Uffici ENIT;
·                                   di 500 Comitati della “Dante Alighieri”.
 
Dice Franco Cardini “Onore quindi a Mirko Tremaglia per aver portato all’estero il voto e per aver determinato l’ingresso di una pattuglia di loro nelle due Camere. Era il sogno della sua vita. La cosa importante era non già avere indotto gli Italiani all’estero a scegliere la destra o la sinistra bensì averli portati a votare e a mandare i loro rappresentanti nel nostro Parlamento. Questo è il vero risultato che, per sempre, porterà il nome di Mirko Tremaglia”.
Questa è stata la forza dei Comitati Tricolori degli Italiani nel mondo, non marginale perché è stata determinante per la realizzazione della Democrazia compiuta con la vittoria della battaglia di civiltà del voto.
Ho presentato inoltre un Progetto di legge per la istituzione di una Commissione Parlamentare Bicamerale per gli Italiani all’estero, alla quale partecipino tutti gli eletti della Circoscrizione Estero e quindi sia rappresentante di tutte le forze politiche, per svolgere un’attività di indirizzo, di coordinamento e di controllo sulle politiche concernenti i cittadini italiani residenti all’estero.
Non bisogna mai dimenticare, per quanto mi riguarda, che la politica nei confronti degli Italiani all’estero, che tutto mi hanno dato, deve avere come fondamento la lealtà e la riconoscenza per quanto loro hanno fatto per l’Italia.
Questa non è retorica. Questa è la politica dell’italianità e dell’amore per la Patria. Questa è la Democrazia.
 
La convocazione di una conferenza di giovani, italiani e di origine italiana, nel mondo è stata determinata dalla volontà delle nostre collettività all’estero e dalla richiesta, in particolare dei COMITES, nella loro rappresentatività della popolazione italiana nel mondo.
Alle Comunità italiane all’estero, nella nostra autorità ministeriale, abbiamo conferito, non solo insegne onorifiche, ma abbiamo dato per giustizia e per la prima volta il riconoscimento di trattamento pensionistico nel decreto ministeriale del Ministro del Lavoro e del Ministro degli Italiani nel mondo, mediante la contribuzione di un milione in Lire al mese parificato a quello corrisposto, in pari condizioni, ai pensionati italiani residenti in Italia.
Una Conferenza, la Vostra, di ampio respiro e di grande impegno, resa possibile dal fatto che per anni abbiamo sensibilizzato un mondo sconosciuto alla politica italiana.
Per questo è oggi possibile discorrere e anche concludere sulla identità italiana, sulla lingua, la cultura, l’informazione, la comunicazione, il mondo del lavoro e il lavoro nel mondo, la rappresentanza e la partecipazione, confrontandosi con i giovani residenti in Italia che rappresentano la realtà delle nuove generazioni nel nostro Paese.
Offriamo all’attenzione del mondo politico italiano e dei giovani italiani all’estero quanto abbiamo fatto. Abbiamo scoperto una Italia eccezionale con i Convegni: sui COMITES, sulle Consulte Regionali, sui Ricercatori e gli Scienziati italiani all’estero, sui Giornalisti, sulle Radio e Televisioni, sugli Esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, sul Commercio estero e sulle Camere di Commercio nel mondo, sugli Imprenditori italiani, sulla costituzione della Confederazione delle Imprese Italiane nel Mondo, sulle attività cinematografiche all’estero e poi il Convegno sui Ristoratori, sugli Artisti, sulle Donne, sugli Ospedali, sul Turismo, i Giochi della Gioventù e il Convegno di grande risonanza – anche politica – sui Missionari italiani nel mondo in unità di intenti e di passione con la diplomazia italiana.
Abbiamo premiato le eccellenze italiane nel mondo in occasione della manifestazione straordinaria “Premio per gli Italiani nel mondo” tenutasi per diversi anni all’Altare della Patria.
Abbiamo anche predisposto una Carta del Turismo, registrando contemporaneamente la grande forza internazionale delle nostre Ambasciate e Consolati, dei nostri Istituti di Cultura, della forza operativa dell’ICE, dell’ENIT e di quella più rappresentativa della Dante Alighieri.
Queste sono le carte di un lavoro fatto che affidiamo per lo sviluppo del domani ai giovani italiani nel mondo, ai quali si pone con grande forza e determinatezza il problema di fondo della cittadinanza e della lingua italiana.
A tale proposito, e concludiamo, di eccezionale valore per il presente e per il futuro, gli accordi di esemplare forza e prospettiva con la Signora Matilda Raffa Cuomo per promuovere la lingua e la cultura italiana negli Stati Uniti di America. Questo progetto ha coinvolto circa 500 scuole in almeno 50 Stati del Paese coronando il lungo impegno per dare alla lingua italiana, nel solco della politica dell’Italianità, il posto che si merita nel sistema scolastico USA. Questa la consideriamo una grande conquista per l’avvenire.
Per tutto quanto detto è auspicabile la ricostruzione del Ministero per gli Italiani nel Mondo che rappresenta una nuova attenzione che fin dalla sua nascita il Governo ha voluto riservare alla realizzazione di una convinta politica indispensabile per le nuove relazioni fra quelle che noi amiamo chiamare “le due Italie”, ossia quella del nostro Paese e quella dei 60 milioni di cittadini di origine italiana residenti all’estero, che sono una straordinaria risorsa per la nostra Nazione e di cui non si ha una piena percezione in Italia. Questa risorsa va promossa e fatta conoscere rafforzando il legame, quello della cittadinanza, che unisce gli Italiani all’estero con gli Italiani in Patria.
Anche questo può essere un obiettivo della Commissione Parlamentare Bicamerale per gli Italiani all’estero.
Da non dimenticarsi la legge sull’AIRE (Anagrafe Italiana dei Residenti all’Estero), da me proposta al Parlamento italiano che l’ha approvata, recuperando attraverso il censimento la popolazione italiana che risiede all’estero.
Così ho compiuto il mio dovere ed ho esaltato la mia battaglia.
La presenza oggi del Capo dello Stato On. Giorgio Napolitano e dei rappresentanti del Senato della Repubblica Sen. Renato Schifani e della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini segna un grande riconoscimento per quanto avete fatto Voi e le Vostre famiglie: è un impegno per il Vostro avvenire.
Io rimango sempre vicino a Voi per la soluzione dei Vostri problemi, dicendo ancora una volta a me stesso che vince sempre chi più crede avendo sicura la vittoria e, per quanto riguarda la Camera dei Deputati, avendo dal Presidente Fini l’appoggio assoluto alla Vostra domanda di italianità.
E’ l’Altra Italia che appare davanti a noi con il suo prestigio, il suo sacrificio, l’amore alla Patria, la voglia di Patria, il contributo di civiltà e di progresso, portato ovunque da Voi e dalle Vostre famiglie, la forza, la profondità della nostra tradizione e della nostra cultura, la bellezza, la magnificenza della nostra arte, la presenza e la capacità del nostro lavoro, la diffusione e la difesa della nostra lingua, le meravigliose imprese compiute dai nostri operai, dai nostri tecnici, dagli operatori economici, la vitalità dei nostri commerci e insieme il senso cristiano dell’insegnamento missionario e il nostro umanesimo, la nostra e la Vostra voglia di Italia, come lo sono le bandiere, le insegne, i sentimenti, i valori, come patrimonio eccezionale dello spirito e della vita, espressi dai nostri connazionali in ogni continente.
Questa è l’Italia come io l’ho incontrata in questi decenni e che all’estero ancora si emoziona quando vede il Tricolore perché è l’Italia che conosce la Storia, perché questa Storia l’ha vissuta in un secolo della sua gloria, nelle sofferenze, nelle umiliazioni e nel riscatto; è quella che esalta il passato che le ha dato sempre e dovunque dignità e prestigio.
Questa è l’Italia che ha tanto sofferto e che ha donato al mondo intelligenza, capacità di lavoro, progresso e civiltà; è una forza con dimensioni morali tali da essere, nel tempo, sicuramente vittoriosa.
Me ne sono per sempre innamorato.
Con la manifestazione di oggi il voto all’estero è da considerarsi anche politicamente definitivo; è fondamentale la presa di posizione positiva della massima carica dello Stato e delle presidenze delle Assemblee legislative oggi alla Camera dei Deputati.
Un abbraccio caloroso a tutti gli Italiani nel mondo e a chi li rappresenta nel Parlamento, 12 Deputati e 6 Senatori eletti all’estero.
Rinnovo il mio ringraziamento anche personale e con il cuore al Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, al Presidente del Senato Sen. Renato Schifani e al caro Presidente della Camera On. Gianfranco Fini.
Mirko Tremaglia

Tremaglia protagonista: i giovani gli hanno tributato due standig ovation alla Camera
 

E’ entrato e si è andato a sedere nell’emiciclo. Ma subito sono venuti ad invitarlo a portarsi sui banchi solitamente occupati dal Governo. In questo modo l’On. Mirko Tremaglia si è reso visibile a tutta l’assemblea e immediatamente è scoppiato un applauso spontaneo. Tutti i giovani si sono alzati in piedi e, a lungo, gli hanno reso omaggio. La cosa si è ripetuta più tardi quando il Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, nel citare le modifiche costituzionali che hanno permesso il voto agli italiani all’estero, ha affermato che sono state possibili “grazie alla tenacia dell’On. Tremaglia”. Di nuovo tutti in piedi, di nuovo un applauso che non sembrava finire mai. L’aula di Montecitorio era pervasa di commozione. Il giusto riconoscimento tributato, in maniera assolutamente spontanea, al “padre del voto” lo ha ripagato di tante fatiche e tante amarezze. Quando si riuniscono italiani nel mondo, anziani o giovani che siano, il protagonista è sempre lui, il vecchio leone. ndr